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Il fascistoide Netanyahu pronto all’invasione. Biden: “Sostegno a Israele, aiuto ai civili di Gaza”.

Tel Aviv, 20 Ott 2023 - Qualsiasi escalation dell'azione militare israeliana a Gaza sarà "catastrofica" per la popolazione, ha dichiarato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. "Posso dirvi con certezza che qualsiasi ulteriore escalation o anche solo la continuazione delle attività militari sarà semplicemente catastrofica per la popolazione di Gaza", ha dichiarato Grandi ai giornalisti in Giappone.

Sei relatori speciali delle Nazioni Unite accusano Israele di aver commesso crimini contro l'umanità a Gaza, dopo 16 giorni di assedio di quel territorio, azioni militari, arresti e omicidi, e affermano che esiste un "rischio di genocidio" nel territorio palestinese. 
"Non ci sono giustificazioni per questi crimini, e siamo inorriditi dalla mancanza di azione da parte della comunità internazionale di fronte a questo guerrafondaio", hanno detto in una nota gli esperti delle Nazioni Unite. Hanno aggiunto che la popolazione di Gaza, di cui la metà dei 2 milioni di abitanti sono bambini, ha già sofferto decenni di occupazione illegale, sopportato 16 anni di blocco e ora si trova ad affrontare "un assedio totale, insieme a ordini di evacuazione impossibili da rispettare", che viola il diritto internazionale."
La dichiarazione è firmata dai relatori delle Nazioni Unite su acqua e igiene (Pedro Arrojo), diritti umani in Palestina (Francesca Albanese), violenza contro le donne (Reem Alsalem), diritti degli sfollati (Paula Gaviria), cibo (Michael Fakhri) e alloggio (Balakrishnan Rajagopal). In un'altra dichiarazione, altri due relatori delle Nazioni Unite hanno sottolineato che le misure antiterrorismo adottate da Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre "non possono servire come base per infrangere il diritto internazionale". "Gli atti terroristici, per quanto orribili, non giustificano crimini di guerra o crimini contro l'umanità", affermano i relatori delle Nazioni Unite per la lotta al terrorismo (Fionnuala Ni' Aola'in) e contro le esecuzioni extragiudiziali (Morris Tidball-Binz). Hanno sottolineato in questo senso che l'ordine di evacuazione di Gaza, che ha colpito 1,1 milioni di persone, "avrà conseguenze devastanti" e hanno condannato la privazione di queste persone dell'acqua potabile e dell'elettricità. Hanno inoltre ribadito che gli atti "atroci" commessi il 7 ottobre dal braccio armato di Hamas contro civili israeliani, in cui sono state uccise circa 1.400 persone e altre 3.300 ferite, costituiscono crimini di guerra e crimini contro l'umanità e sono quindi anch'essi condannabili. "Anche riconoscendo i decenni di rimostranze contro il popolo palestinese e le violazioni dei diritti umani subite durante l'occupazione, nulla giustifica l'attacco ai civili in questo modo", hanno affermato nella dichiarazione.

Sono stati più di 100 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele durante la notte a Gaza. Tra questi anche un esponente del comando navale di Hamas, Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh, ritenuto da Israele corresponsabile dell'attacco dello scorso 7 ottobre e del massacro dei civili israeliani. L'esercito ha detto di aver colpito inoltre un tunnel, depositi di armi e alcune centri operati di comando. Neutralizzata anche un squadra di lanciatori di razzi di Hamas che aveva tentato di colpire un aereo.

Le autorità israeliane hanno ordinato oggi l'evacuazione dei residenti della città di Kiryat Shemona, situata a circa 10 chilometri dal confine con il Libano, dove nell'ultima settimana ci sono stati pesanti scambi di fuoco con il gruppo sciita Hezbollah e altre milizie palestinesi. "L'Autorità nazionale per la gestione delle emergenze (Nema) del Ministero della Difesa e le Forze di difesa israeliane annunciano l'evacuazione dei residenti della città settentrionale di Kiryat Shemona in pensioni sovvenzionate dallo Stato", si legge in una dichiarazione congiunta delle due istituzioni.

Questa mattina è stato reso noto che il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen avrebbe rifiutato la richiesta americana di una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan secondo la quale "un funzionario palestinese a Ramallah che non è a conoscenza dei dettagli, ha detto che quando Biden era in Israele", "membri della sua amministrazione hanno cercato di organizzare una telefonata tra lui e Abu Mazen. Ma secondo la stessa fonte Abu Mazen avrebbe deciso di respingere la richiesta americana". "Anche se i due leader non si sono parlati, le équipe degli Stati Uniti e dell’Autorità Palestinese sono rimaste in contatto".

"Ho il cuore spezzato per la tragica perdita di vite umane palestinesi, inclusa l'esplosione all'ospedale di Gaza, che non è stata provocata dagli israeliani". 
Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden stanotte nel suo discorso alla nazione: "Piangiamo ogni vita innocente perduta. Non possiamo ignorare l'umanità dei palestinesi innocenti che vogliono solo vivere in pace e avere un'opportunità". "Hamas non rappresenta i palestinesi, Hamas usa i palestinesi come scudi umani", ha aggiunto.

Le agenzie di intelligence statunitensi hanno valutato che Israele non è probabilmente responsabile dell'esplosione all'ospedale Al Ahli di Gaza, sulla base di video raccolti da civili, immagini satellitari, attività missilistica tracciata da sensori a infrarossi e altre informazioni di intelligence. Ma i funzionari dell'intelligence, scrive il New York Times, hanno ammesso di non comprendere appieno cosa sia successo all'ospedale, dove si sarebbero verificati solo lievi danni strutturali senza alcun cratere da impatto, e stanno continuando a raccogliere informazioni. All'esame anche un'esplosione vicino all'ospedale.

"Israele probabilmente non ha bombardato l'ospedale della Striscia di Gaza", si legge nella valutazione non classificata dell'intelligence. "Riteniamo che Israele non sia responsabile dell'esplosione che ieri (17 ottobre) ha ucciso centinaia di civili presso l'ospedale Al Ahli nella Striscia di Gaza", si legge nella valutazione. 

Le agenzie di intelligence non hanno però neppure stabilito con certezza che il responsabile del danno sia un razzo palestinese, riferendo alla Casa Bianca e al Congresso che in seguito all'esplosione si sono verificati solo lievi danni strutturali all'ospedale e nessun cratere da impatto. 

Due strutture vicino all'ospedale principale hanno subito lievi danni ai tetti, ma le strutture sono rimaste intatte. Dirigenti Usa hanno riferito al Nyt che stanno esaminando attentamente un'esplosione vicino all'ospedale, nel suo cortile o parcheggio, per vedere se sia responsabile di parte o gran parte della perdita di vite umane.

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