Gaza, 12 Ott 2023 - Sono 1.417 i morti a Gaza. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas a Gaza secondo cui i feriti sono 6.268.
Hamas ha confermato di avere nelle sue mani oltre 120 prigionieri. Lo ha fatto sapere la tv israeliana Kan, citando il portavoce della fazione palestinese Abdel Latif Kanua.
Ancora lanci di razzi da Gaza su Israele, con le sirene che risuonano nel centro del Paese. “Le Brigate al-Qassam hanno lanciato razzi contro Tel Aviv in risposta agli attacchi israeliani contro i civili nei campi di Al-Shati e Jabalyia”, ha dichiarato Hamas in un messaggio ripreso dai media. Nei raid della notte scorsa sulla Striscia, l'esercito ha più volte colpito le forze di élite ‘Nukhba’ di Hamas, in particolare i suoi centri operativi di comando. Quelli - ha spiegato l'esercito - che hanno gestito l'infiltrazione nei kibbutz al di là del confine, sabato scorso. Negli attacchi aerei della notte sono morte almeno 51 persone e altre 281 sono rimaste ferite, secondo il Ministero della Sanità palestinese citato dai media locali.
“Le immagini e le informazioni provenienti dalla regione ci ricordano le peggiori atrocità commesse dall'Isis”: lo ha detto, sul conflitto in Israele, il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano con la stampa, sottolineando “la furia dei militanti di Hamas negli insediamenti e nelle località israeliane. Si tratta di atrocità indicibili, quelle commesse contro il popolo israeliano, soprattutto contro i civili israeliani”. Quanto stiamo vedendo a Gaza è “conseguenza diretta” di quanto “iniziato sabato. L'Ue è stata molto chiara nel chiedere di fermare l'aggressione, soprattutto da Hamas”.
L'aereo con a bordo il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, diretto in Siria, è stato costretto a tornare indietro dopo il bombardamento da parte delle forze israeliane degli aeroporti di Damasco e Aleppo, come segnalano i media siriani.
La missione del ministro degli Esteri iraniano fa parte di un tour a livello regionale: come annunciato su X dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, Amirabdollahian dovrebbe recarsi anche a Baghdad per discutere della situazione in Palestina e a Gaza con funzionari iracheni.
“Non vediamo nessun ammassamento di forze di Hezbollah sul confine. Continuiamo a monitorare”. Lo ha detto il segretario della Difesa americano, Lloyd J. Austin III, in conferenza stampa alla Nato. “Gli Usa supporteranno Israele, e l'azione della intelligence fa parte di questo sostegno. Con Israele c'è una lunga amicizia, è molto facile tra noi condividere notizie”, ha spiegato Austin III rimarcando che, alla ministeriale Nato, “c'è stata una condanna unanime degli attacchi di Hamas”.
Due anni di preparazione per l'attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell'operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico. Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi ‘alleati’ sono stati informati solo dopo l'inizio delle azioni militari. In un'intervista diffusa dall'emittente l'8 ottobre, Baraka rivela che “si poteva contare sulle dita di una mano” il numero di dirigenti che sapeva con precisione il momento di inizio dell'attacco e che era assai ristretto anche il numero di coloro che sapevano dell'operazione.
Bandiere della Palestina con le scritte "Free Palestine" e "From the river to the sea, Palestine will be free" sono state affisse nella notte a Napoli su diversi monumenti della città dagli attivisti del centro sociale Ex Opg. Sui social network gli attivisti del centro sociale hanno pubblicato le foto delle bandierine affisse alle statue all'esterno della sede centrale dell'Università Federico II, sulla statua del Nilo in largo Corpo di Napoli, sulla statua equestre di Carlo III di Borbone in Piazza del Plebiscito, e ancora sul piedistallo della statua di Dante e di Vincenzo Bellini nelle rispettive omonime piazze.L'azione, sostengono gli attivisti in una nota, è "volta a dimostrare che Napoli decide, ancora una volta, di schierarsi al fianco della lotta palestinese". Il centro sociale Ex Opg annuncia la propria partecipazione al corteo pro-Palestina che si terrà domani pomeriggio con partenza da Piazza Garibaldi alle 16.30.
L'ospedale principale di Gaza City ha solo quattro giorni di carburante di riserva per i suoi generatori: lo riporta la Bbc, che cita gruppi umanitari. Con l'unica centrale elettrica spenta e Gaza immersa nell'oscurità, gli aerei da guerra israeliani hanno continuato a bombardare i quartieri la notte scorsa, scrive l'emittente britannica. L'assedio di Israele, sottolinea, significa che cibo e acqua potabile stanno finendo. E senza energia elettrica per le pompe, in alcune strade si stanno accumulando liquami grezzi, mentre il vicino Egitto chiede una tregua umanitaria di sei ore per portare aiuti.
Niente acqua, né carburante, né elettricità per la Striscia di Gaza finchè gli ostaggi israeliani non saranno rilasciati: così oggi il ministro dell'Energia Israel Katz, in un messaggio diffuso sui social network. Nella regione palestinese, una delle più densamente popolate al mondo, vivono oltre due milioni di persone. Già più di 340mila, secondo le Nazioni Unite, quelle costrette a lasciare le proprie case in seguito ai bombardamenti dell'aviazione di Tel Aviv.
I valichi che collegano Gaza con Israele e con l'Egitto sono tutti chiusi e per questo i civili non possono lasciare la zona in cerca di riparo e sicurezza. Bloccata anche la consegna di beni essenziali, di carburante e di elettricità, con un rischio anche per gli ospedali, che potrebbero trovarsi presto nelle condizione di non poter operare e salvare persone ferite.
"Aiuti umanitari a Gaza?" ha scritto Katz nel suo messaggio: "Nessun interruttore elettrico sarà acceso, nessun idrante sarà aperto e nessun camion di carburante entrerà finché i rapiti israeliani non saranno tornati a casa".
Sia civili che militari sono stati catturati durante un'offensiva sferrata sabato dall'organizzazione palestinese Hamas nel sud di Israele. Secondo informazioni rilanciate da fonti di stampa, non confermate a livello ufficiale, le persone in ostaggio a Gaza sarebbero più di 150.










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