Tel Aviv, 8 Ott 2023 – È salito a 200 il numero dei morti in Israele in conseguenza dell'attacco da Gaza. Lo riferiscono i media che confermano oltre 1.100 i feriti.
Il bilancio aggiornato dei palestinesi di Gaza rimasti uccisi oggi nei combattimenti con Israele è salito a 232. Lo aggiorna il ministero della sanità di Gaza. I feriti sono 1700. Queste cifre includono i membri dei commando di Hamas penetrati in Israele.
Il fascista primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha offerto un governo di unità nazionale dopo aver dichiarato uno stato di guerra. La mossa unirebbe Netanyahu e il leader centrista Yair Lapid. Netanyahu ha fatto l'offerta durante un incontro con i leader centristi di Yesh Atid Lapid e del partito di unità nazionale Benny Gantz, secondo The Times of Israel.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che il suo Paese si sta "imbarcando in una guerra lunga e difficile", imposta dal movimento palestinese Hamas, che ha compiuto un attacco senza precedenti in territorio israeliano. In un messaggio pubblicato sul suo account X, Netanyahu ha affermato che la guerra "ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas". La prima fase della guerra, scrive Netanyahu, prevede la "distruzione della maggior parte delle forze nemiche" che si sono infiltrate in Israele e hanno ucciso civili e soldati. Israele ha anche lanciato un'offensiva a Gaza "e continuerà senza esitazione e senza tregua, fino al raggiungimento degli obiettivi", ha aggiunto.
Aerei da combattimento israeliani hanno effettuato una serie di attacchi contro le moschee nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dalle forze militari israeliane, i militanti di Hamas hanno utilizzato siti religiosi per scopi militari. "Gli aerei da combattimento dell'IDF hanno effettuato attacchi aerei su due infrastrutture militari situate nelle moschee, che sono state utilizzate dall'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza per attacchi contro Israele", hanno scritto le Forze Armate in un comunicato. Le truppe hanno colpito anche il quartier generale sul campo, nonché il centro di comando operativo di Hamas e il posto di comando operativo del gruppo radicale "Jihad islamica".
Dopo l’attacco di ieri pomeriggio, il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha deciso di estendere lo stato di emergenza all’intero territorio dello stato. Prima di ciò, aveva dichiarato una “situazione speciale” entro un raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha osservato che l'IDF sta ripulendo le ultime aree popolate dai terroristi. Ha aggiunto che questo pone fine alla prima fase di respinta dell'attacco e l'esercito passa all'attacco. Netanyahu ha promesso di usare “pieno potere” dell’IDF per distruggere il potenziale di Hamas e ha invitato gli abitanti di Gaza a “andarsene da qui immediatamente”. Allo stesso tempo, uno dei leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che l'attacco del gruppo militante si estenderà alla Cisgiordania e alla città di Gerusalemme.
Poco dopo le 17 di ieri almeno 198 palestinesi sono morti e più di 1.600 sono rimasti feriti nei combattimenti e nei bombardamenti israeliani a Gaza, mentre continuano le operazioni militari. Secondo il ministero della Sanità palestinese, 198 persone dell'enclave costiera sono morte e 1.610 sono rimaste ferite “a causa dell'aggressione israeliana”, mentre continuano gli attacchi aerei di Israele a Gaza e il lancio di razzi da parte delle milizie palestinesi sul territorio israeliano, dove si stima che ci siano ancora molti membri delle milizie di Gaza che stanno combattendo con le forze israeliane.
Dopo il massiccio attacco con migliaia di missili, i soldati israeliani hanno sparato a miliziani Hezbollah (sciiti sostenuti dall'Iran) che tentavano di fare breccia nel nord di Israele. Lo riferisce il Jerusalem Post secondo cui i miliziani si sono avvicinati alla frontiera in motocicletta.
Ma nonostante le smentite giunta da Israele, sarebbero circa 200-300 i terroristi di Hamas ad essere entrati in Israele. Decine di questi sarebbero ancora nascosti all'interno del Paese. Lo riferiscono fonti della polizia israeliana a Haaretz, secondo quanto riferisce il Guardian.
Il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, ha dichiarato ieri mattina, l’inizio di una “operazione militare” contro Israele, un attacco senza precedenti. Miliziani dalla Striscia sono entrati nei territori israeliani, mentre missili venivano lanciati contro le città in un’operazione combinata. L'esercito israeliano è "pronto alla guerra": ha annunciato il ministero della Difesa israeliano, in seguito all'attacco in corso dalle prime ore del giorno dalla striscia di Gaza con razzi e l'intrusione di uomini armati a Sderot. Sono stati convocati i riservisti e annullate le manifestazioni.
“Oggi è il giorno della grande rivoluzione” ha detto il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Deif invitando tutti i palestinesi ad unirsi alla lotta armata. “Se avete un’arma è il momento di usarla” ha aggiunto. Un appello cui ha risposto la jihad islamica palestinese.
L’attacco - riferiscono fonti locali - è iniziato nella prima mattina mentre i bambini si stavano recando a scuola. Molte le segnalazioni dei residenti nella zona centrale e nel sud di Israele. Le sirene di allarme stanno risuonando nella zona centrale e nel sud di Israele fino a Gaza, riferisce il portavoce militare. Si sono udite anche nell’area più grande di Tel Aviv.
Il sindaco della città israeliana di Kuseife, Abd al-Aziz Nassara, ha riferito all'emittente Kan di quattro persone rimaste uccise a causa dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, e di diversi feriti. Stando a quanto precisato dal Times of Israel, Kuseife è una città situata a circa 65 chilometri dalla Striscia di Gaza.
''Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni'' ha reso noto il portavoce militare israeliano.
Un “annuncio importante” del capo militare di Hamas, Muhammad Deif, sarà divulgato fra poco. Lo ha fatto sapere Hamas mentre da Gaza proseguono i lanci di razzi verso Israele. Fonti locali aggiungono che dagli altoparlanti delle moschee sono diffusi messaggi di tripudio. Fra questi: “Abbiamo sorpreso il nemico. È una grande vittoria della resistenza armata”.
Il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant incontreranno a breve i responsabili della sicurezza e militari dopo l’attacco a sorpresa da Gaza. Alcuni analisti segnalano che l’attacco da Gaza avviene quasi nella stessa data di ottobre del 1973 quando Egitto e Israele attaccarono Israele nel giorno di Kippur.
Il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant ha approvato un massiccio arruolamento di riservisti, a seguito di un attacco a sorpresa di Hamas contro Israele. Lo ha riferito il suo ufficio. Il numero dei riservisti da richiamare dipenderà dalle necessità militari. L'attacco su Gaza è iniziato all'alba. Hamas ha affermato di aver lanciato 5mila razzi. "Abbiamo deciso di mettere fine ai crimini di Israele", si legge in un comunicato in cui denuncia "profanazioni" avvenute nei Luoghi santi di Gerusalemme.
Subito dopo l’attacco i video che girano sui canali Telegram mostrano immagini terribili di soldati e soldatesse presi in ostaggio dai terroristi che festeggiano i risultati dell'operazione.
I militari israeliani si stanno intanto recando nelle case dei coloni che vivono nei pressi della striscia di Gaza per avvertirli della situazione di emergenza.
Il gruppo terroristico islamico filo iraniano di Hezbollah ha lodato la massiccia operazione di Hamas contro Israele affermando che si tratta di un messaggio ai Paesi arabi che si normalizzano con Israele. Hezbollah ha affermato di essere in contatto diretto con la leadership di Hamas a Gaza e all'estero per dare sostegno al popolo palestinese, aggiungendo che la resistenza armata è l'unico modo per affrontare "l'aggressione" israeliana.
In tutto questo, durante l’aggressione ad una nazionale sovrana come l’Ucraina, la Russia si rende ridicola ancora una volta e chiede "moderazione" e si dice "sorpresa": "Se l'avessimo saputo l'avremmo evitato", ha dichiarato MIkhail Bogdanov, vice ministro degli esteri russo e inviato del Cremlino per il Medio oriente e l'Africa, citato dall'agenzia interfax. "Siamo in contatto con tutti. Con gli israeliani, i palestinesi e gli arabi e, naturalmente, chiediamo sempre la moderazione", ha sottolineato.
“Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi” ha detto il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi, dopo gli attacchi di Hamas. “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, afferma Safavi, secondo quanto riporta l'agenzia semi-ufficiale iraniana Isna.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ribadisce in un messaggio al presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, “la più ferma e convinta condanna” del “proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura - da tutti auspicata e avvertita come necessaria - tra israeliani e palestinesi”.
“Ho appreso - scrive Mattarella a Herzog - con profonda costernazione la notizia dell'attacco che dall'alba di questa mattina ha coinvolto diverse regioni dello Stato di Israele. In queste drammatiche circostanze giungano a Lei, signor presidente, e a tutti i cittadini israeliani le espressioni della solidarietà dell'Italia. Siamo sinceramente vicini al lutto delle famiglie delle vittime e auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo ristabilimento”.










Comments are closed.