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Raggiunto da colpi di pistola durante una festa in paese: morto dopo qualche giorno in ospedale a Nuoro il 42enne ferito in modo grave qualche giorno fa a Lula.

Nuoro, 3 Ott 2023 - Nico Piras, di 42 anni, di Lula, non c’è la fatta. È morto dopo qualche giorni di agonia nell’ospedale nuorese San Francesco. La vittima, già sotto processo a Cagliari per l'omicidio del fratello, era rimasto gravemente ferito la notte tra domenica e lunedì in una sparatoria in una strada del paese barbaricino, mentre si stava concludendo la festa per le Cortes Apertas.

Subito dopo essere stato raggiunto a da alcuni colpi di pistola, l'uomo era stato soccorso e poi ricoverato presso l’ospedale nuorese San Francesco in condizioni disperate: ma oggi è spirato poco prima delle 16 nel reparto di Rianimazione. Secondo i sanitari le ferite riportate erano troppo gravi e a causa dei due colpi di pistola che lo avevano raggiunto all'addome compromettendo alcuni organi interni. A nulla è valso anche il delicato intervento chirurgico a cui era stato sottoposto ieri.

Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni, le indagini stano arrivando ad una svolta. Infatti, i carabinieri della compagnia di Bitti, coordinati dal Pubblico Ministero del tribunale di Nuoro, Ireno Satta, hanno ricostruito la dinamica della sparatoria seguendo una pista precisa: tra il ferito e chi ha sparato ci sarebbe stata una lite violenta in una delle corti del paese aperte per la manifestazione che ogni fine settimana fa tappa in un comune della provincia nuorese.

In questi giorni gli investigatori dell’Arma hanno sentito decine di persone presenti nel luogo della sparatoria e sarebbero vicini all’identificazione del responsabile. Gli accertamenti proseguono in modo veloce e i militari del Reparto operativo del comando provinciale di Nuoro, si stanno occupando degli esami sui bossoli raccolti vicino alla vittima, ma si scava anche nel suo passato.

Piras è, infatti, attualmente sotto processo con la moglie Alice Flore in Corte d'assise d'appello a Cagliari per l'omicidio del fratello Angelo Maria, ucciso nelle campagne del paese il 25 gennaio 2015 per questioni di eredità.

La vittima, assolta in primo grado, fu condannato a 24 anni in appello, sentenza poi cancellata dalla Cassazione, che ha ordinato un nuovo processo ancora in corso che però ora vedrà come imputata sola la moglie dell’uomo ucciso.

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