Roma, 22 Sett 2023 - Sono in corso valutazioni da parte del governo sul meccanismo di traghettamento al di fuori del mercato tutelato dei clienti domestici, ed in particolar modo dei vulnerabili, tenendo conto dell'instabilità dei prezzi dell'energia in questa fase storica". Il ministro dell'Ambiente e della Sovranità energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha risposto così a una interrogazione del senatore Udc, Antonio De Poli, durante il Question time di giovedì in Senato. Alle dichiarazioni del ministro segue una naturale domanda: cosa cambia per le famiglie?
La fine del mercato tutelato, per i clienti domestici non vulnerabili (famiglie e condomini) è previsto per l'1 gennaio 2024 per quanto riguarda il gas, ed a partire da aprile 2024 per quanto riguarda l'energia elettrica, sempre per i clienti domestici non vulnerabili. Da queste date, tutti i consumatori domestici non vulnerabili saranno obbligati a passare al mercato libero. Sono considerati clienti vulnerabili - gas i clienti domestici che, alternativamente si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus), sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92, hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, hanno un'età superiore ai 75 anni.
Sono considerati clienti vulnerabili di energia elettrica i clienti domestici che, alternativamente: si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus), versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni), sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92, hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, hanno un'utenza in un'isola minore non interconnessa, hanno un'età superiore ai 75 anni. Ma cosa cambia con il passaggio al mercato libero? Ma cosa cambia con il passaggio al mercato libero?
Il mercato di maggior tutela, o tutelato, è un regime di prezzi regolati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). I prezzi sono stabiliti dall'ARERA in base a una serie di fattori, tra cui il costo dell'energia, i costi di rete e i costi di distribuzione.
Il mercato libero è un regime in cui i prezzi sono determinati dalle dinamiche di mercato. I fornitori competono tra loro per offrire le tariffe più convenienti ai consumatori. Il mercato libero dovrebbe quindi mettere in concorrenza i fornitori dell'utenza in modo da offrire ai consumatori la possibilità di scegliere l'offerta più conveniente per le proprie esigenze. A fronte di questo vantaggio e della possibilità di poter cambiare in qualsiasi momento il fornitore del servizio, o di godere di eventuali sconti e promozioni però, per l'utente scatta la necessità di confrontare le offerte dei diversi fornitori e di dover gestire il contratto di fornitura.
Il passaggio al mercato libero è gratuito e può essere effettuato in qualsiasi momento. Per farlo, è sufficiente contattare un fornitore di energia elettrica del mercato libero e richiedere un'offerta. Se non si passa al mercato libero entro le date stabilite, si verrà automaticamente trasferiti a un fornitore del mercato libero che sarà scelto dall'Arera.
Il passaggio al mercato libero dell'energia elettrica in Italia è un processo che sta avvenendo gradualmente. È importante che i consumatori siano informati sui vantaggi e sugli svantaggi di questo passaggio, in modo da poterlo effettuare in modo consapevole.
Confrontare le offerte dei diversi fornitori: non affidarsi ad un unico fornitore, ma confrontare le offerte di diversi operatori per trovare quella più conveniente per te. Attenzione alle spese accessorie: oltre al prezzo dell'energia, è importante considerare anche le spese accessorie, come l'imposta sul consumo di energia elettrica (IRPEF) e la quota di potenza impegnata. Per passare al mercato libero sarà necessario avere a disposizione alcuni documenti, come il codice POD (Point of Delivery) e il codice PDR (Public Utility Number) che di solito si possono trovare su una bolletta precedente.
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