Roma, 21 Sett 2023 - Continua la visita nella Sicilia orientale dei capi di stato italiano e tedesco. Una visita proficua e densa di significato con l'obiettivo comune di abbracciare insieme la sfida del crescente flusso di migranti verso l'Europa.
"Sono particolarmente felice di aver accolto qui il presidente Steinmeier. E' stato un incontro caratterizzato dalla grande amicizia che mi lega a lui e dallo spirito collaborativo che esiste tra i nostri due Paesi", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della conferenza stampa a Piazza Armerina, Enna, meta della visita odierna. "Tre sono le questioni primarie di fronte al Mondo e all'Europa: clima, energia e migranti…. E' una esigenza comune di Germania e Italia affrontare questi argomenti", ha detto ancora.
Il fenomeno migratorio è un fenomeno è globale e deve essere 'governato con visione del futuro non con provvedimenti improvvisati o tampone'. Una "visione del futuro coraggiosa e nuova rispetto a un fenomeno cosi' grande', ha detto il Presidente, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Registriamo una piena convergenza tra Italia e Germania", "il livello di collaborazione e amicizia è al massimo dell'intensità. Come paesi fondatori dell'Unione europea avvertiamo la responsabilità affinché la casa europea si completi in maniera armonica in una logica di democrazia, pace e tolleranza", ha aggiunto Sergio Mattarella.
"Abbiamo incontrato alcune esperienze messe in campo qui a piazza Armerina, non solo per accogliere i migranti che hanno attraversato sofferenze indicibili ma anche per integrarli incentivando programmi nei paesi d'origine per migliorare la loro vita nei loro paesi, dove resterebbero volentieri se non fossero spinti da fame, guerra, persecuzione e terrorismi. Abbiamo affrontato questi temi in concreto", ha affermato ancora il capo dello Stato.
"Le regole di Dublino sono preistoria. Quello era un altro mondo, fare riferimento basandosi su quegli accordi è fare un passo indietro in un'altra era zoologica", ha proseguito. Sulla stessa lunghezza d'onda il collega tedesco Frank Walter Steinmeier: "Dobbiamo operaci per fare in modo che il numero degli arrivi diminuiscono. Abbiamo bisogno di soluzioni europee, anche qui c'è la politica comune dell'asilo. Da qui esprimiamo l'aspettativa che ci siano degli impegni sugli accordi presi".
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica federale tedesca Frank Walter Steinmeier in mattinata, dopo aver visitato insieme la villa romana del Casale, si sono recati al centro di accoglienza per migranti di Piazza Armerina (Enna) gestito dall'impresa sociale 'Don Bosco 2000'. I due presidenti, accompagnati rispettivamente dalla figlia Laura e dalla moglie Elke Büdenberger, sono stati accolti da un applauso.
Il centro per migranti Don Bosco 2000 è impegnato nella cooperazione allo sviluppo e nella gestione di centri di accoglienza dal 2011, con 13 comunità in Sicilia, comunità alloggio per minori e vittime di tratta, promuove start up in contesti di emarginazione e disagio. Ha all'attivo 100 collaboratori, di cui 40 migranti che hanno completato il percorso di accoglienza e sono integrati nell'associazione e sono stati formati per svolgere mansioni di mediazione interculturale.
Una visita inaspettata e graditissima per il responsabile dell'Associazione Agostino Sella che, quando ha avuto conferma dal Quirinale della visita presidenziale, ha detto di vedere "riconosciuto il valore dell'accoglienza che pratichiamo da 10 anni”.
"Non c'è più il noi e il loro, dobbiamo lavorare e costruire insieme all'Africa. Viviamo un paradosso, da una parte rinchiudiamo chi arriva nei centri e dall'altra chiediamo manodopera. È tempo di cambiare paradigma e mentalità, altrimenti avremo dieci, cento, milla Lampedusa", ha detto Agostino Sella, presidente dell'impresa culturale Don Bosco 2000, rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e presidente della Repubblica federale tedesca Frank Walter Steinmeier.
"Serve una mentalità che non abbia un noi e un loro, serve una cooperazione circolare in cui Africa e UE siano sullo stesso piano. Noi siamo solo più fortunati e questa fortuna ci impone una responsabilità, quella di aprire le porte e salvare chi attraversa il Mediterraneo", ha aggiunto.
I due capi di Stato, durante la visita al centro, hanno ascoltato i racconti degli ospiti che hanno parlato delle loro esperienze. Si tratta di storie di integrazioni riuscite, di giovani che hanno imparato l'italiano e hanno spiegato ai presidenti la loro voglia di viaggiare in Europa e di tornare nei loro Paesi di origine.
Mattarella in particolare ha incontrato una famiglia egiziana. "Ci siamo integrati bene - ha spiegato Hassan, un ragazzo di 16 anni che ha presentato al presidente i suoi genitori e la sorella - Mio padre fa il mio manicultore e mia madre fa la cuoca. Io frequento la terza superiore odontotecnica e voglio diventare dentista da grande, perché mi piacerebbe girare il mondo e regalare il sorriso anche ad altre persone". "Complimenti, bellissima intenzione", ha replicato il Capo dello Stato. "Io ho 13 anni e frequento la seconda media - ha raccontato a Mattarella la sorella Rhana - da grande voglio fare la pediatra per curare anche i bambini che non se lo possono permettere". I due ragazzi hanno consegnato un regalo al Capo dello Stato.
Prima di essere accolti nella sede dell'Associazione “Don Bosco 2000”, il presidente italiano e il suo omologo tedesco hanno sorvolato in elicottero i territori della zona di Piazza Armerina distrutti questa estate dagli incendi. I due presidenti hanno poi incontrato una delegazione dei volontari di vigili del fuoco che nei mesi scorsi sono stati impegnati contro l'emergenza.
L'ultima tappa per i due presidenti nel pomeriggio è a Catania dove è prevista la visita allo stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel green Power.
Ieri la visita a Siracusa in occasione della cerimonia di premiazione della seconda edizione del “Premio dei Presidenti”. Ai sindaci vincitori, Mattarella ha sottolineato come "oggi, mentre l'Unione è a confronto con nuove e complesse sfide, Germania e Italia, anche attraverso l'azione congiunta dei nostri Comuni, possono contribuire a rafforzare gli intenti utili a raggiungere le soluzioni migliori per superare gli ostacoli che abbiamo davanti".
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