Donna uccisa a coltellate a Roma, gli agenti interrogano l’ex compagno.

Roma, 5 Sett 2023 – Ieri una donna è stata uccisa a coltellate nell'androne di un palazzo in via Giuseppe Allievo, in zona Trionfale a Roma.

La scoperta è stata fatta un da due giovani studenti che hanno trovato il corpo della vittima in una pozza di sangue e hanno chiamato la Polizia. Il cadavere presentava alcune ferite d'arma da taglio in punti vitali.

Gli agenti stanno ascoltando alcuni testimoni da ieri pomeriggio in Questura per ricostruire la dinamica dei fatti, tra loro ci sarebbe anche l'ex compagno.

Sul posto sono arrivate le Volanti della Questura di Roma, la Sezione Omicidi della Squadra Mobile e la scientifica. Gli investigatori stanno cercando di identificare il colpevole dell'aggressione e una delle piste prese in esame porta proprio all'ex fidanzato della vittima. La donna di nome Rossella N. di 52 anni, faceva l'infermiera in un ospedale poco distante dal condominio dove è stata assassinata a coltellate. 

Sul posto il Sostituto Procuratore della Repubblica Claudia Alberti, del pool dei reati contro la persona e la violenza di genere, ha disposto l'autopsia per stabilire il numero di coltellate che l'hanno uccisa. Prima dell'omicidio alcuni inquilini, dell'edificio dove è stato ritrovato il corpo avevano sentito gridare una donna che chiedeva aiuto. Non si esclude che prima dell'accoltellamento la vittima abbia avuto un litigio con il suo assassino.

C'era una borsetta accanto al cadavere della donna uccisa a coltellate. La presenza degli effetti personali della donna ha indirizzato fin da subito gli investigatori ad escludere la pista della rapina. Rossella, che era separata, viveva con le sue due figlie assieme alla madre anziana di circa 80 anni nell'appartamento del palazzo in via Allievo, luogo in cui è stata uccisa, che fa parte del quadrante a nord ovest della capitale. In occasione del suo compleanno, nel 2018, sul suo profilo Facebook, Rossella aveva chiesto come regalo di organizzare una raccolta fondi affinché ci fossero donazioni "alla Casa delle donne per non subire violenza".