Cagliari, 22 Ago 2023 - Non c'è tregua per gli italiani, sempre più fiaccati dal caldo e dall'afa provocati dall'anticiclone Caronte che sta rendendo quasi impossibile uscire di casa di giorno e dormire la notte senza l'aria condizionata.
Il bollettino diramato dal ministero della Salute parla chiaro: per la giornata di oggi, 22 agosto, sono ben 16 su 27 le città che conquistano il cosiddetto il livello di allerta 3, quello che richiede più attenzione perché, come ricordano sul portale “tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”.
Le città in rosso odierne sono Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste e Verona.
Bollino arancione solo per Venezia (che domani virerà in rosso) e Viterbo. Leggero respiro di sollievo dall'afa per appena 9 città: in giallo saranno oggi Ancona, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Messina, Pescara, Reggio Calabria.
La situazione rimarrà pressoché invariata anche per domani, quando saranno previste 17 città su 27 con il bollino rosso.
L'allerta nel dettaglio vede centri urbani come quelli di Genova con la guardia alta: la temperatura percepita arriverà a toccare i 45 gradi di percezione come conseguenza della forte umidità. Per domani sarà di 42 gradi quella percepita dai torinesi, secondo quanto diramato dall'Arpa della regione Piemonte.
Record per lo zero termico: raggiunto, secondo quanto rilevato dalla stazione di radiosondaggio di Novara Cameri, alla quota di 5.328 metri. Significative anche le termiche registrate a quota 2100 metri, con oltre 23°C e punte di 39°C in Valle d'Aosta ad una quota di quasi 900m.
Alle 17.30 sulla Marmolada il termometro ha toccato i 14 gradi, la temperatura più alta degli ultimi 10 anni. Il dato è stato registrato a Punta Penia a 3.343 metri dalla strumentazione della piattaforma Marmoladameteo.
Massimiliano Fazzini, climatologo Sigea Società Italiana di Geologia Ambientale dell'Università di Camerino avverte che a causa del caldo, "in questo momento tutti i ghiacciai italiani in questo momento sono sottoposti a uno stress termico molto forte che ne provoca una rapidissima fusione". Ed è impossibile prevedere il comportamento dei ghiacciai a queste temperature "semplicemente perché le temperature di questi giorni non si sono mai toccate".
Diversi meteorologi chiedono di fare attenzione all'ondata di maltempo che seguirà questa di caldo eccezionale: scavallata la giornata di domani, prevista come la più torrida tra quelle provocate da Caronte, si inizieranno ad avere i primi temporali che porteranno un minimo di sollievo a partire dai settore alpini e prealpini per poi estendersi verso la pianura, dove i temporali potrebbero risultare anche violenti e associati a grandine.
Per poter spegnere il ventilatore, o quasi, bisogna attendere il week end, grazie a un fronte atlantico che transiterà sull'Italia portando forte maltempo dapprima al nord, poi all'inizio della settimana successiva, e quindi tra il 28 e il 30, anche al centro sud.










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