Vilnius, 12 Lug 2023 - Oggi, a margine del vertice Nato, i partner del G7 hanno concordato una importante dichiarazione congiunta per gli accordi di sicurezza a lungo termine dell'Ucraina. "Ciascuno di noi lavorerà con l'Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine", si legge nel documento citato dall'agenzia Ansa. L'obiettivo è garantire che Kiev possa "difendersi oggi" e "scoraggiare l'aggressione russa in futuro" attraverso la fornitura continua di "equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all'artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l'aviazione da combattimento - e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici. Oggi stiamo avviando negoziati con l'Ucraina per formalizzare - attraverso impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali - il nostro sostegno duraturo all'Ucraina mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale, ricostruisce la sua economia, protegge i suoi cittadini e persegue l'integrazione nella comunità euro-atlantica. Daremo ordine ai nostri team di iniziare immediatamente queste discussioni", si legge nel testo. Il G7 "ribadisce che, coerentemente con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà per i danni causati all'Ucraina. Riconosciamo la necessità d'istituire un meccanismo internazionale per la riparazione dei danni, delle perdite o delle lesioni causate dall'aggressione russa ed esprimiamo la nostra disponibilità ad esplorare le opzioni per lo sviluppo di meccanismi appropriati, In caso di un futuro attacco armato russo, intendiamo consultarci immediatamente con l'Ucraina per determinare le azioni successive più appropriate. Intendiamo, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali, fornire all'Ucraina un'assistenza rapida e prolungata in materia di sicurezza, equipaggiamenti militari moderni nei domini terrestre, marittimo e aereo e assistenza economica, imporre alla Russia costi economici e di altro tipo". Da parte sua l'Ucraina si impegna a "contribuire positivamente alla sicurezza dei partner e rafforzare le misure di trasparenza e responsabilità per quanto riguarda l'assistenza dei partner". I paesi del G7 indicano che è necessario "proseguire l'attuazione delle riforme delle forze dell'ordine, del sistema giudiziario, della lotta alla corruzione, della governance aziendale, dell'economia, del settore della sicurezza e della gestione dello Stato, che sottolineano l'impegno del Paese nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e della libertà dei mezzi di comunicazione, e che portano l'economia del Paese su un percorso sostenibile". Servirà poi "promuovere le riforme e la modernizzazione della difesa, anche rafforzando il controllo civile democratico delle forze armate e migliorando l'efficienza e la trasparenza delle istituzioni e dell'industria della difesa ucraina". "L'Ue e i suoi Stati membri sono pronti a contribuire a questo sforzo e prenderanno rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo; questo sforzo sarà portato avanti mentre l'Ucraina persegue un percorso verso la futura adesione alla comunità euro-atlantica. "Altri Paesi che desiderano contribuire a questo sforzo per garantire un'Ucraina libera, forte, indipendente e sovrana possono aderire alla presente Dichiarazione congiunta in qualsiasi momento", si conclude il testo.
Zelensky: "Nella Nato quando ci sarà la pace". Stoltenberg: "Non vedo l'ora".
"Oggi ci incontriamo alla pari", ha detto mercoledì 12 luglio il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa congiunta con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, "non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui ci incontreremo come alleati". Il più grande rischio legato alla guerra in Ucraina sarebbe una vittoria militare del presidente russo Vladimir Putin, ha spiegato, "l'Ucraina ha il diritto di scegliere la propria strada, non spetta a Mosca decidere". Dunque, "naturalmente le garanzie, i documenti, le riunioni del consiglio sono importanti, ma il compito più urgente ora è garantire armi sufficienti per il presidente Zelensky e le sue forze armate". Nonostante la delusione per l'assenza di una chiara roadmap per l'adesione all'Alleanza, il leader ucraino è stato più conciliante rispetto alle affermazioni precedenti: "La Nato ha bisogno di noi proprio come noi abbiamo bisogno della Nato", ha detto. Ha inoltre accolto positivamente la semplificazione del processo di adesione, decisa ieri, e i nuovi aiuti militari annunciati. “Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina”, ha proseguito, "capiamo che alcuni hanno paura di parlare di adesione ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali", ha aggiunto Zelensky. Una timeline, tuttavia, sarebbe stata “un fattore per motivare la società” ucraina e "un segnale potente per la Russia che l'Ucraina sarà uno stato indipendente". Tra Stoltenberg e Zelensky c'è stato anche un siparietto: una giornalista di Usa Today ha posto tre quesiti ai due, di cui uno solo per Zelensky sul bilaterale con Joe Biden e l'altro solo per Stoltenberg, su quando arriveranno i caccia F16 in Ucraina. Zelensky con il piglio dell'uomo di spettacolo ha preso la parola in inglese: "sugli F16 la domanda è anche per me?". Al che la giornalista gli ha risposto che era per Stoltenberg. "No, no, no - ha detto allora Zelensky - Rispondi per favore", ha aggiunto rivolgendosi a Stoltenberg. Il pubblico di giornalisti si è messo a ridere. "Puoi anche rispondere a tutte e tre le domande", ha concluso con una battuta, mentre la sala continuava a ridere. Al termine della conferenza stampa, Zelensky e Stoltenberg si sono abbracciati calorosamente, prima di uscire dalla sala accolti da alcuni applausi.
Comments are closed.