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Il 2 giugno del 1946 nasceva la nostra Repubblica. Nella capitale la parata e il volo delle Frecce Tricolori, con il presidente Mattarella.

Roma, 2 Giu 2023 – A Roma è tutto pronto per il 77mo anniversario della Festa della Repubblica. Infatti la capitale accoglierà, come ogni anno, la parata e le cerimonie istituzionali per celebrare l'esito del referendum del 1946.

I primi festeggiamenti sono già iniziati ieri, 1 giugno, con il Concerto eseguito al Quirinale dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Speranza Scappucci, aperto dal saluto del Presidente Mattarella e seguito dal tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale. 

Il programma di oggi prevede alle 9.15 l’alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, accompagnato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, passerà poi in rassegna i Reparti lungo viale delle Terme di Caracalla prima dello sfilamento lungo via dei Fori Imperiali.

Anche in questa edizione, fanno sapere dal sito del ministero della Difesa, saranno i Sindaci ad aprire la manifestazione: i Primi Cittadini sfileranno con la fascia Tricolore.

A seguire, il soprano Eleonora Buratto intonerà l’Inno d’Italia accompagnata dalla Banda Interforze.

Oltre al sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale è previsto anche il passaggio di elicotteri, velivoli e mezzi pesanti.

Quest’anno, nel centenario della costituzione, sfileranno a bordo di veicoli militari anche rappresentanti del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare e dell’Istituto “Nastro Azzurro”. Marceranno nel settore di apertura che vedrà la presenza, tra gli altri, delle Bandiere delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, dei Gonfaloni di Regioni, Province e Comuni Italiani, dei labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e le bandiere ONU, NATO, UE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate.

La rassegna sarà strutturata in 10 settori che vedranno la partecipazione di tutte le componenti dello Stato: personale militare e civile, Corpi armati e non armati, Bandiere e Stendardi, Bande e Fanfare militari.

"L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale. Con questi intendimenti auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana". 

Con queste parole, affidate alla pagina ufficiale su Twitter del Quirinale, si apre il primo messaggio della giornata di oggi da parte del Presidente della Repubblica. 

"Ricorrono anche 75 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità". Ha ricordato Mattarella, ieri, nel messaggio ai Prefetti in occasione della Festa della Repubblica, "nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all'insegna del rinnovamento della democrazia".

“La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”, ha affermato il Capo dello Stato. “I giovani - ha aggiunto - devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti. Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un’occasione per accrescere la propria formazione. Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati".

"È la nostra declinazione di un diritto alla felicità. Quanto alle donne - ha aggiunto Mattarella - vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a risentirne. Fino a quando esisterà un solo ambito precluso di fatto a una donna il principio di uguaglianza sarà tradito”.

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