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Alluvione Emilia Romagna – L’acqua lentamente si ritira, resta l’allerta rossa in Romagna. Gli sfollati sono ancora 26 mila.

Bologna, 23 Magg 2023 - Cala di oltre 3.200 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell'alluvione: alle 12 di oggi sono 23.081 gli evacuati, la maggior parte, 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e2.174 nel bolognese.   

Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo. 

Sono 2.663 le persone ospitate nelle strutture di accoglienza (di cui 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 212 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese), rispettivamente in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). 

Restano 43 i Comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive almeno un migliaio di frane, di cui circa 305 più significative concentrate in 54 comuni.   

Per quanto riguarda la viabilità, restano 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel riminese. 

Sono 1.629 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia Romagna. Di questi 343 sono volontari della regione, 419 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 867 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d'Aosta e Umbria. A queste si stanno aggiungendo i volontari attivati, per il tramite del Dipartimento nazionale di Protezione civile, dal Meccanismo europeo di mobilitazione. Già arrivato un primo contingente di25 componenti provenienti dalla Slovacchia e in questo momento diretti nel ravennate.

"L'allerta rimane rossa relativamente delle frane. Non abbiamo infatti in previsione piogge significative che possano influire sul deflusso dell'acqua". Così il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, nell'aggiornamento sull'emergenza in corso dopo l'alluvione ricordando che "si contano oltre 300 strade chiuse e 600 frane su tutto il territorio provinciale".        

"Stiamo censendo, visitando, verificando tutte le situazioni di frana - ha spiegato Lattuca - Sono ancora in corso evacuazioni di persone e famiglie che non vorrebbero lasciare la casa" nonostante l'invito ad allontanarsi "perché le frane potrebbero muoversi nei prossimi giorni". "Abbiamo superato la fase acuta dell'emergenza ma abbiamo ancora tanto da fare", ha detto il sindaco precisando che si sta lavorando per il ripristino della viabilità e su altri fronti. Ringraziando i volontari, ha affermato: "In queste ore c'è un clima di energia e solidarietà gigantesco che non dobbiamo disperdere".

È terminata la fase di emergenza maltempo in Piemonte. Lo annunciano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l'assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi. 

"E' stato superato un momento difficile, sono caduti fino a oltre 300 millimetri di pioggia - dice il governatore - ma gli interventi contro il dissesto idrogeologico realizzati in questi anni, le procedure per la pulizia dell'alveo dei fiumi che la Regione ha adottato e inviato ai Comuni, l'esperienza che abbiamo costruito affrontando tanti eventi drammatici hanno consentito di evitare il peggio e contenere i danni".   

Già venerdì pomeriggio era stata aperta la sala operativa regionale della Protezione civile: "Con grande prudenza, vistala situazione dell'Emilia Romagna, - spiega Cirio - abbiamo deciso di attivare il massimo livello di operatività fin da subito".    

Durante l'emergenza sono stati aperti 99 centri operativi comunali (Coc), quasi tutti nelle province di Cuneo e Torino. Sul territorio sono stati impiegati circa 3mila volontari del coordinamento regionale e del Corpo AIB, che si sono occupati soprattutto del monitoraggio del territorio. Sono state censite circa 2mila frane, tutte di piccola entità, in 279 comuni. Sono state riaperte anche numerose strade chiuse nei giorni scorsi in alcuni tratti. La piena ordinaria del Po è passata nella notte senza provocare problemi.

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