Press "Enter" to skip to content

Sulla Sardegna che produce il nord-est è il luogo dove la produzione tira di più: La Gallura ha già riassorbito pandemia e conflitto ma cittadini e imprese chiedono servizi, infrastrutture e buona politica.

Cagliari, 21 Magg 2023 – In Gallura, i cui dati economici delle imprese, secondo le ultime rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna al primo trimestre 2023, hanno tutti il segno “più” davanti, a conferma di come la pandemia sia alle spalle e il conflitto tra Ucraina e Russia ammortizzato dalle migliaia di piccole e medie realtà e dalle decine di migliaia di lavoratori.

Con oltre 24mila imprese totali, di cui 5mila artigiane, una crescita di 611 attività produttive rispetto al 2019 e di 109 sul 2022, gli addetti arrivati a quasi 39mila, di cui più di 9mila alle dipendenze delle realtà artigiane, la Gallura si conferma un luogo ‘felice’. Infatti i numeri del dossier curato dall’Associazione Artigiana gallurese dicono anche, ancora una volta come da tradizione, tra le aziende il sistema casa (edilizia, impiantistica, servizi e manutenzioni) faccia da locomotiva, seguita dall’autoriparazione, dall’alloggio e la ristorazione e dall’agricoltura e pesca. Tra i settori primi i servizi seguiti dalle costruzioni.

“Se le imprese del nord est riescono a sorridere per un mercato decisamente positivo, di certo non possono farlo per tutto ciò di cui hanno bisogno per incrementare la crescita – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Gallura – e ci riferiamo alle infrastrutture, cronicamente carenti, alle prestazioni della Pubblica Amministrazione, sempre più ridotte, ai servizi offerti a cittadini e imprese, non adeguati alle necessità, e alle figure professionali, numericamente scarse e poco adatte alle esigenze delle imprese anche a causa di una latente formazione.

Dall’analisi effettuata degli Imprenditori Artigiani di Confartigianato Gallura, tra le preoccupazioni del sistema produttivo vi è una crescita demografica trainata da Olbia e dai comuni costieri ma debole in quelli interni; un mercato immobiliare in crescita nelle località turistiche ma che crea effetti distorsivi nel costo degli affitti e nella disponibilità di immobili a prezzi congrui per chi volesse stabilire la sua vita in quei comuni attrattivi dal punto di vista lavorativo; una dotazione di servizi sanitari ampiamente inadeguata, come e molto di più che in altre aree dell’isola, tanto da cominciare ad essere un fattore che limita l’attrattività nel tempo di questo territorio; un mercato del lavoro dinamico ma non supportato da un sistema formativo adeguato a dare risposte rispetto alle competenze necessarie nei vari settori e che non sembra in grado di trovare soluzione nel breve e medio periodo, nonostante gli sforzi e diversi progetti in cantiere; una dotazione di infrastrutture necessarie ad accompagnare la crescita e lo sviluppo assolutamente inadeguata sia in termini di collegamenti da e per la penisola certamente, sia dal punto di vista della mobilità interna. Su quest’ultimo punto, per Confartigianato Gallura nessuno dei nodi irrisolti sembra pronto ad una soluzione: esempio ne sono la Olbia-Sassari, la Tempio-Olbia, il collegamento per Arzachena, Palau Santa Teresa, e quello con Alà e Buddusò.

Tornando al dossier di Confartigianato Sardegna, viene rilevato anche come nei 26 comuni della provincia si contino esattamente 24.284 imprese, pari al 42,4% delle attività produttive dell'intera provincia di Sassari (57mila). Si tratta di 611 unità in più (+2,6%) rispetto al I trimestre dell'anno pre pandemia (2019) e di 109 (+0,5%) rispetto al I trimestre 2022. L’analisi rileva anche come la dinamica di recupero per i Comuni dell’Area della Gallura al I trimestre 2023, rispetto al I trimestre 2019, risulti migliore rispetto a quella dell'intera provincia di Sassari (0,0%). Nei primi tre mesi del 2023 le nuove iscrizioni risultano 20 in più rispetto al I trimestre 2019 (in controtendenza al risultato dell'intera provincia -138) mentre sono 12 in meno rispetto al I trimestre 2022. Le cessazioni risultano invece in decremento rispetto al I trimestre 2019 (-129 unità) e in salita di 32 unità rispetto all’anno precedente. Il saldo positivo di +161 unità è determinato dalla differenza tra le 471 iscrizioni e le 310 cessazioni non d’ufficio rilevate nei primi tre mesi dell’anno in corso. In questo territorio circa un’impresa su quattro (23,6%) è artigiana. Per quanto riguarda l’artigianato, nei primi tre mesi del 2023 il settore conta 5.732 realtà. Per questo segmento d'impresa si rileva un incremento delle imprese registrate sia rispetto al I trimestre pre-pandemia (+1,5%) che rispetto al I trimestre 2022 (+2,0%). In tal caso le iscrizioni mostrano trend di crescita rispetto al I trimestre 2019 (+17,4%) e di decrescita rispetto al I trimestre 2022 (-8,4%). Mentre le cessazioni diminuiscono rispetto al I trimestre 2019 ma salgono rispetto al I trimestre 2022. Il saldo pari a +29 unità è determinato dalla differenza tra le 142 iscrizioni e le 113 cessazioni non d’ufficio. I settori più rappresentativi dell’imprenditoria dell’Area – che contano oltre mille imprese totali sono: Costruzioni, Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli, Agricoltura, silvicoltura pesca, Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, Attività manifatturiere e Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. In questi settori l’artigianato rappresenta oltre la metà delle imprese registrate nelle Costruzioni (64%) e nel Manifatturiero, che include la nautica, il turismo e l’autoriparazione (56,2%). Gli addetti occupati nelle imprese dislocate nei 26 comuni dell’Area della Gallura sono oltre 38.672, di cui 9.161, pari al 23,7%, impegnati in imprese artigiane. Le micro-piccole imprese con meno di 50 addetti sono le protagoniste della struttura imprenditoriale dell’Area: rappresentano, infatti, il 99,7% delle imprese e danno lavoro all’85,9% degli addetti.

Infine Confartigianato Gallura si è sempre pronunciata favorevolmente: “il percorso di questi anni ha dimostrato che non avere un ente di governo sovracomunale, intermedio rispetto alla Regione e con funzioni di interlocutore ovvero un soggetto con competenze, risorse specifiche e potere politico, in grado di attivare processi che nel privato non possono trovare adeguata risposta, è stato una grave mancanza”.

Quindi quali le soluzioni proposte dall’Associazione degli Artigiani? “E’ necessario dare un taglio alla mancanza di responsabilità e dire stop alle accuse reciproche ma ora è fondamentale proporre e trovare soluzioni e concretizzarle in attesa dell’auspicato ritorno di un soggetto istituzionale – conclude Meloni -. Com

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.