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Romagna sommersa dal fango: 14 morti, 36mila cittadini sfollati. Cade un elicottero nel Ravennate.

Bologna, 20 Magg 2023 - "Le frane e il maltempo di questi giorni hanno provocato danni per miliardi alle strade, in particolare quelle appenniniche". Lo ha detto la vicepresidente dell'Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo in conferenza stampa. "Dovremo ricostruire interamente, cambiare completamente la morfologia della rete viaria, sono caduti interi versanti. E le frane non sono ferme", ha aggiunto.

Il conto corrente predisposto dalla Regione Emilia-Romagna colpita dal maltempo ha già raggiunto quota 1,5 milioni di donazioni da parte di singoli cittadini, ha spiegato Priolo. "Poi abbiamo aziende ed enti importanti che hanno donato importi significativi". E la prossima settimana "avremo un'estensione del programma per scaricare i file, ci sono troppi donatori. Una grande corsa alla solidarietà", ha detto.

"Ieri avevamo segnalato 18 zone allagate nel nostro territorio, se ne sono aggiunte 9 in 3 aree, Conselice, Lugo e Ravenna nella zona nord", ha aggiunto la vice presidente Priolo. "Ci sono le acque che stanno continuando a defluire - ha aggiunto - e sono defluiti circa un milione e mezzo di metri cubi".

In Emilia-Romagna sono in tutto 36.000 i cittadini evacuati, con gli ultimi di Lavezzola e quelli di questa mattina attorno a Ravenna. Del totale degli sfollati, 5.000 sono ospitati nei centri e gli altri si sono organizzati in autonomia, ha precisato Priolo.

In un comunicato emesso ieri la Protezione Civile ha confermato anche per oggi 20 maggio allerta rossa in buona parte dell'Emilia Romagna. In particolare per rischio idraulico e rischio idrogeologico su pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, collina bolognese, costa romagnola, collina e pianura romagnola. Allerta arancione su pianura ferrarese di Po e Po di volano, pianura modenese di Secchia e Panaro, collina bolognese, alta collina romagnola, montagna romagnola.

Allerta arancione anche su settori di Piemonte, Lombardia e parte di Calabria e Sicilia. Allerta gialla valutata in Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e parte di Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta.

Mentre l'acqua si ritira lentamente da alcune delle zone allagate nei giorni scorsi - dove centinaia di soccorritori, volontari e semplici cittadini continuano a spalare e a pulire senza sosta - sotto stress, in particolare, c'è adesso la Bassa Romagna: in un'area di circa 100 chilometri quadrati cheall'80-90% è alluvionato, abitano circa 100mila persone che sono alle prese con un grosso problema legato all'approvvigionamento di cibo e acqua. A partire da Sant'Agata sul Santerno, forse il comune più colpito dall'alluvione.

Sul territorio comunale di Bagnacavallo, nel Ravennate, secondo il sindaco Eleonora Proni la situazione è in miglioramento. In particolare la falla sull'argine del Lamone a Boncellino è stata di nuovo chiusa. Inoltre dove permangono criticità, come a Villanova, a Boncellino e in altre aree di Bagnacavallo, sono in campo tutte le forze comunali affiancate da oggi dalla colonna mobile della protezione civile della Lombardia. 

"Il nostro impegno è massimo sin dall'inizio della prima alluvione, ma l'eccezionalità di due fenomeni estremi a così breve distanza - ha precisato il sindaco - ha creato enormi disagi e sofferenze. Ora siamo ancora a lottare con l'emergenza, ma è già chiaro a tutti che la ripresa avrà un costo altissimo. È fondamentale che cittadini, imprese e territori si vedano riconosciuti i risarcimenti necessari per poter ripartire, che siano spostate le scadenze fiscali, che le aziende siano aiutate a sospendere i pagamenti e che tutti coloro che ne hanno diritto, ottengano i dovuti rimborsi".

Fs segnala una riduzione dell'offerta (con la cancellazione di corse) e ritardi ai treni alta velocità, agli Intercity e ai regionali di Trenitalia e Trenitalia Tper, nonché la deviazione lungo la dorsale Bologna-Firenze Roma di alcuni treni Nord-Sud che normalmente percorrono la linea Adriatica, raggiungendo la Puglia, a dei causa danni e della chiusura della tratta Bologna-Rimini. La circolazione resta sospesa sulla direttrice Adriatica tra Faenza e Rimini. "I lavori richiederanno tempi ancora difficili da quantificare a causa sia della gravità dei danni alle infrastrutture, che si sta evidenziando con il progressivo defluire delle acque, sia dalle difficoltà logistiche per raggiungere le aree interessate", informa Rfi. 

L'obiettivo è abbreviare i tempi di riattivazione della linea, sulla tratta Faenza-Rimini ancora interrotta, facendo circolare i treni con iniziali limitazioni di velocità e di volumi di traffico, necessari per giungere a un completo ripristino. 

Ancora sospesa la circolazione anche sulle linee: per la Castelbolognese-Ravenna e la Faenza-Ravenna, i tempi di ripristino sono da definire, per la Ravenna-Rimini l'obiettivo di ripristino è fissato all'inizio della prossima settimana, mentre sulla Faenza-Rimini, il primo passo della riattivazione tra Forlì e Rimini è previsto per lunedì. Ancora da definire la ripresa sulle linee Faenza-Lavezzola e Faenza-Marradi.

Sono state, invece, riattivate le tratte Casalecchio-Sasso Marconi, Marzabotto-Pioppe, Mirandola-Castel Bolognese, Monzuno-Grizzana, Castel Bolognese-Faenza.  Da ieri, la circolazione è tornata pressoché regolare sulla linea Alta Velocità tra Firenze e Bologna.

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