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Vasta operazione antidroga denominata “Primavera fredda” coordinata dalla D.D.A. di Cagliari da parte del personale della Polizia di Stato di Cagliari conclusa con l’arresto di 27 persone. (2)

Cagliari, 10 Magg 2023 – Nelle prime ore di questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato di Cagliari, ha disarticolate due presunte associazioni a delinquere dedite al traffico di droga. Infatti, queste, rifornivano di Cocaina le province di Cagliari, Nuoro e Sassari.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 36 chilogrammi di Cocaina purissima e documentati traffici per oltre 200 chili.

I panetti di droga venivano consegnati con auto di grossa cilindrata in tutta la Sardegna ed erano nascosti in vani ricavati nella carrozzeria.

Il giro di affari della Cocaina movimentata dalle due associazioni a delinquere, è stimato in oltre 25 milioni di euro. 

Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, nel rispetto dei diritti delle persone sottoposte alle indagini e della presunzione di innocenza, per quanto allo stato risulta e salvo ulteriori approfondimenti, in attesa del giudizio, nelle prime ore di questa mattina, è stata eseguita una misura cautelare emessa dal G.I.P. di Cagliari a carico di 27 persone residenti nelle province di Cagliari, Nuoro e Sassari, presunte appartenenti a due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti. Sono state indagate complessivamente 41 persone, delle quali 23 raggiunte dalla misura cautelare in carcere, mentre 4 sono state poste agli arresti domiciliari.

Sono state eseguite anche 31 perquisizioni a carico degli indagati e sono stati sottoposti a sequestro preventivo cinque auto, una moto e due appartamenti di proprietà degli indagati e provento dell’attività illecita di traffico di stupefacenti.

Le misure cautelari e le perquisizioni sono state eseguite a Cagliari, Sassari, Capoterra (CA), Macomer (NU), Silanus (NU), Birori (NU), Bancali (SS), Torralba (SS), Orani (NU), San Basilio (CA), Burgos (SS), Elmas (CA), Selargius (CA).

La Squadra Mobile della Questura di Cagliari, Sezione Criminalità Diffusa, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, ha messo fine ai traffici delle due presunte organizzazioni criminali che importavano dalla Penisola, e distribuivano in Sardegna, centinaia di chilogrammi di Cocaina. Lo stupefacente veniva trasportata con insospettabili corrieri e raggiungeva le province di Cagliari, di Nuoro e di Sassari. Questi si muovevano a bordo di autovetture di grossa cilindrata, trasportando mediamente due chili di Cocaina ogni volta. La droga viaggiava nascosta in vani ricavati all’interno della carrozzeria delle auto. Una delle due organizzazioni riforniva l’altra di droga.

L’indagine, denominata “Primavera fredda”, è iniziata nel mese di aprile del 2020.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 36 chili di Cocaina, documentate cessioni per oltre 216 chili di Cocaina e sono stati arrestati tre corrieri.

Gli elementi investigativi raccolti sinora hanno permesso di individuare due distinti gruppi di trafficanti, uno con base a Silanus (NU), composto principalmente da 15 indagati e l’altro operante fra Cagliari e Capoterra (CA), composto da 14 indagati. Il primo, oltre a rifornire il secondo, agiva in diversi paesi del Marghine e acquistava la droga dalla Penisola. Poi lo stupefacente veniva distribuito ad una capillare rete di spaccio, che si sviluppava tra Sassari, Burgos (SS), San Basilio (CA), Elmas (CA).

Per quanto emerso sulla base agli indizi finora raccolti, a Cagliari e Capoterra, avrebbe operato l’altra organizzazione, che era in grado di smistare, a sua volta, i panetti di cocaina, da un chilo l’uno, ad altri trafficanti che rifornivano una ramificata rete di spaccio nella città metropolitana. Tale organizzazione, oltre a rifornirsi da quella di Silanus, avrebbe acquistato la droga anche attraverso un proprio “canale” della Penisola, il cui corriere e trafficante di Cagliari sono stati arrestati dal personale dalla Squadra Mobile il giorno 8 aprile del 2021, mentre stavano trasportando su un tir 20 kg di Cocaina.

L’indagine si è rivelata particolarmente complessa perché si è svolta prevalentemente con servizi di pedinamento, osservazione e videosorveglianza in contesti rurali, nelle campagne e ovili dove gli indagati nascondevano i panetti di Cocaina o dai quali partiva la distribuzione dello stupefacente. Gli indagati, inoltre, comunicavano soprattutto attraverso applicazioni di messaggistica istantanea o con telefoni con esclusiva connessione dati ed erano soliti “bonificare” ambienti e autovetture alla ricerca di microspie.

La droga veniva occultata in campagna, nei cespugli, fra gli arbusti o nei muretti a secco e da qui partiva per essere consegnata in luoghi sempre diversi in tutta la Sardegna. Poi i corrieri si muovevano con auto di grossa cilindrata che, quasi maniacalmente, venivano sottoposte a continue manutenzioni per garantirne sempre la massima efficienza e il “pronto impiego”. Le auto erano dotate di nascondigli per la droga, appositamente ricavati nella carrozzeria e azionabili con meccanismi telecomandati. Ai corrieri era riconosciuto dalle organizzazioni anche un rimborso per il carburante, calcolato a km.

Una volta consegnata la cocaina il corriere prelevava il denaro e lo consegnava al suo trafficante di riferimento.

La ricostruzione dei vari spostamenti dei corrieri con la cocaina, è stata possibile attraverso rilevamenti Gps e con l’utilizzo di telecamere installate vicino alle abitazioni degli indagati, ai nascondigli utilizzati per conservare i panetti di cocaina e ai luoghi di consegna dello stupefacente.

Dalle intercettazioni, gli investigatori della Polizia di Stato di Cagliari, hanno ricostruito anche due rapine: la prima avvenuta il 10.2.2021 a Capoterra (CA), località Poggio dei Pini, durante la quale un indagato, poi deceduto nel corso delle indagini per cause naturali, avrebbe sottratto un kg e mezzo di Cocaina a un altro indagato che ne sarebbe stato era il custode.

La seconda rapina avvenuta il 24.5.2021 a Cagliari, in Via Barracca Manna, durante la quale uno degli arrestati di oggi, sarebbe stato ferito da un colpo di pistola e altri tre indagati sarebbero scappati con oltre un Kg di cocaina e 30 mila euro.

Nel corso delle indagini, inoltre, è scoperto un furto di armi avvenuto il 11.07.2021 a Capoterra. Uno degli arrestati e due indagati, sarebbero entrati in una abitazione mentre il proprietario era in vacanza e avrebbero sottratto cinque fucili da caccia, tre pistole e decine di munizioni.

L’indagine è iniziata proprio dalla rapina avvenuta a Capoterra, che era stata organizzata da un corriere “infedele”, soffocato dai debiti di gioco e di droga. Il corriere, dopo aver recapitato il prezioso carico aveva mandato sul luogo della consegna un suo complice. Questi, con la minaccia di una pistola, aveva costretto uno degli indagati a farsi consegnare il panetto di cocaina di 1,5 Kg appena ricevuto. Il rapinatore, poi, si era dato alla fuga con un’auto.

Le ripetute percosse e minacce di morte che alcuni degli indagati gli avrebbero fatto per recuperare la cocaina, avrebbero portato il custode a rivolgersi alla Squadra Mobile e a raccontare l’accaduto. Infatti, questi, sarebbe stato minacciato sia dai trafficanti del gruppo di Capoterra, che lo avrebbero incaricato della custodia, sia da quelli di Silanus che gli avrebbero venduto la droga.

Il gruppo radicato in provincia di Cagliari, composto da 14 persone (10 arrestate) tutte con specifici incarichi o mansioni, era quello che movimentava i maggiori quantitativi di cocaina. Proprio per questo e per le elevate disponibilità di denaro e di droga, i trafficanti sarebbero stati oggetto di una rapina, avvenuta il 24 maggio 2021 a Cagliari, in via Barracca Manna. La rapina sarebbe stata organizzata da tre pregiudicati di Cagliari che avevano agito nel momento dello scambio droga/denaro, all’interno di un appartamento. Dalla reazione dei due trafficanti, arrestati oggi, che stavano gestendo la consegna, sarebbe scaturita una sparatoria ed una violenta colluttazione, durante la quale uno di questi era rimasto ferito alla gamba da un colpo di pistola e l’altro al viso. Subito dopo i rapinatori sarebbero scappati con una parte del bottino (un chilo di cocaina e circa 30 mila euro) mentre un altro chilo di cocaina e altri 30 mila euro, lasciati nell’appartamento, sono stati sequestrati dalla Squadra Mobile intervenuta sul posto.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati due corrieri: un’ex consigliere comunale del Comune di Anela (SS) ed un operaio di Nuoro. Il 28.9.2021, l’ex consigliere comunale era stato arrestato in flagranza dalla Squadra Mobile di Cagliari mentre a bordo della sua auto, sulla S.S. 387, nei pressi di Dolianova (CA), trasportava un chilo di cocaina che sarebbe stata destinata al gruppo che operava fra Cagliari e Capoterra. Insieme alla cocaina gli investigatori avevano sequestrato 45 mila euro in contanti, che l’uomo aveva appena ricevuto come prezzo della consegna di un altro chilo di cocaina avvenuta a Suelli (CA).

Invece l’operaio di Nuoro, è stato arrestato il 20 gennaio 2022 mentre con la sua auto percorreva la S.S. 131 diretto a Dolianova, dove avrebbe dovuto effettuare la consegna di tre kg di cocaina ai trafficanti del gruppo di Capoterra. Anche questo stupefacente, del valore di oltre 140 mila euro, era stato sequestrato dalla Squadra Mobile. E poi, a distanza di poche ore da questo arresto, gli investigatori della Mobile avevano sequestrato altri 11 Kg di cocaina nelle campagne di Silanus. La droga era stata nascosta dagli indagati in un grande cespuglio posto sui confini di un terreno di proprietà, dal quale era stata prelevata la droga consegnata al corriere nuorese.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la “sparizione” di tale ingente carico di stupefacente, era stata attribuita dall’organizzazione ai due custodi di Silanus, anche loro arrestasti oggi. I due sono stati fatti a lungo oggetto di gravi minacce e di richieste di denaro a “risarcimento” dell’ingente danno economico subito dall’associazione, stimabile in oltre 450 mila euro.

Nell’operazione di oggi sono stati impiegati 140 agenti della Polizia di Stato di Cagliari, Nuoro e Sassari, del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna di Abbasanta e il Nucleo Cinofili di Abbasanta.

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