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Per il bagliore sopra in Cremlino che i russi attribuiscono a droni ucraini ed hanno risposto nella notte con un massiccio attacco contro la capitale e altre regioni. Gli esperti mondiali parlano della simulazione dell’attacco voluto da Putin per motivare la popolazione contro gli ucraini.

Kiev, 4 Magg 2023- Con il presunto attacco, ma non vi sono assolutamente prove che si sia trattato di droni ucraini, che non sono assolutamente capaci di volare per circa 800 chilometri e se questo fosse vero sarebbero stati abbattuti prima che arrivassero alla periferia di Mosca figuriamoci sopra il Cremlino (se così sarebbe, allora tutta la Russia e Putin sono vulnerali nonostante la contraerea presente in ogni angolo verde di Mosca), in ogni modo la scorsa notte Kiev ha subito l'attacco russo più intenso del 2023, ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina Sergiy Popko. Lo Stato maggiore, nel report della mattina pubblicato su Facebook, ha reso noto che l'esercito russo ha lanciato nelle ultime 24 ore contro l'Ucraina 68 attacchi aerei, 67 attacchi con lanciarazzi multipli, due missili: ci sono civili feriti, edifici residenziali e infrastrutture distrutti e danneggiati. Prese di mira le regioni settentrionali, centrali e meridionali dell'Ucraina, Secondo l'esercito ucraino, la probabilità di nuovi attacchi rimane alta.

Infatti, a darci ragione, secondo i bene informati esperti mondiali, la Russia potrebbe aver orchestrato l'attacco di ieri con droni contro il Cremlino (come ormai tutto il mondo ha capito che si tratta di un auto attacco) nel tentativo di trasmettere l'importanza della guerra alla popolazione russa, nonché di creare le condizioni per una più ampia mobilitazione sociale: lo scrive il think-tank americano Institute for the study of war (Isw). Secondo il centro studi statunitense diversi segnali indicano che l'attacco potrebbe essere stato condotto da forze interne. 

Le autorità russe, spiega, hanno recentemente adottato misure per rafforzare le proprie capacità di difesa aerea interna, anche nella stessa Mosca, ed è quindi "altamente improbabile" che due droni possano penetrare diversi strati di difesa aerea ed esplodere o essere abbattuti proprio "sopra il cuore del Cremlino", sotto le lenti delle telecamere, afferma Isw. Le immagini di geolocalizzazione del gennaio scorso mostrano le autorità russe che dispiegano sistemi missilistici antiaerei Pantsir vicino a Mosca per creare perimetri di difesa aerea intorno alla città, ricordano gli esperti commentando che se l'attacco fosse stato lanciato da Kiev rappresenterebbe "un notevole imbarazzo per la Russia".

Comunque i russi, forse hanno il terrore di perdere i territori occupati illegalmente e per mezzo dell’aggressione militare, non provocata, nell’annunciata controffensiva di questa primavera che si annuncia vincente per via dei potenti e tecnologici mezzi militari forniti dagli alleati di Kiev che i militari russi, decimanti in questo anno di guerra, ed ogni giorno muoiono nella solo zona di Bakhmut circa 100 soldati occupanti. Quindi, la trovata di ieri sui droni, è una mera provocazione della Russia per avere un alibi per attaccare massicciamente la capitale ucraina dove si è tentato di eliminare il presidente Zelensky, cosa già ordinata dal criminale di guerra Putin, decine di volte. Specialmente all’inizio dell’invasione per la dittatura russa doveva essere fatta in 48 ore. E se mai gli ucraini tentassero, cosa molto difficile, di uccidere Putin, che vive rintanato nel suo villaggio in un bunker per il terrore di fare la fine che fanno alla fine tutti i dittatori, ne avrebbero tutto il diritto di farlo.

Infatti, durante questa notte, la Russia ha lanciato nella notte 24 droni kamikaze sull'Ucraina, di cui 18 sono stati distrutti: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica delle Forze Armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Gli attacchi, ha precisato l'Aeronautica, sono stati effettuati dalle direzioni settentrionale e meridionale e sono stati lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d'Azov.

Le forze russe hanno lanciato durante la notte 15 droni su Odessa, 12 dei quali sono stati distrutti: lo ha reso noto sui Facebook il Comando Operativo Sud di Kiev aggiungendo che tre velivoli hanno colpito i dormitori di una scuola senza provocare feriti o vittime. Lo riporta Rbc-Ucraina. "A Odessa di notte, il nemico ha inviato un attacco di 15 Shahed-131/136", si legge nel rapporto: 12 droni nemici sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea e dai gruppi mobili di fuoco, mentre "tre droni hanno colpito i dormitori di una delle istituzioni scolastiche di Odessa. Un incendio è stato rapidamente spento. Nessun è rimasto ferito". Il Comando ha pubblicato le immagini di alcuni resti dei droni con le scritte "Per Mosca" e "Per il Cremlino".

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