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Il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella nel Reggiano per celebrare il 1° maggio: “Lavoro, motore della coesione sociale”.

Reggio Emilia, 30 Apr 2023 – Ieri, il capo dello Stato, a Reggio Emilia, ha affermato: “Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della meccatronica del capoluogo.

Dopo l'anno scorso, a Udine, anticipiamo questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo che guarda all'innovazione. Una realtà che ribadisce il valore costituzionale del lavoro e sottolinea, al contempo, come esso si confermi il motore della crescita e della coesione sociale della Repubblica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che quest'anno non celebra la Festa del Lavoro al Quirinale.

Con l’approssimarsi del 1° maggio, infatti, il presidente si è recato nella zona industriale di Corte Tegge, a Cavriago, nel Reggiano, luogo scelto - con un paio di giorni d'anticipo - per festeggiare la giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori. Lo fa visitando il distretto della meccatronica emiliana, vero polo d’eccellenza che conta complessivamente circa 400 aziende.

“L'unità del Paese significa unità sostanziale sul piano delle opportunità di lavoro. Significa impegno per rimuovere le disuguaglianze territoriali. Presidiare e promuovere l'unità nazionale significa anche questo” sottolinea il capo dello Stato, aggiungendo che "è il lavoro che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il Paese in Europa e nel mondo. Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale. Il lavoro è stato ed è misura del contributo ai doveri inderogabili di solidarietà tracciati dalla Costituzione. Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità. E il lavoro riguarda le persone” ha aggiunto il presidente.

“Il lavoro è indice di dignità perché è strettamente collegato al progetto di vita di ogni persona. E ,allora, mentre si riaffaccia la tentazione di arrendersi all'idea che possa esistere il lavoro povero, la cui remunerazione non permette di condurre una esistenza decente, è necessario affermare con forza, invece, il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”.

C'è un “rapporto stretto che interviene tra lavoro, coesione sociale e saldezza delle istituzioni e, dunque, della democrazia. Lavoro, dunque, per un esercizio pieno dei diritti di cittadinanza. Lavoro come antidoto, come strumento efficace per combattere in modo proficuo discriminazioni e illegalità diffuse. Il lavoro è parametro che permette di misurare l'effettivo livello di parità, sul terreno della occupazione e dei salari, tra donne e uomini. Al fine di verificare il rispetto di quanto disposto dall'art. 37 della nostra Costituzione: 'La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione'”.

“L'immagine del cantiere riporta al Cantiere Italia, al cantiere del PNRR, con la ineguagliabile opportunità che offre per ridurre e colmare ritardi strutturali, sostenere strategie di crescita e favorire, con l'innovazione, più diffuse opportunità. Opportunità che interpellano il sistema delle imprese per mettere a terra le diverse iniziative”.

Condanna la precarietà sistematica che affligge numerose realtà lavorative, il capo dello Stato: “Le imprese cercano personale qualificato e formato. La precarietà come sistema stride con le finalità di crescita e di sviluppo. Se le cifre sono preoccupanti e note, e denunciano in Italia un alto tasso di inattività rispetto ai parametri europei, una risposta adeguata può venire soltanto da un concreto impegno di mobilitazione collettiva, che sappia valorizzare il grande patrimonio di competenze presente nel nostro Paese”. Il presidente Mattarella sottolinea, poi, come sia ancora lontana la piena occupazione: “C'è amarezza in chi constata che la piena occupazione, specie per i giovani e le donne, è di là da venire. Così come nel Mezzogiorno. Persistono frammentazione e precarietà, condizioni di lavoro insicure, divari salariali, costo della vita in aumento, in funzione anche delle tensioni internazionali in atto. Stagnazione salariale e sicurezza sul lavoro, nonostante i passi compiuti, sono temi in perenne discussione” ricorda il capo dello Stato.

“Un recente rapporto ha messo in evidenza come il lavoro minorile sfruttato sia ancora una piaga presente. Lo sfruttamento ai danni dei minori costituisce un grave furto di futuro, sottraendo questi ragazzi alla scuola e spingendoli verso la marginalità. Un tema che riguarda anche la condizione di molti lavoratori immigrati” evidenzia ancora il presidente della Repubblica; rimarcando che gli infortuni sul lavoro sono un “altro aspetto da porre in primo piano”, poiché “distruggono vite, gettano nella disperazione famiglie, provocano danni irreversibili, con costi umani inaccettabili. Sappiamo bene che le battaglie del movimento sindacale dei lavoratori hanno contribuito in modo significativo a raggiungere traguardi di progresso sociale evidenti e che l'Italia, nella sua trasformazione, ha compiuto giganteschi passi di crescita e di progresso. Ma le contraddizioni tendono sovente a riprodursi, come in ogni vicenda umana”.

Nella sua visita, il Capo dello Stato è accompagnato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone. Ad accoglierlo, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e le autorità locali, tra cui i sindaci di Reggio Emilia e Cavriago, Luca Vecchi e Francesca Bedogni, e il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, oltre ai vertici di Unindustria Reggio Emilia, rappresentati dalla presidente Roberta Anceschi e dal direttore generale, Vanes Fontana.

“Il confronto con l'integrazione del mercato, in Europa e poi globale, con i risultati di crescita a doppia cifra dell'export - confermato anche nei momenti più avversi della congiuntura dopo la folle guerra scatenata dalla Federazione Russa in Ucraina - e nonostante l'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, conferma il valore del modello dei distretti industriali presenti nel nostro Paese. Il distretto come esso stesso catena di valore. Fabbrica, a un tempo, diffusa e integrata, alla prova, ormai - e non a caso siamo sul terreno della meccatronica - della gestione dei dati e, inevitabilmente, dell'intelligenza artificiale, con i benefici e le incognite che ne derivano”.

Il programma del presidente della Repubblica prevede una visita alla Landi Renzo, leader mondiale nei settori della mobilità sostenibile e delle infrastrutture per il gas naturale, biometano e idrogeno, e allo stabilimento di Walvoil – Gruppo Interpump, impresa che figura tra i principali produttori mondiali di offerte integrate di prodotti oleodinamici, elettronica e sistemi meccatronici completi. Qui è atteso per pronunciare il suo discorso in vista della giornata del 1° maggio.

Il 2 maggio Mattarella sarà nuovamente in Emilia-Romagna, a Cesena, per una visita in un altro distretto produttivo di spicco, quello agricolo. Sarà a Cesena per l'anteprima della 40/a edizione di Macfrut, il salone internazionale dedicato all'ortofrutta che si aprirà il 3 maggio alla Fiera di Rimini.

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