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78mo anniversario della Liberazione: il 25 aprile del presidente della Repubblica Mattarella: una giornata per tenere viva la memoria.

Roma, 24 Apr 2023 – La festa della Liberazione è tra le più sentite dal presidente della Repubblica Mattarella. Il 25 aprile comincerà la sua giornata all'Altare della Patria a Roma per deporre una corona insieme a Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato. Subito dopo andrà in Piemonte. Ma già oggi, 24 aprile, nel corso dell'incontro al Quirinale con una  rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, alla vigilia del 78° anniversario della Liberazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lodato "l'impegno e la determinazione che le associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell'Italia dall'oppressione nazi-fascista".

Nel pomeriggio la terza tappa di Mattarella sarà Borgo San Dalmazzo, medaglia d'oro al merito civile. Fu il presidente Ciampi a conferire questa onorificenza nel 2011, per l'aiuto collettivamente offerto dagli abitanti agli ebrei perseguitati. A Borgo San Dalmazzo ci fu uno dei campi di concentramento istituiti in Italia dopo l'8 settembre 1943 per adunarvi gli ebrei in attesa di deportazione. Fu operante dal settembre 1943 al febbraio 1944.

Mattarella deporrà una corona d’alloro al Memoriale della deportazione e visiterà il Museo Memo4345.

Ultima tappa della giornata sarà a Boves: in Piazza d’Italia il Presidente Mattarella renderà omaggio al monumento che commemora le vittime dell’eccidio di Boves. 

In questa cittadina si costituì una delle prime formazioni partigiane italiane e proprio a Boves un reparto di militari italiani, dopo l'8 settembre, si rifugiò dando vita a un'azione di resistenza contro le truppe tedesche. Le SS per rappresaglia incendiarono il paese bruciando circa 350 case, uccidendo 25 persone. Alla fine di dicembre del '43 Boves subì un altro eccidio: 59 morti tra civili e partigiani.

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