Kiev, 2 Apr 2023 – Anche stamattina, come tutti i giorni da oltre un anno, è stato lanciato un allarme aereo nell'Ucraina orientale.
Le sirene, infatti, sono suonate nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk, Poltava, Sumy e Kharkiv, nonché nelle aree controllate da Kiev della Repubblica popolare di Donetsk e della regione di Zaporizhzhya.
Il tribunale ucraino ha decretato ieri due mesi di arresti domiciliari per il metropolita Pavel del monastero delle Grotte di Kiev Pechersk Lavra. Lo riferisce la Ria Novosti. La Corte ha anche deciso di imporre al metropolita il divieto di intrattenersi con i fedeli.
Dopo la notizia dell’arresto del metropolita e spia russa in Ucraina, la Chiesa ortodossa russa si augura che il metropolita Pavel del monastero delle Grotte di Kiev, "possa rivolgersi alle organizzazioni internazionali per i diritti umani dopo essere stato posto agli arresti domiciliari.
Ma c'è poca speranza che possano aiutarlo". Lo scrive Ria Novosti citando una fonte della chiesa russa.
"Il governo ucraino non si ferma e non si fermerà nel suo folle desiderio di distruggere la Chiesa ucraina ed espellerla dai santuari dove la stessa Chiesa ha servito per molti secoli - ha proseguito la fonte -. Gli arresti domiciliari del vescovo Pavel hanno uno scopo preciso e cinico di impedirgli di proteggere i credenti che vogliono difendere i loro diritti, compreso il diritto di pregare nel loro santuario".
E sull’arresto del prete ortodosso, che faceva propagando pro Russia, i servizi di sicurezza ucraini (Sbu) affermano di aver raccolto prove fondate riguardo al coinvolgimento del metropolita Pavel del monastero delle Grotte di Kiev Pechersk Lavra nell'incitamento all'inimicizia religiosa, giustificando e negando l'aggressione armata russa contro l'Ucraina. Lo riferisce Ukrinform citando il servizio stampa di Sbu. In particolare, è stato stabilito che nei suoi discorsi pubblici il metropolita ha ripetutamente offeso i sentimenti religiosi degli ucraini, umiliato le opinioni dei credenti di altre fedi e cercato di creare atteggiamenti ostili nei loro confronti, nonché fatto dichiarazioni che giustificano o negano le azioni della Russia. "La legge e la responsabilità per la sua violazione sono uguali per tutti, e le vesti da sacerdote non sono sempre una garanzia di intenzioni pure. Oggi, il nemico sta cercando di utilizzare l'ambiente della chiesa per promuovere la sua propaganda e dividere la società ucraina. Non ne daremo loro la possibilità!", ha dichiarato il capo della Sbu, Vasyl Maliuk.
Secondo Unian inoltre la Sbu ha anche pubblicato frammenti delle conversazioni personali del metropolita che confermerebbero le accuse mosse contro di lui. In una delle conversazioni riferite si rallegrerebbe per l'occupazione di Kherson, definendo quella della Federazione Russa "una guerra tra America e Russia fino all'ultimo ucraino".
Un volontario francese è stato ucciso una settimana fa in Ucraina: lo ha riferito il ministero degli Esteri francese, confermando le informazioni del quotidiano Le Monde.
"Un certo ‘T’ è morto una settimana fa", riporta il quotidiano francese. "Abbiamo appreso la triste notizia di questa morte. Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia, con la quale i dipartimenti competenti del ministero sono in contatto, ha detto all'Afp il Quai d'Orsay. La scorsa settimana, il ministero aveva già confermata la morte nella regione di Bakhmout, punto caldo della linea del fronte nell'est dell'Ucraina, di Kevin D., ex operatore umanitario partito più di un anno fa per combattere al fianco degli ucraini. "Ricordiamo che l'Ucraina, in tutto il suo territorio, è zona di guerra. In questo contesto, è fortemente sconsigliabile recarsi in Ucraina, qualunque ne sia il motivo", ha detto il ministero all'Afp, ripetendo parola per parola le sue dichiarazioni della scorsa settimana. Diversi francesi sono andati a combattere in Ucraina. Il loro numero non è mai stato reso noto ufficialmente. Le Monde afferma che otto di loro sono stati uccisi.










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