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Russia, arrestato un giornalista del Wall Street Journal con la scusa costruita a tavoli di essere una spia degli Usa. Presto ritorsione americano nei confronti dei russi.

Mosca, 30 Mar 2023 – Il complici del criminale di guerra Putin e ricercato in quasi 150 stati nel mondo, continuano a lanciare provocazioni nei confronti del mondo. Questa volta è toccato ad un ignaro giornalista americano, con genitori russi, a finire nelle mani degli uomini del dittatore russo. Ma sicuramente gli Usa non staranno fermi e risponderanno sicuramente alla provocazione. Infatti, un giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a Ekaterinburg. Lo riferisce Interfax citando un comunicato dei servizi d'intelligence russi Fsb. Il giornalista, corrispondente da Mosca e accreditato presso il ministero degli Esteri russo, è accusato di "spionaggio".

In un comunicato l'intelligence sostiene che il reporter "agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull'attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo". Il giornalista, precisa l'Interfax, rischia fino a 20 anni di carcere.

La notizia della scomparsa di Gershkovich era circolata ieri sui media della regione di Ekaterinburg, sugli Urali: secondo quelle informazioni, le forze di sicurezza avevano arrestato un uomo vicino al ristorante Bukowski Grill. Un uomo che si occupa di PR, Yaroslav Shirshikov, aveva fatto per primo il nome di Evan Gershkovich.   Shirshikov ha raccontato di aver accompagnato un giornalista americano a Ekaterinburg: il reporter doveva scrivere un articolo sull'atteggiamento dei residenti locali nei confronti della compagnia di mercenari Wagner e dell'"operazione speciale" russa in Ucraina.     

Secondo quanto riportato una fonte tra i giornalisti occidentali che lavorano a Mosca avrebbe detto alla testata Meduza che oltre a visitare Ekaterinburg, Gershkovich si era recato a Nizhny Tagil, la città sede della Uralvagonzavod, il grande complesso industriale militare che produce soprattutto carri armati.

Gershkovich, i cui genitori vivono negli Usa ma sono originari dell'ex Unione Sovietica, ha 32 anni e parla russo. Prima di essere assunto al Wall Street Journal ha lavorato per l'agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese Moscow Times.

Il Wall Street Journal in una nota si dice "profondamente preoccupato" per l'incolumità del suo corrispondente da Mosca.

Quello che il giornalista "stava facendo a Ekaterinburg non ha nulla a che fare con il giornalismo", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Purtroppo non è la prima volta che lo status di 'corrispondente estero', il visto giornalistico e l'accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro Paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere 'preso con le mani nel sacco'", ha aggiunto Zakharova.

Cremlino: il giornalista del Wall Street Journal colto in flagrante

"Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante": così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato il fermo del giornalista americano del Wall Street Journal a Ekaterinburg. Lo riferisce Ria Novosti. 

Il Cremlino ha avvertito gli Stati Uniti che non tollererà misure di "rappresaglia" nei confronti dei media russi negli Usa, dopo l'arresto del giornalista americano, Evan Gershkovich, accusato dall'Fsb di spionaggio per Washington. "Speriamo che non accada, non deve accadere", ha detto ai giornalisti il portavoce Dmitri Peskov, riferendosi a eventuali passi contro i media russi negli Stati Uniti.

Il giornalista americano, Evan Gershkovich, arrestato a Ekaterinburg con l'accusa di spionaggio, è stato portato al tribunale di Lefortovo, a Mosca, uno dei simboli della repressione politica in Russia. Il sito russo indipendente Mediazona e la tv del ministero della Difesa, Zvezda, hanno pubblicato il video di un'auto nera all'ingresso del tribunale moscovita, riferendo che "a bordo probabilmente" si trova Gershkovich. L'agenzia Ria Novosti, che non ancora non riporta l'arrivo del giornalista a Mosca, ha riferito però che la corte è stata "evacuata per un allarme bomba". Al tribunale di Lefortovo è stato processato il maggiore oppositore russo, Aleksei Navalny; l'omonima prigione, inoltre, fin dai temi dell'Unione sovietica, è simbolo di repressione politica. A Lefortovo è stato detenuto per diverse settimane un altro giornalista, ma di nazionalità russa: Ivan Safronov arrestato nel 2020 e condannato a 22 anni di carcere per "tradimento" dopo aver indagato sull'esercito russo. 

Il tribunale Lefortovo di Mosca ha esaminato, in un'udienza a porte chiuse, la richiesta dell'Fsb di arrestare Evan Gershkovich, reporter del Wall Street Journal accusato di spionaggio. Lo riporta il corrispondente di Ria Novosti sul posto. Gershkovich è stato portato nell'atrio del tribunale, ma ai giornalisti non è stata data l'opportunità di fotografarlo o parlare con lui.

La Corte di Lefortovo a Mosca ha tramutato in arresto lo stato di fermo del giornalista americano Evan Gershkovich. Lo riferisce la Tass. "Il tribunale Lefortovo di Mosca ha scelto una misura restrittiva per Gershkovich, sospettato di spionaggio (articolo 276 del codice penale della Federazione Russa), sotto forma di detenzione", ha detto una fonte alla Tass. Secondo le forze dell'ordine, il caso di Gershkovich è contrassegnato come 'top secret'.

Resterà in stato di detenzione provvisoria fino al 29 maggio il giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato a Ekaterinburg, in Russia, con l'accusa di spionaggio. Lo ha annunciato il tribunale di Lefortovo, a Mosca, che ha convalidato il fermo. Il detenuto si è dichiarato non colpevole.

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