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Oggi il Consiglio europeo, si parte con la riforma del patto di stabilità.

Bruxelles, 23 Mar 2023 - Da questa mattina a domani i 27 capi di stato e di governo dell'unione europea si ritrovano a Bruxelles, in agenda la riforma del patto di stabilità, il sostegno alla competitività dell'industria europea, energia e Ucraina. Tutti temi che poco spazio hanno avuto nel dibattito parlamentare italiano, tutto incentrato sui migranti. Ma di migranti non si parlerà, se non in modo marginale.

Si va verso l'inserimento della flessibilità nell'uso dei fondi europei esistenti e del rispetto delle parità di condizioni (level playing field) nella strategia per la competitività Ue. I due punti erano stati già inclusi nel testo che ha chiuso il summit dei leader dello scorso febbraio. Resta invece aperta la questione di un Fondo di sovranità europeo che accompagni il piano Net Zero: il tema sarà approfondito a giugno.

Il tema della nuova dirigenza economica sarà affrontato dai 27 nel pomeriggio. Sul Patto restano le distanze tra gli Stati membri con una buona parte di essi che spinge per una maggiore flessibilità nel rientro del debito o in alternativa per una regola d’oro (golden rule) che riguardi in qualche modo gli investimenti legati al Green Deal. Dall'altra parte resta il muro dei cosiddetti 'frugali', che spingono per benchmark più rigidi nel percorso di rientro dal debito. Questo è senz'altro il punto più importante per un paese, come l'Italia, con un debito enorme, con uno spread in aumento e che non può più contare sulle politiche accomodanti della Bce.

Poi c'è la questione energetica, non tanto il prezzo degli idrocarburi che si è oramai stabilizzato, quanto allo stop alle auto benzina e diesel nel 2035, votato da parlamento europeo ma non accettato da alcuni paesi come la Germania e anche dall'Italia insieme alla Repubblica Ceca e alla Polonia anche se la gran parte delle capitali ritiene "inopportuno" riaprire l'intesa ed è invece favorevole a "trovare una soluzione esterna al testo" che possa dare le rassicurazioni chieste da Berlino sugli eco combustibili (e-fuels), strappando così la ratifica finale. I negoziati "si stanno tenendo tra Berlino e Bruxelles" e domani "con tutta probabilità ci sarà un incontro bilaterale" tra il cancelliere Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Parigi è sul piede di guerra, cercherà di ribaltare l'esclusione del nucleare dall'elenco delle energie pulite, venerdì mattina ne parleranno in un faccia a faccia il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron.

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