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Aggressione da parte dello stato terrorista russo all’Ucraina: Bombe russe sul Donetsk, almeno un morto e 7 feriti.

Kiev, 17 Mar 2023 - Le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka e Toretsk nell'oblast di Donetsk uccidendo una persona e ferendone altre sette, ha riferito l'ufficio del procuratore generale ucraino citato dai media locali. Sono stati colpiti i villaggi di Pivnichne e Pivdenne a Toretsk: Una donna di 50 anni è stata uccisa e un uomo di 40 anni ferito. A Kostyantynivka sei civili, tra cui un cittadino polacco, sono rimasti feriti. Frammenti di proiettili russi hanno danneggiato oltre 30 case, condotte del gas, automobili e fabbricati agricoli. Fonti russe affermano da parte loro che le forze armate ucraine hanno effettuato ieri 34 bombardamenti sull'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, provocando il ferimento di tre civili. Tali attacchi avrebbero preso di mira Blagodatnoye, Vladimirovka, Gorlovka, Donetsk, Makeyevka, Nikolskoye, Panteleymonovka e Yasinovataya. Quattro abitazioni e due strutture civili sono state danneggiate.

Gli Stati Uniti stanno effettuando una valutazione dei costi e benefici delle loro operazioni di intelligence con droni nell'area del Mar Nero, dopo che la Russia ne ha di fatto abbattuto uno all'inizio di questa settimana. Lo riporta la Cnn, citando "diversi funzionari americani". 

Gli Stati Uniti non hanno interrotto i voli mentre portano avanti questa analisi: i militari hanno inviato in missione lo stesso modello del drone abbattuto, un MQ-9 Reaper, più o meno nella stessa area del Mar Nero poco dopo la collisione. La missione aveva lo scopo di ispezionare il luogo dell'incidente e monitorare le attività russe per la ricerca dei detriti. L'esercito americano, però, sta "osservando da vicino" le rotte dei droni e valutando come ridurre al meglio il rischio di uno scontro con l'esercito russo, che fa volare regolarmente aerei da combattimento dentro e fuori lo spazio aereo della Crimea, hanno detto i funzionari. 

Il Pentagono prevede di analizzare i costi e i benefici complessivi di queste missioni, confrontando il potenziale valore di intelligence di una particolare rotta rispetto al rischio di escalation con la Russia. C'è preoccupazione, tra alcuni membri delle forze armate statunitensi, che limitare le rotte dei droni avrà un impatto sulla raccolta di informazioni relative alla guerra in Ucraina, ha affermato un alto funzionario militare. Ma gli Stati Uniti hanno potenziali alternative per raccogliere tali informazioni, come i satelliti spia.

L'amministrazione Biden dovrebbe sequestrare beni russi negli Stati Uniti come risarcimento per i 32 milioni di dollari persi con il drone americano, abbattuto sul Mar Nero, dopo il contatto con jet russi.

È la proposta fatta dal rappresentante repubblicano della Camera, Nick La Lota, membro della commissione Servizi armati del Congresso. "Se non recuperiamo i soldi di questo sofisticato strumento militare - ha detto in un intervento a Fox News - dovremmo trovare il modo di sequestrare alcune proprietà russe negli Stati Uniti. Con questi non dobbiamo fare giochini". La proposta ha trovato molti consensi tra i Repubblicani che contestano a Joe Biden di non aver mostrato una posizione più dura nei confronti di Mosca.

Come apparso dalle immagini video messe in rete dal Pentagono, i jet russi avrebbero scaricato carburante sul drone americano, volandogli vicino, probabilmente con l'obiettivo di danneggiare le eliche posteriori. Secondo alti rappresentanti dell'amministrazione americana, invece, la collisione sopra il Mar Nero non sarebbe stata voluta, ma il Pentagono ha ugualmente condannato le manovre dei piloti russi, definite "spericolate" e "inusuali".

Società cinesi, inclusa una collegata al governo di Pechino, che continua a dichiararsi neutrale ma non è così, hanno inviato ad entità russe mille fucili d'assalto e altre attrezzature che potrebbero essere utilizzate per scopi militari, comprese parti di droni e giubbotti antiproiettile. Lo scrive Politico, sulla base di dati commerciali e doganali di cui è entrato in possesso. 

Le spedizioni sono avvenute tra giugno e dicembre 2022, stando ad ImportGenius, aggregatore di dati doganali. China North Industries Group Corporation Limited, uno dei maggiori appaltatori nel campo della difesa in Cina, a giugno scorso, ha inviato fucili nel giugno 2022 a una societa' russa chiamata Tekhkrim che fa affari anche con lo Stato e l'esercito russo. 

I fucili CQ-A, modellati sull'M16 ma etichettati come "fucili da caccia civili" nei dati, sono stati segnalati come utilizzati dalla polizia paramilitare in Cina e dalle forze armate dalle Filippine al Sud Sudan e al Paraguay. Le entità russe, attraverso la Turchia, hanno anche ricevuto 12 spedizioni di parti di droni da società cinesi e oltre 12 tonnellate di giubbotti antiproiettile cinesi, alla fine del 2022. 

I dati non parlano di grandi quantità ma rivelano che la Cina sta fornendo alle compagnie russe attrezzature "a duplice uso" precedentemente non dichiarate. 

È la prima conferma che la Cina sta inviando fucili e giubbotti antiproiettile alle aziende russe e mostra che droni e parti di droni vengono ancora inviati nonostante le promesse di sospendere tale attività.

La Svezia ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per la vendita di quattordici obici semoventi a lungo raggio Archer al Regno Unito, che consentirà a Londra di donare trentadue esemplari di cannoni di artiglieria AS all'Ucraina. Il governo svedese aggiunge in un comunicato che otto cannoni Archer verranno forniti direttamente all'Ucraina, che li chiede da mesi.

"Sono grato all'Austria per essersi unita alla coalizione di paesi che lavorano per istituire il Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina. 33 Stati fanno già parte del gruppo principale. Con l'aumentare del numero, cresce anche la fiducia che la leadership russa sarà ritenuta responsabile". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

L'Ucraina non ha tempo da sprecare e gli Stati Uniti stanno consegnando armi il più rapidamente possibile al Paese devastato dalla guerra. Lo ha affermato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, secondo Politico. A seguito di un incontro con i funzionari, Austin ha sottolineato l'importanza di fornire capacità corazzate a Kiev, aggiungendo che "l'Ucraina non ha tempo da perdere". 

È necessario, ha sottolineato il segretario alla Difesa, "mantenere rapidamente e pienamente i nostri impegni promessi". "Ciò comprende la fornitura delle nostre capacità corazzate sul campo di battaglia e la garanzia che i soldati ucraini ricevano l'addestramento, i pezzi di ricambio e il supporto per la manutenzione di cui hanno bisogno per utilizzare questi nuovi sistemi, il prima possibile".

La vita di Rostov sul Don, città russa non lontana dal confine con l'Ucraina, è stata sconvolta poco dopo mezzogiorno da un incendio divampato in una sede dei servizi di intelligence, l'Fsb. Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite, secondo i servizi di emergenza. Sulle cause non ci sono ancora conclusioni certe. Secondo il governatore, Vasily Golubev, potrebbe essersi trattato di un cortocircuito. Ma inevitabilmente in molti pensano a un possibile sabotaggio di agenti ucraini, considerando che questa regione, come altre confinanti con l'Ucraina, è stata già presa di mira in passato da attacchi delle forze di Kiev. 

Le immagini postate sui canali Telegram da diversi utenti mostrano il fumo alzarsi da un basso edificio stretto tra alcuni palazzi. Il servizio stampa dell'Fsb ha detto che le fiamme si sono sprigionate nel garage della sede delle sue forze di frontiera e che l'esplosione udita dai testimoni è avvenuta quando il fuoco si è propagato a fusti contenenti carburanti e lubrificanti custoditi in un'officina utilizzata per la manutenzione delle auto di servizio. 

La tensione è alta nella regione di Rostov, retrovia del fronte ucraino dove sono ammassate truppe russe e da cui, secondo Kiev, partono alcuni dei missili impiegati nei frequenti bombardamenti sull'Ucraina. Nel giugno scorso due droni hanno colpito una raffineria situata nella regione. Ma le autorità russe riferiscono di frequenti attacchi di artiglieria e velivoli senza pilota ucraini anche in altri territori di confine, specie nelle regioni di Kursk, Bryansk e Belgorod, oltre che in Crimea, annessa nel 2014 al territorio russo. Le autorità di Kiev non rivendicano tali azioni.

Il trasferimento da parte russa di bambini ucraini nelle zone sotto il suo controllo o sul suo territorio nazionale costituisce un "crimine di guerra". Lo ha affermato un gruppo di investigatori incaricati dall'Onu, che ha valutato anche altri possibili crimini contro l'umanità commessi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. La Commissione Onu ha invece escluso al momento le accuse di "genocidio", ha dichiarato Erik Mose, uno dei tre componenti dell'organismo, che si riserva tuttavia di valutare ulteriori aspetti che possano configurare questo crimine.

Secondo Kiev 16.221 minori sarebbero stati deportati in Russia fino alla fine dello scorso febbraio, numeri che però la Commissione Onu non ha potuto verificare, puntando piuttosto il dito sulle misure giuridiche e politiche applicate dai responsabili russi al trasferimento dei bambini e sul decreto presidenziale del maggio 2022, che ha facilitato per loro la concessione della cittadinanza russa. 

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