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Una donna usa uno stratagemma per salvarsi: telefonate mute alla polizia mentre il marito la picchiava.

Ancona, 16 Mar 2023 - Non poteva parlare al telefono, non poteva denunciare alla polizia le violenze che quotidianamente subiva dal suo convivente, ha quindi cercato un modo per farsi comunque sentire e per chiedere aiuto. Un aiuto che, grazie all'attenzione degli operatori del servizio di emergenza della polizia, è arrivato ed è stato risolutivo.  

La donna bisognosa di aiuto ha adottato uno stratagemma per richiamare l'attenzione senza farsi scoprire dal compagno violento: ha fatto una serie di telefonate, tutte mute, tutte da un numero telefonico identificabile, in cui non parlava, ma nelle quali si udivano in lontananza rumori, pianti, urla. 

Le telefonate hanno colto nel segno e hanno richiamato l'attenzione degli operatori del centralino delle emergenze della polizia.

È accaduto ad Ancona, dove le chiamate di aiuto hanno permesso di individuare e di arrestare un uomo violento, residente ad Ancona ma di origini liguri, autore di violenze domestiche nei confronti della convivente, madre dei suoi due figli. 

L'uomo, che è comparso dinanzi al gip Pietro Merletti per la convalida dell'arresto, è finito nel carcere di Montacuto. Secondo quanto è emerso nel corso dell'udienza, l'espediente messo in pratica dalla donna ha permesso l'intervento immediato dei poliziotti.

Al momento dell'intervento degli agenti, i due conviventi stavano ancora litigando: la donna è stata subito messa in sicurezza e successivamente accompagnata presso l'ospedale di Torrette, dove è stata curata e dimessa con 25 giorni di prognosi per le percosse ricevute. La vittima ha poi riferito delle condotte violente, assillanti e ripetute da parte dell'uomo, di fronte alle quali non ha mai reagito per timore di azioni più gravi nei confronti suoi e dei figli.

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