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Aggressione da parte dello stato terrorista russa all’Ucraina: “respinti 16 attacchi russi in Donetsk e Luhansk”.

Kiev, 29 Gen 2023 - Le forze ucraine hanno respinto 16 assalti russi negli oblast di Donetsk e Luhansk. Lo riferisce il 'Kyiv Independent' che cita lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, secondo cui l'esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi vicino a Dibrova e Bilohorivka nell'oblast di Luhansk e Yampolivka, Verkhnokamianske, Rozdolivka, Sil, Blahodatne, Paraskoviivka, Bakhmut, Ivanivske, Klishchiivka, Novomykhailivka, Vodiane, Marnka, Pobieda, Vuhledar nell'oblast di Donetsk.

Le forze ucraine hanno anche colpito due punti di controllo russi, due aree di concentrazione della difesa aerea, sei basi temporanee delle truppe di Mosca, un deposito di munizioni e un sistema di guerra elettronica. Lo Stato maggiore ha anche riferito che ieri l'esercito russo ha lanciato un missile, 32 attacchi aerei e oltre 65 attacchi MLRS contro l'Ucraina.

Nel frattempo ieri l'Ucraina ha imposto sanzioni a 182 aziende russe e bielorusse, e a tre persone, nell'ultimo di una serie di passi del presidente Zelensky per bloccare i collegamenti di Mosca e Minsk con il suo paese.

"I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa", ha detto Zelensky in un discorso video. Le società sanzionate si occupano principalmente nel trasporto di merci, leasing di veicoli e produzione prodotti chimici, secondo l'elenco pubblicato dal Consiglio di sicurezza e difesa dell'Ucraina. La 'black list' include il produttore russo di fertilizzanti al potassio Uralkali, il produttore statale bielorusso di potassio Belaruskali, le ferrovie bielorusse e russe, VTB-Leasing e Gazprombank Leasing che si occupano entrambi di trasporti leasing. Dall'inizio dell'invasione russa di Ucraina nel febbraio dello scorso anno, Kiev ha sanzionato centinaia di aziende e individui russi e bielorussi.

L'Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio, compresi i sistemi missilistici tattici MGM-140 (Atacms), per fermare il "terrore russo". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. I missili Himars attualmente utilizzati dall'Ucraina hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate dai russi. Finora gli Stati Uniti si sono rifiutati di fornire missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e missili Glsdb, che possono viaggiare per 150 chilometri. "L'Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per impedire agli occupanti di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine", ha detto Zelensky, che ha anche affermato che non dovrebbero esserci "tabù" nella fornitura di armi all'Ucraina per proteggersi dall'aggressione russa. "Faremo tutto il possibile affinché i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di Atacms e altre armi simili", ha affermato.

Infine Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz continuerà a cercare di porre fine alla guerra in Ucraina attraverso negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin: lo ha detto lo stesso Scholz in un'intervista alla stampa tedesca.

"Parlerò di nuovo con Putin al telefono, perché è necessario parlarci. Spetta a Putin ritirare le truppe dall'Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite umane", ha detto Scholz sottolineando che finché la Russia continuerà la guerra con l'attuale livello di aggressività la situazione non cambierà.
Il Cancelliere ha poi ricordato che le passate conversazioni telefoniche con Putin "non sono state di tono scortese", sottolineando però che il leader russo ha ripetutamente chiarito di voler "annettere con la forza parti del suo Paese vicino": il che è "inaccettabile" ha affermato il Cancelliere. 

Poco dopo arriva la risposta del Cremlino: "Finora non ci sono in programma delle conversazioni concordate. Putin è stato e rimane aperto ai contatti", ha assicurato il portavoce Dmitry Peskov, scrive Ria Novosti. 

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