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Giornata di pioggia di missili anche ipersonici dallo stato terrorista russo contro l’Ucraina. Danneggiate alcune infrastrutture ma nel frattempo il fronte unito europeo ha inaugurato oggi nuovo centro energetico dell’Ue in Polonia per la nazione aggredita.

Kiev, 26 Gen 2023 - Viene inaugurato oggi il nuovo centro energetico dell'Ue in Polonia che farà da centro logistico per la fornitura di assistenza energetica di emergenza all'Ucraina. L'Ue ha assegnato alla Polonia 114 milioni di euro per l'acquisto di generatori che faranno parte di questa riserva energetica 'rescEu'.

Come primo passo, saranno consegnati all'Ucraina 1.000 nuovi generatori provenienti dalla riserva rescEu in Polonia, che si aggiungono ai 1.400 generatori e ai milioni di articoli energetici già offerti tramite il Meccanismo di protezione civile dell'Ue. Presenti all'inaugurazione il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, e il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki.

Il centro Ue consentirà ai partner internazionali e al settore privato di contribuire a convogliare le loro donazioni. L'Ue finanzierà inoltre interamente il trasporto delle forniture dal centro all'Ucraina.

Oggi, fanno sapere fonti ucraine, l'offensiva russa odierna contro l'Ucraina segna il 13mo attacco missilistico e il 15mo attacco di droni al sistema energetico del Paese: lo fa notare il fornitore di energia statale ucraino Ukrenergo, come riportano i media nazionali. L'operatore indica inoltre che in seguito agli attacchi russi della notte scorsa e di questa mattina sono state introdotte interruzioni d’emergenza in tutte le regioni del paese. Attualmente, conclude, stanno gradualmente tornando gli orari programmati delle restrizioni all'erogazione di energia elettrica.

Ma sempre oggi i valorosi militari dell’Ucraina hanno intercettato e abbattuto 47 missili dei 55 che sono stati lanciati dai russi questa mattina. Lo rendono noto fonti dell'esercito di Kiev.

"Due persone sono state uccise e almeno una ferita a causa dei bombardamenti dei criminali di guerra russi nel villaggio di Ocheretyne", nella regione del Donetsk. Lo riferisce su Telegram Pavlo Kyrylenko, dell'amministrazione regionale. "I russi hanno colpito il villaggio con l'artiglieria e hanno distrutto almeno tre case private", si legge nel messaggio. Due degli abitanti in quelle case sono morti a causa delle ferite riportate, mentre una terza persona è stata trasportata nell'ospedale più vicino.

Inoltre i blackout di emergenza nella regione di Odessa potrebbero durare diversi giorni: lo ha reso ha noto il principale fornitore privato di energia in Ucraina, Dtek. Lo scrive su Telegram il consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko.

La Dtek ha spiegato che a causa dei danni provocati alle infrastrutture energetiche della regione dagli attacchi russi di oggi, i lavori di riparazione potrebbero durare a lungo.

Le Chiese ucraine sono favorevoli all'invio di armi da parte dell'Occidente. "Se voi sapete come fermare i carri russi senza le armi vi saremmo grati", ha detto in una conferenza stampa il Capo della Chiesa greco-cattolica, Sviatoslav Shevchuk, in una conferenza stampa in Vaticano con il Consiglio panucraino delle Chiese, che raccoglie cristiani, ebrei e musulmani. “Noi siamo costretti all'autodifesa”, ha aggiunto.

Inoltre la Russia ha usato i missili ipersonici "Kinzhal" nei raid odierni sull'Ucraina. Lo ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhnyi, precisando che l'esercito ha distrutto 47 missili lanciati dalla Russia, 20 dei quali nell'area della capitale Kiev. In una nota Zaluzhnyi ha aggiunto che tre dei quattro missili aerei guidati (X-59) lanciati dai russi "non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi".

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