Cagliari, 24 Gen 2023 - La seduta del Consiglio regionale della Sardegna è stata aperta dal presidente Michele Pais e dopo le formalità di rito l’Aula ha ripreso la discussione generale sulla Manovra 2023 ed i documenti collegati con gli interventi dei capigruppo.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha definito la finanziaria di 10 miliardi “teorici” anche se nel 2023 l’amministrazione dovrà spendere risorse molto superiori nei primi mesi dell’anno, di fatto non abbiamo nemmeno acceso la macchina e già è finita la benzina. Nella sanità, ad esempio, gran parte dei fondi (3.4) miliardi va a finanziare i Lea che però in Sardegna sono al di sotto dei livelli necessari rispetto alla media nazionale, quindi anche la tendenza di queste spese è in aumento.
Annalisa Mele, capogruppo dei Riformatori, ha sottolineato gli investimenti della finanziaria su caro - prezzi, imprese, famiglie, territori e Comuni (per valorizzare i beni culturali) e scuole (per valorizzare una formazione identitaria). La spesa sanitaria, tuttavia, ha la maggiore incidenza a fronte di una situazione critica più volte denunciata dai cittadini, per la carenze di sanità territoriale, pediatri di libera scelta e medici di base.
Il capogruppo del M5S Alessandro Solinas ha affermato che quella in discussione è l’ultima finanziaria “politica” e quindi è tempo di bilanci e di valutazione dei risultati; ed i risultati parlano di un totale fallimento, per tante ragioni ma soprattutto per l’assenza del presidente della Regione che, in concreto, non ha mai governato. Nella legislatura, invece, è purtroppo emerso il lato peggiore della politica, la sua autoconservazione, la sua autoreferenzialità, l’assenza di programmazione, a dispetto di tanti annunci che hanno prodotto danni incalcolabili.
Il capogruppo di Fdi Fausto Piga ha commentato gli interventi dell’opposizione che, è evidente, ha cominciato la campagna elettorale, con toni e contenuti che immaginano con troppo anticipo “la certezza delle vittoria” perché, come ha detto Giuseppe Meloni, “è matematicamente impossibile” la conferma del centro destra. Anche perché l’alleanza Pd-Cinque stelle sembra cosa fatta. Rivolto proprio ai Cinque stelle, Piga ha ricordato che il partito di cui parlano molti consiglieri di quel gruppo, non esiste più da tempo nella società, nonostante sia stato al governo per cinque anni (praticamente con tutti, tranne Fdi) ed ha grandi responsabilità anche sulla difficile situazione di oggi che vive la Sardegna.
Il consigliere di Forza Italia Marco Tedde, chiamando ancora in causa l’opposizione, ha commentato che “la minoranza fa il suo mestiere”, in un gioco delle parti legittimo e naturale in democrazia. Ma una cosa non è stata considerata, secondo Tedde: lo scenario terrificante e senza precedenti mai vissuto dal mondo occidentale da 70 anni a questa parte. Nei fatti, invece, lo stesso Cal ha elogiato l’assessore Fasolino e in buona parte anche la manovra, cosa non accade certo in tutte le finanziarie; insomma, c’è una valutazione positiva di fondo che non va sottovalutata.
Dopo Tedde ha preso la parola Eugenio Lai, capogruppo Alleanza Europa verde – Sinistra – Possibile – Art.1, che ha detto in apertura: “Sarà difficile governare dopo la distruzione che lascerete ma sarà al tempo stesso esaltante per chi crede ancora come noi nella politica buona. Piuttosto, la povertà sarà un problema serissimo da affrontare non su cui ridere, ci sono 110 mila famiglie che stanno toccando la soglia di povertà”.
Poi il consigliere Lai ha aggiunto: “Abbiamo numeri allarmanti sull’abbandono scolastico: quali sono le vostre iniziative per i ragazzi che non studiano, per il lavoro per l’’industria. Cosa rispondete ai sindacati, che vi chiedono un cambio di marcia immediato e lo chiedono a un’aula sorda, dove la continuità territoriale non esiste più e l’aeroporto di Alghero insorge. E non venite a dire che le risorse non ci sono: siete voi che per inadeguatezza non le sapete spendere bene. E non cercate scuse e non dite che è colpa dell’opposizione. Avete fallito su tutto e fuori da quest’aula non vi crede più nessuno”.
Per il Pd il capogruppo, Gianfranco Ganau, ha parlato apertamente di “una Finanziaria priva di visione strategica e la responsabilità non è dell’assessore Fasolino, che è uno dei più attenti della Giunta, ma di un presidente della Regione che in quest’Aula non si è praticamente mai visto in questi anni. Nemmeno nella gestione delle emergenze siete stati capaci di scrivere una manovra eppure siamo ultimi per scuole, ospedali, aeroporti e porti e ferrovie, dice la banca d’Italia.
L’ex sindaco di Sassari ha proseguito toccando il tema del “piano casa, degli enti locali e di tutte le riforme non attuate. Parlo poi dramma della continuità territoriale, del tutto priva di una strategia da parte del presidente della Regione che l’ha gestita disastrosamente. Ci vorranno mesi per superare il problema di Alghero che lasceremo in emergenza e senza garanzie per un lungo periodo. Queste sono le cose che ci ricordiamo di voi”. Per Ganau “questa è una finanziaria che contiene quattro scemenze mentre manca ogni intervento a sostegno delle scuole di specializzazione di medicina e mancano un piano per gli interventi a favore delle case di comunità e degli ospedali di comunità, mancano i fondi per i medici del 118 e per il piano territoriale del 118 che è stato presentato pubblicamente senza che fosse portato in commissione Sanità. E questo mi pare un atto molto grave”.
L’oratore si è soffermato “sulla mancanza di formazione degli infermieri e aggiungo sempre a proposito di cose gravi che non ci sono nemmeno i rimborsi del 2020 per le associazioni di volontariato e coop convenzionate con il 118”. Poi ha toccato il tema dello spopolamento: “Non avete avuto nessuna visione e nessuna capacità strategica. Infatti avete provocato il risultato che tante ditte si sono spostate da un paese all’altro ma senza affrontare il tema della viabilità, dei trasporti e delle infrastrutture immateriali come la banda larga. Senza parlare dei servizi sanitari e delle scuole”.
A seguire per il Psd’Az il capogruppo Franco Mula, che ha annunciato “un intervento molto onesto, senza cercare colpe. E all’opposizione che oggi ci accusa vorrei dire che i sardi si ricordano ancora di come ha governato il centrosinistra prima di noi. E probabilmente molto peggio di noi. O vogliamo negare che il problema della mancanza dei medici inizia molto lontano, dalla mancanza di concorsi”.
Il leader sardista si è complimentato con l’assessore Fasolino (“Ha fatto un bel lavoro con le risorse non infinite che ha trovato”) e sulla continuità territoriale ha detto. “E’ un diritto di tutti, non solo dei sardi. E confido sul fatto che questo governo riaprirà un confronto serio su questo con l’Unione europea”. A seguire ha rivolto un “appello a voi dell’opposizione. Ho visto i vostri emendamenti presentati in commissione e alcuni siamo disponibili a vederli insieme. Dateci però la disponibilità a chiudere la manovra entro il 31 dicembre, per evitare ritardi e danni ai sardi”.
L’assessore Fasolino ha concluso gli interventi della discussione generale con una premessa: “Non si può ricordare da che periodo viviamo e che periodo stiamo vivendo. Con il vostro aiuto cercheremo di fare il miglior provvedimento che si possa fare in questa condizione. Noi siamo partiti dalle richieste che arrivano dai sardi e dai sindaci: abbiamo sentito soprattutto lamentele per il caro energia e così abbiamo cercato di dare alle nostro famiglie e imprese la possibilità di spendere il meno possibile per l’energia. L’altro tema che abbiamo affrontato è il rischio idrogeologico e per questo abbiamo messo risorse ingenti per progettare la sicurezza dei nostri paesi e delle nostre città”. A seguire l’assessore ha detto: “Non è la finanziaria perfetta e non abbiamo la presunzione di risolvere tutti i problemi dei sardi ma cerchiamo di farli vivere meglio. Così anche per la sicurezza degli immobili scolastici: abbiamo messo 8 milioni per capire in che condizioni sono e quali sono gli interventi più urgenti”.
Sul reddito di cittadinanza Fasolino ha premesso affermando che “ci sono degli aspetti positivi in questa misura e non possiamo non fare qualcosa”. Nel concreto l’esponente della Giunta ha detto: “Stiamo rifinanziando per questo il Reis con 20 milioni ma sono d’accordo per aumentare questa cifra e per sostenere con 75 milioni i cantieri Lavoras”. E sullo spopolamento dei Comuni il vicepresidente della Giunta ha detto. “Il nostro obiettivo era sostenere le giovani famiglie con figli piccoli, non avevamo la presunzione di risolvere il problema dello spopolamento ma di incentivare anche l’apertura di piccole attività imprenditoriali o commerciali. Trovo però giusto modificare le norme dopo aver verificato le disfunzioni segnalate da alcuni sindaci e dall’onorevole Cocco: non basta la residenza nel piccolo Comune, è necessario prevedere anche il domicilio”.
In conclusione l’assessore al Bilancio si è rivolto all’intera assemblea: “Abbiamo l’opportunità in una settimana di costruire una finanziaria migliore, cerchiamo di capire insieme quali sono i miglioramenti di carattere generale da adottare e approvare la manovra entro il 31 gennaio”.
Al termine il presidente Pais ha messo in votazione il passaggio agli articoli della manovra finanziaria. L’Aula ha approvato a maggioranza.
Si è quindi passati alla votazione della Risoluzione sul documento di economia e finanza regionale e la nota di aggiornamento che è stata approvata con 31 voti a favore e 17 contrari.
Il presidente ha quindi dichiarato chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno, giovedì 26 gennaio alle ore 10. Per domani pomeriggio alle 15.30 è invece convocata la Commissione Bilancio per l’esame degli emendamenti alla manovra finanziaria. Com
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