Cagliari, 29 Dic 2022 – Il Re del Calcio mondiale, ormai 82nne, è morto questa sera. Il campione era ricoverato all'ospedale 'Albert Einstein' di San Paolo, un mese esatto, dal 29 novembre. L'alfiere del "bel gioco" era stato curato per un cancro al colon dal 2021.
A dare la notizia della morte, sul suo profilo Instagram, la figlia Kely Nascimento: "Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace".
Pochi istanti dopo la morte di Pelé, l'ospedale israelita Albert Einstein di Rio de Janeiro, dove era ricoverato, ha diramato un sintetico bollettino medico in cui conferma "con rammarico la morte oggi di Edson Arantes do Nascimento, Pelé".
Il decesso, si precisa, è avvenuto "per il cedimento di più organi, conseguente alla progressione del cancro al colon associato alla sua condizione medica precedente".
"L'ospedale Israelita Albert Einstein - si dice infine - si unisce al dolore della famiglia e di tutti coloro che soffrono per la perdita del nostro caro Re del Calcio"
L'atleta del secolo, Pelé, o Rei
“Se il calcio non fosse stato chiamato così, avrebbe dovuto essere chiamato Pelé”, disse un giorno lo scrittore Jorge Amado, interpretando il pensiero di 210 milioni di brasiliani, e non solo.
Ispirandosi a lui, generazioni di bambini, ragazzi e promesse del calcio, hanno sognato su prati di periferia, cortili e campetti brulli. È stato “atleta del secolo”, “calciatore del secolo” (ex aequo con Maradona), ma soprattutto “Pelé, o Rei”, il Re, ricevuto da 70 premier, 40 capi di Stato e tre Papi. Il Re diventato leggenda, la leggenda del calcio. L'”extraterrestre fattosi terrestre", ha detto di lui l'allenatore del Brasile Tite durante i Mondiali in Qatar.
Nato in un piccolo centro nello stato del Minas Gerais, in Brasile, il 23 ottobre 1940, Edson Arantes Do Nascimiento ha legato la sua carriera da calciatore al Santos, squadra con cui ha esordito a soli 15 anni. In 19 stagioni con la maglia del Santos, O Rei ha vinto 10 titoli paulisti, 6 campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali.
Era il 19 novembre 1969 quando segnò il 1.000º gol in carriera. La rete, chiamata familiarmente O Milésimo (Il Millesimo), fu realizzata contro il Vasco da Gama, su calcio di rigore allo Stadio Maracanã.











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