Roma, 15 Ott 2022 – Ancora in alto mare la composizione del prossimo e probabile governo neroverde e con una spruzzata di azzurro che poi anche questo d’ideologie destroide anche se si dicono liberali ma per l’anziano re del bunga bunga lombardo di liberale è solo tutto quello che interessa le sue aziende, guidato da Giorgia Meloni, di 45 anni, la prima donna a guida in Italia un governo. Infatti non è ancora da completare la lista dei nomi su cui Giorgia Meloni intende lavorare "se e quando" - come tiene spesso a sottolineare la presidente di Fratelli d'Italia - riceverà l'incarico da Sergio Mattarella. Tanto più che, dopo la tensione di ieri con Forza Italia, si è congelato il confronto con gli azzurri. Ma l'impianto e alcune caselle del futuro esecutivo cominciano a essere definite dopo l'elezione dei presidenti delle Camere. In primo luogo, Meloni avrebbe dato l'ok alla indicazione di due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, riferiscono qualificate fonti di centrodestra. Così come assodato dovrebbe essere l'accordo sul 'trasloco' del ministro leghista Giancarlo Giorgetti dal Mise al Mef.
In quota FdI dovrebbero essere invece i ministeri di Giustizia e Mise (per il primo si parla di Carlo Nordio, per il secondo non è certo il nome di Guido Crosetto) anche se Silvio Berlusconi continua a puntarci per FI. Al primo partito di maggioranza dovrebbe andare anche la Difesa (Adolfo Urso o Edmondo Cirielli). Mentre all'ex capo di gabinetto di Salvini al Viminale, il prefetto Matteo Piantedosi, dovrebbe essere riservata la guida del Viminale. Salvini potrebbe diventare il nuovo ministro delle Infrastrutture mentre a Tajani andrebbe la Farnesina. Raffaele Fitto dovrebbe andare agli Affari europei, un dicastero dovrebbe toccare anche a Fabio Rampelli. Alla Lega possibile anche la Disabilità con Alessandra Locatelli.
E nell’attesa che finisca la guerra tra Berlusconi, per non aver messo le mani sul ministero dela Giustizia per rifare qualche leggina per bloccare il processo Ruby ter dove all’inizio dell’anno prossimo sicuramente saranno accolte le richieste dei Pm erogando una condanno a sei anni di carcere, che non farà mai, per corruzione di testimoni, nell’Aula della Camera dei Deputati è consumato un altro scempio della democrazia italiana eleggendo un esponente della lega, antidemocratico, putiniano di ferro e omofobo per eccellenza: infatti ieri il neo presidente ha detto: "La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche" e servirà una "rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti". Queste le parole di Lorenzo Fontana nel suo intervento alla Camera. Fontana sottolinea come servirà "una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento".
"La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande: la grandezza dell'Italia è la diversità. Interesse dell'Italia è sublimare le diversità". Queste le parole Lorenzo Fontana nel suo intervento dopo l'elezione a presidente della Camera.
"Come ricordato da Mattarella il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione".











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