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Fuga di gas da Nord Stream 1 e 2: ribolle in mare per probabile attentato dei russi ordinati dal dittatore russo Putin. Operatore della rete: “Danni a 3 linee off shore”.

Cagliari, 27 Sett 2022 - Il gas fuoriuscito dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta ribollendo in superficie nel mar Baltico, agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro. Lo riferisce l'esercito danese in un comunicato.

I danni avvenuti contemporaneamente su tre linee offshore di Nord Stream in un solo giorno "sono senza precedenti", ha affermato l'operatore della rete Nord Streamag, secondo quanto riporta Ria Novosti.  L'azienda ha inoltre dichiarato l'impossibilità di stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas.

Il gasdotto russo Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania è stato interessato da due perdite di gas nel Mar Baltico, ha subito un calo di pressione subito dopo quella subita lunedì da Nord Stream 2. Lo ha reso noto il gestore dell'infrastruttura. "Stasera i dipendenti del centro di controllo Nord Stream 1 hanno registrato un calo di pressione in entrambi le condutture del gasdotto. Le ragioni sono oggetto di indagine", si legge in una breve dichiarazione di Nord Stream AG, che ha sede in Svizzera.    

Secondo l'agenzia Interfax russa, che cita l'amministrazione marittima danese, sono state segnalate perdite di gas nella zona economica esclusiva della Danimarca, a Nord-Est dell'isola di Bornholm nel Mar Baltico. 

Poco prima era stata rilevata una perdita in una delle condutture del Nord Stream 2, sempre nella zona economica esclusiva danese, ma questa volta a Sud-Est di Bornholm, sempre secondo i media russi.

Ieri il governo tedesco ha confermato un significativo calo di pressione nel Nord Stream 2, che è stato completato e riempito di gas, ma che è fermo e che non ha mai registrato l'import di carburante perché Berlino ha sospeso tutto poco prima dell'invasione dell'Ucraina e poi ha escluso il lancio dell'infrastruttura. 

Secondo il governo tedesco è possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel, citando le proprie fonti e aggiungendo che "si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l'uno dall'altro".    

Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una "coincidenza".

Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una "coincidenza". La marina danese e gli specialisti della sicurezza tedesca stanno cercando di chiarire quale sia stata la causa del calo di pressione nei due gasdotti. "La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall'ipotesi di un attacco mirato", ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel. "Tutto fa pensare che non sia stato un caso". Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento: all'origine dell'agguato potrebbe esserci l'Ucraina o qualche suo alleato; oppure potrebbe essersi trattato di un'operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza e far salire i prezzi del gas ulteriormente.

Per la Commissione europea è prematuro speculare sulle cause. "La Commissione è stata informata di tre fughe di gas, due nel Nord Stream 1 e uno nel Nord Stream 2", ha detto Tim Mc Phie, portavoce dell'esecutivo, spiegando che l'Ue sta monitorando la situazione e sottolineando che "non c'è alcun impatto sulla sicurezza". Sulla possibilità di un sabotaggio ai due condotti il portavoce della Commissione ha affermato che "è prematuro speculare" sulle cause delle fughe di gas.

Dalla Polonia è arrivato invece il commento del viceministro polacco Marcin Przydacz: "Purtroppo il nostro vicino a est persegue costantemente una politica aggressiva. Se è in grado di mettere in atto un'aggressione all'Ucraina, è chiaro che non possano essere escluse provocazioni che si riguardino l'Europa occidentale". Negli anni passati il governo polacco aveva espresso la ferma contrarietà alla realizzazione del progetto Nord Stream 2, originariamente volto a moltiplicare il flusso di gas dalla Russia all'Europa, ed in particolare alla Germania, con l'argomento che la dipendenza energetica sarebbe stata usata dal Cremlino come uno strumento di pressione politica.

Il Cremlino non esclude che i danni al gasdotto Nord Stream possano essere frutto di un sabotaggio. "Adesso nessuna singola opzione può essere esclusa", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. "Parliamo di una qualche distruzione della conduttura, non è ancora chiaro di che tipo, nella zona economica danese, e in realtà la pressione è calata in modo significativo", ha detto Peskov, aggiungendo che "questa è una situazione completamente senza precedenti che richiede un'indagine urgente". "Siamo estremamente preoccupati da queste notizie", ha aggiunto il portavoce.

Nella mattinata di oggi, martedì 27 settembre, al Ttf di Amsterdam, dopo i guasti "senza precedenti" registrati sulle linee del gasdotto Nord Stream, si registra un aumento del prezzo del gas del 10%, a 191,5 euro al megawattora, dopo aver toccato il picco di 194,7 euro (+12%) in scia alle notizie sui danni che hanno colpito il Nord Stream e che aumentano le probabilità di un inverno in Europa senza il gas russo.

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