Cagliari 9 Ago 2022. Sono 668, su un totale di 7.452 domande, i lavoratori autonomi che hanno visto accreditati in conto corrente gli aiuti del fondo Resisto, il sostegno istituito nel luglio 2020, nel pieno della pandemia da Covid dalla Regione Sarda, per fronteggiare la crisi economica e il calo del reddito per effetto del confinamento. È questo il dato più significativo emerso nel corso dell’audizione dell’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda (Fi), chiamata a riferire nella Seconda commissione consiliare, su esplicita richiesta del gruppo del Movimento 5 Stelle, rappresentato nel parlamentino presieduto da Franco Stara (Iv), dalla consigliera Desirè Manca. Un ritardo inaccettabile per una misura straordinaria e urgente, per i consiglieri della minoranza; un lavoro eccezionale, invece, per i vertici dell’assessorato, gravato da un carico di domande e procedimenti, senza precedenti e penalizzato dalla carenza negli organici.
Sul 7.425 domande presentate dai lavoratori autonomi – ha spiegato l’assessora – 5.229 sono state processate e per il resto sono state già trasmesse le richieste di integrazione documentale oppure, è già stato recapitato il preavviso di rigetto agli interessati. Delle 5.229 pratiche processate, 2.354 sono state liquidate, cioè manca solo il mandato di pagamento ed altre 1.409 sono in fase di liquidazione, significa che resta da fare la determina di spesa.
Sono state invece tutte saldate le 3.661 pratiche riferibili alle grandi imprese, per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro.
Per le piccole medie imprese sono state presentate 9.215 istanze, 2.761 di queste sono state concesse e 1.758 sono state liquidate e quietanziate. Per le restanti è assicurata la copertura economica con il ricorso ai fondi del decreto Provenzano e di quello Carfagna. Il totale delle risorse necessarie ammonta a poco più di 200 milioni di euro.
Sollecitata anche dagli interventi dei consiglieri Desirè Manca (M5S), Piero Comandini (Pd), Laura Caddeo (Leu); l’assessora del Lavoro ha indicato nel mese di settembre la probabile scadenza per completare il pagamento di tutte le pratiche riferibili ai lavoratori autonomi ed il presidente Franco Stara ha preannunciato, entro tale data, una nuova convocazione in audizione dell’assessora per fare il punto sull’argomento.
Successivamente la commissione, dopo l’illustrazione dell’assessora Alessandra Zedda, ha espresso, all’unanimità, parere favorevole al documento di programmazione regionale dell’offerta duale finanziata a valere sul PNRR (missione 5 – componente 1 - investimento 1.4 - inclusione e coesione).
L’assessore regionale della Cultura e dello Spettacolo, Andrea Biancareddu, ha riferito in commissione, invece, sugli interventi per le attività teatrali e musicali (articolo 56 della legge regionale 22 gennaio 1990 n.1). L’argomento era stato oggetto della precedente riunione, quando le organizzazioni dello spettacolo avevano lamentato lungaggini nelle pratiche e il mancato pagamento dei saldi 2021 e degli acconti 2022. Il direttore dell’assessorato, Renato Serra, ha confermato alcune difficoltà in ordine al recepimento di alcune modifiche introdotte nel nuovo bando per ciò che attiene la documentazione da inoltrare per la presentazione delle domande («su 115 istanze abbiamo chiesto integrazioni a 100 presentatori»).
La consigliera dei 5 Stelle, Desirè Manca, ha quindi fatto osservare all’assessore e ai responsabili dell’assessorato, l’introduzione nella determina n. 1614 del 5 agosto di un riferimento alla rendicontazione 2021 per la concessione delle anticipazioni 2022. «Una procedura che non è prevista dall’articolo 56 della legge 1/90 – ha insistito la consigliera Manca- e che sta penalizzando le organizzazione dello spettacolo». Sul punto l’assessore e il direttore generale della Cultura hanno assicurato un tempestivo intervento per eliminare immediatamente la procedura denunciata dalla consigliera M5S e per escludere qualunque fraintendimento in ordine al blocco dell’anticipazione fino al controllo della rendicontazione 2021.
La commissione, a maggioranza, ha espresso parere favorevole alle linee guida per il sostegno e l’incentivazione dell’utilizzo delle lingue di minoranza parlate in Sardegna (lingua sarda, catalana, sassarese, gallurese e tabarchino): 190mila euro per la pubblicazione su quotidiani e testate regionali, anche on line, di progetti con forte visibilità per l’utilizzo della lingua; 88.750 per le opere editoriali; 830.000 euro per i programmi televisivi, 200.000 euro per i programmi radiofonici e 60.000 euro per le emittenti che trasmettono soltanto nelle lingue minoritarie.
Parere favorevole anche alla deliberazione 23/13 del 21 luglio 2022 che stanzia 600.000 euro per l’insegnamento delle lingue delle minoranze storiche nelle scuole di ogni ordine e grado e 200.000 euro per la realizzazione di laboratori didattici in orario extracurriculare.
Infine, l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, ha riferito sul cosiddetto cartellone cultura, finanziato con i fondi della ex legge 7/1995 (750mila euro nel 2020). L’esponente dell’esecutivo ha ripercorso le vicende dell’ormai noto click day, evidenziando gli esiti delle sentenze del Tar e la successive nomina di un commissario per stilare le graduatorie dei beneficiari. «Dopo i ricorsi al Tar e la nomina del commissario – ha dichiarato con tono polemico l’assessore – i beneficiari sono passati da 33 a 21 e dei nove ricorrenti, tre sono stati esclusi dalla graduatoria». Com
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