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Cina a scuola di invasione da Putin: il capo della Cia William Joseph Burns, Aspen: “La questione non è più ‘se’, ma ‘quando invaderà Taiwan”.

Cagliari, 21 Lug 2022 - "La questione non è più se la leadership cinese sceglierà di usare la forza contro Taiwan nei prossimi anni, ma quando e come lo farà", ha detto il capo dell'agenzia di intelligence statunitense Bill Burns in occasione dell'Aspen Security Forum. Il capo della Cia ha precisato che i rischi di un intervento cinese a Taiwan entro la fine dell'anno sono bassi, anche se "Tali rischi ci sembrano in aumento con il passare del decennio".

Pechino è probabilmente "turbata" dall'andamento della guerra in Ucraina, perché, ha argomentato il capo dell'agenzia, sarebbe la prova "che non si ottengono vittorie rapide e decisive" senza aver gettato abbastanza peso militare nella guerra. "Penso che la lezione ucraina per la leadership cinese sia che per vincere è necessario mettere insieme una forza ampiamente dominante", compreso "il controllo dello spazio dell'informazione" e un'adeguata preparazione alle inevitabili sanzioni economiche.

Gli Stati Uniti sono preoccupati per l'aumento della pressione militare esercitata da Pechino negli ultimi anni nei confronti di Taiwan. La Cina considera l'isola, attualmente una democrazia, come parte del suo territorio. In precedenza, in occasione dello stesso Aspen Forum sulle Montagne Rocciose, l'ambasciatore cinese negli Stati Uniti ha dichiarato che Pechino continua a sostenere la "riunificazione pacifica" con Taiwan. "Nessun conflitto, nessuna guerra: questo è il consenso più importante tra Cina e Stati Uniti", ha detto Qin Gang, che però si è rammaricato del fatto che gli Stati Uniti si stiano "gradualmente allontanando" dalla loro politica di riconoscimento esclusivo di Pechino.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva irritato Pechino affermando il 23 maggio che gli Stati Uniti avrebbero difeso militarmente Taiwan in caso di invasione da parte della Cina comunista, prima di fare marcia indietro il giorno successivo e dichiarare che "l'ambiguità strategica", il concetto deliberatamente vago che ha governato la politica di Washington su Taiwan per decenni, rimaneva invariata. Joe Biden ha dichiarato ieri ai giornalisti che "si aspetta" di parlare con il Presidente Xi Jinping "nei prossimi dieci giorni".

Nelle stesse ore il presidente degli Stati Uniti si è espresso in modo negativo sull'ipotesi che la speaker della Camera, Nancy Pelosi, si possa recare in visita proprio a Taiwan: "L'esercito pensa che sia una cattiva idea". Secondo il Financial Times Pelosi dovrebbe recarsi a Taiwan il mese prossimo, in quella che sarebbe la prima visita di una speaker della Camera dei Rappresentanti americana nell'isola in 25 anni. La democratica doveva recarsi a Taipei in aprile ma la visita era stata rimandata a causa del Covid. L'ultimo speaker della Camera a visitare Taiwan era stato Newt Gingrich nel 1997.

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