Roma, 20 Lug 2022 – Questa mattina nell’Aula del Senato, Mario Draghi ha affermato: “La domanda di stabilità arrivata da cittadini "impone a noi tutti di decidere se sia possibile ricreare le condizioni con cui il Governo può davvero governare. È questo il cuore della nostra discussione di oggi.
È questo il senso dell'impegno su cui dobbiamo confrontarci davanti ai cittadini".
Poi ha aggiunto che servono interventi per "assicurare livelli salariali dignitosi a fasce di lavoratori più insofferenza. Il reddito di cittadina è una misura importante, ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi.
"L'Italia ha bisogno di un governo capace di muoversi con efficacia e tempestività su 4 fronti" fra cui il Pnrr. Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. "Completare il Pnrr è una questione di serietà nei confronti dei cittadini".
"Il pieno sostegno all'Ucraina ha mostrato come l'Italia possa e debba avere un ruolo di guida nell'Ue e nel G7. Allo stesso tempo non abbiamo mai interrotto la ricerca della pace, accettabile per l'Ucraina, sostenibile e duratura. Siamo stati fra i primi a impegnarci affinché Ucraina e Russia potessero lavorare insieme per uno spiraglio negoziale. I progressi della scorsa settimana sono incoraggianti". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi.
Draghi: l'unica strada per restare insieme è ricostruire da capo il patto. Un lungo applauso dell'Aula compatta, da destra a sinistra, ha accolto le parole di Mario Draghi che ha detto di essersi sentito orgoglioso di essere italiano. Il premier si è interrotto, guardando verso i banchi dei senatori, che continuavano ad applaudire. Sono rimasti silenti solo i senatori del M5S.
"L'altissimo consenso di cui il governo ha goduto in Parlamento ha consentito di avere quella tempestività delle decisioni chiesta dal Presidente della Repubblica. A lungo le forze di maggioranza hanno saputo tenere da parte le divisioni, per interventi rapidi ed efficaci, per il bene di tutti i cittadini". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato
"Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.











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