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Incidenti Montagna – Sulla Marmolada si stacca un costone di ghiaccio e uccide sei persone, 8 feriti e 17 i dispersi accertati. “Il bilancio temo sia almeno il doppio”.

Cagliari, 4 Giu 2022 - "Al momento i dispersi accertati sono 17, 8 i feriti di cui 2 in gravissime condizioni. Dei feriti, 2 sono di nazionalità tedesca. Le vittime al momento sono 6, di cui 4 identificate". Lo ha affermato il Procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, in merito al crollo del seracco di ghiaccio della Marmolada che però teme "che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo, visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto". 

La parole del procuratore tendono a confermare quanto è trapelato da alcune fonti interne del soccorso alpino secondo cui sarebbero una trentina le persone presenti sulla Marmolada al momento del crollo del seracco e che ora mancano all'appello. 

"Relativamente alla tragedia abbiamo aperto un fascicolo d'indagine contro ignoti per disastro colposo", ha aggiunto.

Intanto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in mattinata sarà a Canazei (Trento) dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca a seguito del crollo sulla Marmolada. 

Insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori verrà fatto il punto della situazione.

“È stata una carneficina inimmaginabile. Alcuni corpi saranno identificati solo attraverso l'esame del Dna". A quanto si apprende da fonti investigative, sono iniziate le operazioni di riconoscimento di alcune delle 6 vittime. Sarebbero tre italiani, un cecoslovacco e un uomo e una donna non ancora identificati.

Tra loro anche un ragazzo di 27 anni, Filippo Bari, che faceva parte di un gruppo di tre alpinisti di Malo. Quindici minuti prima del gigantesco distacco del seracco di ghiaccio, aveva mandato un selfie al fratello. Poi il silenzio, nessuna notizia. 

La famiglia, giunta a Canazei dove è stata allestita la centrale dell'unità di crisi, è sicura che fosse proprio sul costone dove si è verificato il crollo. 

Tra i dispersi anche una guida di Valdagno e Davide Miotti, guida alpina di Tezze sul Brenta, che secondo le primissime informazioni era sulla Marmolada assieme alla moglie.

Un equipaggio dei vigili del fuoco permanenti di Trento è stato portato sul ghiacciaio per proseguire le ricerche durante con i droni dotati di termocamere, in grado di individuare anche al buio la fonte di calore emessa da una persona. Al momento non vi sono notizie sull'esito dei sopralluoghi.

Ad essi si sono aggiunti anche i droni del Soccorso alpino del Trentino, pronti ad alzarsi in volo.

Sempre a Canazei sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi. Le vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente e dove i parenti, in mattinata, inizieranno il doloroso rito dei riconoscimenti dei corpi.  

"Chiediamo alle persone di non avvicinarsi alla zona del disastro, perché, al di là dellapericolosità del sito e all'inciviltà di questi comportamenti, c'è il rischio di intralciare le operazioni dei soccorritori". Così il questore vicario di Trento, Luigi Di Ruscio, circa la presenza di curiosi che cercano di avvicinarsi all'area interessata dalla valanga.

"La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa a una velocità di 300 chilometri l'ora". Così Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento: "È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l'area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco - ha spiega Fugatti - Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell'equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza".

“Il materiale che si è staccato - ha puntualizzato ancora il presidente della Provincia di Trento - è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un'altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l'ora”. 

Le condizioni meteorologiche saranno determinanti per valutare l'intervento diretto dei soccorritori: il freddo e le basse temperature sono fondamentali per garantire un minimo di sicurezza alle operazioni, visto che sulla montagna è rimasto un'enorme quantità di ghiaccio pericolante. 

Il Soccorso alpino nazionale ha istituito un numero da chiamare per segnalare il mancato rientro di amici e familiari. Il numero è 0461-495272 e l'avviso è stato diffuso in italiano e in inglese.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato poco fa al governatore trentino, Maurizio Fugatti per esprimere cordoglio e vicinanza all'indomani della tragedia della Marmolada.

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