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Boris Johnson ieri ancora in visita a sorpresa a Kiev: “Signor presidente, è bello essere di nuovo qui”.

Kiev, 18 Giu 2022 - Seconda visita del premier britannico Boris Johnson oggi a Kiev dall'inizio dell'azione militare russa in Ucraina. Inizialmente il viaggio è stato anticipato da alcuni media del Regno citando fonti ufficiose per poi essere confermato da un tweet sul profilo dello stesso Johnson, accompagnato da una foto insieme con Zelensky che certificava l'arrivo in Ucraina: "Signor Presidente, Volodymyr, è bello essere di nuovo a Kiev!". La sua visita segue di un giorno quella dei leader d'Italia, Germania e Francia, Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron.

Nelle ultime settimane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha più volte elogiato BoJo come "un amico" e il governo britannico come un esempio in seno al fronte occidentale nel sostegno - anche militare - al suo Paese.

Il Regno Unito è pronto a lanciare una vasta operazione per addestrare migliaia di militari ucraini, ha detto il premier britannico Boris Johnson al presidente Volodymyr Zelensky nel corso della sua seconda visita a Kiev dall'inizio dell'invasione russa. Londra, in collaborazione coi Paesi alleati, potrebbe formare fino a 10mila soldati ogni 120 giorni. Per Johnson questa iniziativa ha tutti i presupposti per cambiare la situazione sul campo.

Il premier britannico proponendo a Zelensky il suo piano, ha detto di voler inviare un messaggio "chiaro e semplice" al popolo ucraino: "Il Regno Unito è al vostro fianco e lo sarà finché non prevarrete". E ha aggiunto: "Mentre i soldati ucraini lanciano missili britannici in difesa della sovranità della loro nazione, lo fanno anche in difesa delle stesse libertà che diamo per scontate".   

Ecco che quindi serve a suo avviso "un importante programma di addestramento militare" che potrebbe "cambiare i rapporti di forza" coi russi "sfruttando la determinazione ucraina a vincere". Il progetto, che non si svolgerebbe in Ucraina ma all'estero per garantire le condizioni di sicurezza, prevede che ogni soldato trascorra tre settimane per apprendere in un corso migliori capacità di combattimento in prima linea, una formazione medica di base oltre a nozioni per la sicurezza informatica. Il personale dell'esercito britannico, si legge in una nota ufficiale di Downing Street, potrebbe così accelerare il dispiegamento delle forze ucraine e aumentare la loro resistenza contro le truppe di Mosca.

"I molti giorni di questa guerra hanno dimostrato che il sostegno della Gran Bretagna all'Ucraina è fermo e risoluto. Sono felice di rivedere a Kiev il grande amico del nostro Paese, Boris Johnson". Così su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha salutato il primo ministro britannico. Il leader ucraino ha ricordato che questa è la seconda visita di Johnson nella capitale da quando è iniziata la guerra: è stato, "come sempre, quanto più sincero e concreto possibile". "Abbiamo parlato della necessità di aumentare la fornitura di armi pesanti e sistemi di difesa aerea, assistenza economica, pressioni sanzionatorie sull'aggressore, garanzie di sicurezza per il nostro Stato", ha spiegato in un messaggio su Telegram. "Abbiamo una visione comune di come raggiungere la vittoria dell'Ucraina. Sono grato per il forte sostegno", grazie al quale ora "ci stiamo preparando alla ricostruzione dell'Ucraina dopo la nostra vittoria. Non abbiamo dubbi sul fatto che vinceremo", ha concluso Zelensky.

Con Boris Johnson, oggi abbiamo anche discusso "del rafforzamento delle sanzioni alla Russia, in particolare delle proposte del gruppo internazionale McFaul-Ermak, nonché delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e della necessità che la Russia ricompensi il danno che abbiamo subito". Lo fa sapere su Telegram Andrii Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme al quale ha incontrato il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson, "un nostro buon amico e alleato".

La precedente visita di Johnson a Kiev, anch'essa non programmata, o forse sarebbe meglio dire programmata in segreto e non divulgata, risale al 9 aprile scorso. Allora il primo ministro inglese fu il primo leader di un Paese del G7 a visitare il presidente Zelensky.

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