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Guerra in Ucraina: continua la battaglia nel Donbas. Kadyrov: abbiamo il controllo totale di Severodonetsk. Zelensky chiede di nuovo di inserire la Russia nella lista degli stati terroristi.

Kiev, 29 Magg 2022 - Guerra sul terreno, tentativi diplomatici, nuove sanzioni. La crisi ucraina continua a muoversi in queste ultime ore sulle tre direttrici, dagli esiti che per la verità appaiono al momento quanto mai incerti. 

Cominciamo con la situazione sul campo (e per campo negli ultimi giorni si intende quasi esclusivamente il Donbas) e con il giallo, per così dire, che riguarda Severodonetsk. Che la città del Luhansk sia nel centro del mirino russo è chiaro da tempo, meno chiaro è se i russi (o in questo caso soprattutto i ceceni) abbiano il controllo totale dell'area. 

Secondo Ramzan Kadyrov sì: "la città è stata liberata, i residenti possono stare tranquilli: d'ora in poi non saranno più in pericolo" ha dichiarato il leader ceceno che ha schierato i suoi miliziani al fianco delle truppe russe e che già 24 ore fa aveva dichiarato che i suoi erano entrati nella città. 

Poche ore prima il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Haidai, aveva invece detto che la città non era del tutto circondata e che era rimasta una via di accesso per gli aiuti umanitari. Successivamente l'esercito ucraino ha ammesso di essere "in una posizione difensiva difficile" in una Severodonetsk costantemente bombardata dai russi. Il che significherebbe comunque che la zona non è ancora del tutto in mano all'esercito di Mosca. Le prossime ore, probabilmente, saranno decisive. 

Incertezza anche sul fronte diplomatico. Nelle stesse ore della videochiamata a tre Putin-Macron-Scholz (con qualche timido spiraglio di dialogo) è tornato a parlare Mykhailo Podoliak: i negoziati tra l'Ucraina e la Federazione Russa - ha scritto su Twitter - saranno possibili quando l'aggressore rinuncerà all'ipocrisia, lascerà il sud del Paese e ritirerà le truppe. Così il consigliere del Presidente e di fatto capo negoziatore ucraino, che ha poi accusato Mosca di fare propaganda quando dice che Kiev non vuole la pace. Da parte sua, nel consueto videomessaggio serale, lo stesso Zelensky ha nuovamente chiesto che la Russia sia inserita nella lista degli stati terroristi. 

Capitolo sanzioni europee a Mosca. Bruxelles si appresterebbe a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, lasciando per ora fuori dalle restrizioni l'oleodotto Druzhba (che in russo significa amicizia...), linea che fornisce tra gli altri l'Ungheria, contraria a rinunciare al greggio russo. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la Commissione europea avrebbe inviato una bozza di proposta ai governi nazionali. L'idea sarebbe quella di concedere sei mesi agli stati membri per l'eliminazione graduale dell'import di greggio via mare e otto mesi per quello di prodotti raffinati. Questo concederebbe più tempo a Budapest per trovare altre fonti per i suoi bisogni energetici.

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