Press "Enter" to skip to content

Guerra in Ucraina: tre mesi fa iniziava la guerra che sta cambiando il volto dell’Europa e i rapporti tra grandi potenze. Gli invasori russi hanno perso circa 30.000 soldati.

Kiev, 24 Magg 2022 - Dopo tre mesi di guerra e quasi trentamila morti, per parlare di Ucraina oggi si deve andare dall'altra parte del mondo, a Tokyo dove il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, concluderà la sua visita in Asia con i colloqui del cosiddetto 'Quad'. Il partenariato, che comprende Stati Uniti, Australia, India e Giappone, è diventato sempre più importante da quando Biden si è mosso per adeguare la politica estera degli Stati Uniti all'ascesa della Cina come potenza economica e militare. Una 'cintura' di grandi paesi che hanno più di una ragione per temere il 'Dragone', anche se hanno obiettivi strategici tra loro assai diversi. Il come rispondere all'invasione russa dell'Ucraina riflette proprio queste differenze.

Ieri Biden si è detto entusiasta degli sforzi del Giappone per imporre sanzioni alla Russia e inviare aiuti umanitari a Kiev. Ma la Casa Bianca è rimasta delusa dalla risposta dell'India all'invasione. Biden ha chiesto al premier indiano Narendra Modi di non accelerare l'acquisto di petrolio russo mentre gli Stati Uniti e altri alleati cercano di comprimere le entrate energetiche di Mosca. Il primo ministro indiano non si è impegnato pubblicamente a tagliare i ponti con il petrolio russo e Biden ha pubblicamente definito l'India "un po' traballante" nella sua risposta all'invasione.

A differenza degli altri Paesi del Quad, e di quasi tutti gli altri alleati degli Stati Uniti, l'India non ha imposto sanzioni e non ha nemmeno condannato la Russia, il suo principale fornitore di armi. Di fronte alle pressioni occidentali, New Delhi ha condannato i morti civili in Ucraina e ha chiesto l'immediata cessazione delle ostilità, ma poi ha anche aggravato le conseguenze di una guerra che ha causato una carenza alimentare globale, vietando le esportazioni di grano in un momento in cui la fame è un rischio crescente in alcune parti del mondo.

A pesare sui colloqui dei leader del Quad sarà ovviamente anche la sorprendente dichiarazione di Biden di ieri, quando ha annunciato che gli Stati Uniti interverranno militarmente se la Cina dovesse invadere Taiwan, e soprattutto l'affermazione che l'onere di proteggere Taiwan è "ancora più forte" dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il parallelo, un po' forzato, tra Kiev e Taipei definisce comunque il perimetro della politica estera dell'amministrazione Biden.

Lo stesso giorno in cui Joe Biden ha parlato delle garanzie di sicurezza a Taiwan in caso di attacco cinese e del parallelo con l'Ucraina, l'agenzia Tass ha pubblicato un lungo discorso del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov il cui destinatario non è tanto il presidente degli Stati Uniti, ma l''Occidente' intero: "Quando i leader occidentali affermano che la Russia deve essere sconfitta in Ucraina dimostrano di non conoscere la storia", "Ancora una volta, stiamo vivendo un periodo del genere nella nostra storia. Dicono che la Russia deve 'fallire', che bisogna 'sconfiggere la Russia', far sì che la Russia 'perda sul campo di battaglia'. Probabilmente i politici occidentali non studiavano bene a scuola. Traggono conclusioni sbagliate dalla loro comprensione del passato e di cosa sia la Russia", ha detto Lavrov.

Forse il ministro degli esteri russo ha ragione sull'ignoranza della storia di molti leader occidentali, ma ha comunque motivo di preoccuparsi se la possibilità di una sconfitta, non solo politica, ma anche militare non è più esclusa neanche ad oriente. E in effetti da Pechino a Mosca non è arrivato pressoché alcun aiuto: zero armi, pochi soldi e pochissime parole di sostegno.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.