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Stagione di Prosa | Musica | Teatro Circo 2021-2022. Primavera – Estate 2022, Padiglione Tamuli – ex Caserme Mura – Macomer.

Cagliari, 22 Magg 2022 - Ironia e poesia nel ricco programma di Primavera-Estate al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer sotto le insegne della Stagione di Prosa Musica e Teatro Circo 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Macomer e il contributo della Fondazione di Sardegna: sette titoli in cartellone tra maggio e settembre con gli artisti di punta della scena nazionale e isolana tra capolavori letterari e moderne epopee sportive, divagazioni sull'eros e sulle inquietudini e nevrosi nel mondo contemporaneo, canzoni originali e performances acrobatiche sul filo delle note.

Sotto i riflettori artisti del calibro di Tullio Solenghi che rilegge l'“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto insieme all'accademico e filologo Corrado Bologna, le attrici Lucia Vasini, Rita Pelusio e Alessandra Faiella con la giornalista Livia Grossi nell'irresistibile “ApPunti G”, Jacopo Cullin tra personaggi stravaganti e surreali sketches del suo “È inutile a dire!” con Gabriele Cossu e Andrea Tedde ne “Il Mercante di Indulgenze” da “I racconti di Canterbury” di Geoffrey Chaucer. Il giornalista e storyteller Federico Buffa racconta il trionfo degli azzurri di Enzo Bearzot in Spagna nel 1982 in “Italia Mundial”, e ancora le Balentes in concerto con i brani del nuovo album “Inghirios” e la magia del nouveau cirque con la Compagnia Nando e Maila in una spettacolare e coinvolgente “Sonata per Tubi”.

Cultura e divertimento nel Marghine con l'intrigante e variegato cartellone proposto dal CeDAC Sardegna, con proposte mirate per attrarre differenti fasce di pubblico – e in particolare le giovani generazioni - tra la riscoperta dei classici e il gusto per le novità, epiche avventure e pièces originali, ammalianti ballads e acrobazie a suon di musica.

Il cartellone - Inizio con brio sabato 28 maggio alle 21 con “È inutile a dire!”, il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Jacopo Cullin, in scena con Gabriele Cossu e con i musicisti Matteo Gallus (violino), Andrea Lai (contrabbasso) e Riccardo Sanna (fisarmonica) per un vivace affresco della società. L'istrionico artista cagliaritano ripropone alcuni dei suoi storici e “iconici” personaggi - il Signor Tonino, Salvatore Pilloni e Angioletto Biddi 'e Proccu - accanto a nuove figure nate dalla sua fantasia per confrontarsi con temi importanti e attuali come la precarietà lavorativa e sentimentale, i dilemmi etici e le crisi esistenziali. La cifra ironica di Jacopo Cullin - reduce dal successo del film “L'uomo che comprò la Luna” di Paolo Zucca - per un racconto per quadri in cui l'attore, spalleggiato dall'amico e collega Gabriele Cossu, mette l'accento sulla fragilità dell'individuo e sui pregiudizi e le paure, le aspirazioni e i desideri nella civiltà dell'apparire.

Riflettori puntati – sabato 4 giugno alle 21 – su Andrea Tedde, che porta in scena “Il Mercante di Indulgenze”, liberamente tratto da “I Racconti di Canterbury” di Geoffrey Chaucer, di cui firma anche drammaturgia e regia, con arrangiamenti e scelte musicali di Matteo Tedde (produzione Batanea Teatro). Una pièce incentrata sulla figura ambigua e seducente dell'Indulgenziere: «ospite arcano, uomo pieno di vizi, esperto ipocrita, religioso che commercia in spurie reliquie» induce i suoi ascoltatori a fare ammenda per peccati assai più gravi di quelli commessi, acquistando a caro prezzo il perdono e la speranza del Paradiso. «E chi può dire che faccio la parte del farabutto quando il consiglio che offro è generoso e onesto... Quando i diavoli vogliono indossare i peccati più neri, si mascherano prima con apparenze celesti, come faccio io...» afferma il protagonista, capace con la sua arte oratoria di incantare le folle, dando prova della sua sublime sfrontatezza.

Il fascino degli antichi poemi cavallereschi rivive sulla scena – venerdì 1 luglio alle 21 – con l'“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto nell'interpretazione di Tullio Solenghi e Corrado Bologna, per la regia di Sergio Maifredi – nell'ambito del progetto del Teatro Pubblico Ligure dedicato a “Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori - Il canto del Rinascimento italiano”. Una “singolar tenzone” tra il poliedrico attore genovese, volto noto del piccolo e del grande schermo, capace di restituire le sottili sfumature, il gioco delle passioni, gli stati d'animo dei personaggi e le atmosfere del capolavoro ariostesco e uno studioso raffinato, profondo conoscitore dell'opera come Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Un'occasione imperdibile per riscoprire uno dei testi fondamentali della storia della letteratura italiana, in «un vortice di storie che girano velocissime in una galoppata che porta sulla luna», tra epica guerresca, amore e follia.

Cronaca di una vittoria – venerdì 8 luglio alle 21 – con “Italia Mundial” di e con Federico Buffa: il celebre giornalista e commentatore sportivo, icona di Sky, rievoca sulle note del pianoforte di Alessandro Nidi, con la regia di Marco Caronna (Produzione IMARTS) i momenti cruciali e i volti dei protagonisti in quella notte magica del Bernabeu che segnò il trionfo dei calciatori azzurri, per la terza volta “campioni del mondo”. Viaggio nella storia, con una narrazione avvincente e densa di rimandi, per ritrovare le atmosfere di quell'estate del 1982, quando la nazionale italiana guidata da Enzo Bearzot, dopo aver sconfitto il Brasile, batté la Germania con un leggendario 3-1. Una moderna epopea sportiva tra «i goals di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa di Enzo Bearzot... le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini» rivive nelle parole di Federico Buffa in uno spettacolo coinvolgente sul filo delle emozioni.

Ironia in scena – venerdì 15 luglio alle 21 – con “ApPunti G”, uno spettacolo divertente e dissacrante sull'eros nel terzo millennio scritto (con la collaborazione di Francesca Sangalli) e interpretato dalle attrici Alessandra Faiella, Rita Pelusio e Lucia Vasini con la giornalista del Corriere della Sera Livia Grossi (produzione Nidodiragno/CMC – Collettivo PuntoG). Una riflessione collettiva, squisitamente al femminile, sulla sessualità con le sue molteplici implicazioni culturali e sociali, perfino politiche, dalla ricerca del piacere alla scoperta della propria identità oltre pregiudizi e stereotipi, «dal mito della “prima volta” alle sperimentazioni erotiche over 60, ma anche la nuova frontiera dei sex robots e dei chirurghi plastici». Senza dimenticare il lato oscuro della prostituzione e delle nuove schiavitù. “ApPunti G” affronta, tra una ricetta afrodisiaca e una pagina di cronaca, un tema delicato e cruciale, con humour e leggerezza, per far sorridere e pensare.

Le Balentes in concerto con “Inghirios” – venerdì 26 agosto alle 21 – sulle tracce del nuovo album prodotto da S'ardmusic: il fascino della Sardegna tra miti e leggende, riti sacri e profani, consuetudini e antichi saperi per raccontare l'anima e le tradizioni di un popolo, le trame sottili della vita. Le voci di Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu accompagnate da Fabrizio Lai (chitarre e bouzouki), Fabio Useli (basso e chitarra), Antonio Pisano (batteria e percussioni) e Pierpaolo Liori (fisarmonica e chitarra) per una preziosa antologia di canzoni, in cui risuonano gli accenti del campidanese e del logudorese, del tabarchino, le tante lingue dell'Isola. Raffinati intrecci di parole e note, da “Sa Prima Pandela” a “Narami”, “Nina Unde”, “Piciocu de Crobi”, “Contuleddu” e “A Manu Tenta”, per raccontare la terra al centro del Mediterraneo tra storie vere e inventate, creature fantastiche e temi importanti come la piaga degli incendi, con uno sguardo al futuro.

La magia del nouveau cirque – venerdì 16 settembre alle 21 - con la “Sonata per tubi” della Compagnia Nando e Maila: “Arie di musica classica per strumenti inconsueti” nell'interpretazione di Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani con la giovane Marilù D’Andria, tra numeri acrobatici e buffe gags per il divertimento di grandi e piccini. «Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi» - spiegano gli artisti -, e infatti tra oggetti volanti e esercizi di equilibrismo, riecheggiano melodie indimenticabili, dai capolavori di Bach, Beethoven e Rossini alle canzoni dei Pink Floyd e dei Rolling Stones, al jazz di Louis Armstrong. L'arte dei moderni clowns-musicisti conquista il pubblico, tra capriole e effetti speciali, in un crescendo di canti polifonici, danze e prove di coraggio, mentre i personaggi e i loro destini «si incontrano e si scontrano... nel gioco della vita». Com

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