Kiev, 2 Magg 2022 - La fiammella di speranza accesa dall'evacuazione di un centinaio di civili da Azovstal potrebbe rimanere appunto solo una fiammella. Le forze russe avrebbero infatti ripreso i bombardamenti dell'acciaieria di Mariupol subito dopo che i civili erano stati messi in salvo. Lo afferma un funzionario dell'esercito ucraino, il comandante di brigata della Guardia nazionale Denys Shlega, in un'intervista tv. Secondo Shlega è necessaria almeno un'altra finestra per far uscire tutti i civili dall'impianto: all'interno dei bunker dell'acciaieria restano alcune centinaia di civili tra cui decine di bambini piccoli, oltre a quasi 500 soldati feriti.
In ogni caso, la speranza resta e lo dice anche Volodymyr Zelensky che, per evidenti motivi, su questo argomento è sempre stato molto cauto: le evacuazioni da Mariupol continueranno oggi se "tutte le necessarie condizioni" saranno soddisfatte, ha detto ieri sera il presidente ucraino. "Per la prima volta - ha affermato Zelensky - questo corridoio vitale ha cominciato a funzionare. Continueremo a fare tutto per evacuare la nostra gente da Azovstal e da Mariupol in generale. Questi corridoi umanitari sono uno egli elementi del processo negoziale in corso".
Le sirene dell'allarme antiaereo sono risuonate anche stanotte in (almeno) sette oblast ucraine mentre ci sarebbero state esplosioni (per l'esattezza due) in territorio russo: ancora una volta colpita Belgorod, la regione meridionale confinante con l'Ucraina. Lo ha detto il governatore, Vyacheslav Gladkov, specificando che non ci sono state vittime né danni.
La guerra in Ucraina è - come quasi sempre avviene nei conflitti - anche storia di agenti segreti. "Una spia russa che lavorava presso lo stato maggiore delle forze armate di Kiev è stata arrestata dai servizi di sicurezza ucraini." Lo ha affermato Oleksiy Arestovych, uno dei consiglieri del presidente Zelensky. Oltre alla risorsa nemica nello stato maggiore - ha detto Arestovych, citato dall'agenzia Ukrinform - sarebbero state "smascherate" diverse altre persone.
I leader russi avrebbero elaborato un piano per invadere la Moldavia, in quello che potrebbe portare ad un nuovo "scenario Donbass" nella regione: lo riportano media ucraini. Una certa attività si starebbe già osservando nell'aeroporto di Tiraspol, capitale della non riconosciuta repubblica della Transnistria. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata e nello stesso tempo organizzare proteste e rivolte nella capitale moldava Chisinau. Tali informazioni - secondo l'agenzia Ukrinform - non sarebbero però in linea con le valutazioni dell'intelligence occidentale, secondo cui la Russia non ha capacità sufficienti per completare questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa.
Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa della guerra. Lo ha detto Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. "La fame non dovrebbe diventare un'arma", ha detto Frick chiedendo la ripresa delle forniture alimentari ucraine ad altre nazioni per alleviare la crisi alimentare globale. Prima della guerra l'Ucraina era uno tra i maggiori esportatori di grano e produttori di mais al mondo e molti paesi - ricorda l'Onu - fanno affidamento sulle forniture ucraine.











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