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Invasione russa in Ucraina: A Mariupol si muore e a Washington stanno pensando di armare più pesantemente la contraerea della nazione.

Cagliari, 22 Mar 2022 - Iniziamo con i missili intelligenti. Non quelli che dovrebbero distruggere le infrastrutture e salvare la vita delle persone; no, gli altri. Come mai dall'Ucraina il gas russo continua a transitare? Perchè i missili russi sono intelligenti, appunto. "Le truppe russe in Ucraina sono molto attente alle infrastrutture di transito del gas, anche se stanno danneggiando le infrastrutture di distribuzione": lo fa notare il capo di Naftohaz Yuriy Vitrenko. Effettivamente, degli oltre 1100 missili lanciati dalle truppe russe, nessuno, ha danneggiato un gasdotto o una stazione di pompaggio. Più intelligenti di così. 

Ancora sui missili. Joe Biden ha confermato che i missili ipersonici Kinzhal usati dalla Russia sul supermercato di Kiev (e deposito di armi della rsistenza ucraina) sono quasi impossibili da intercettare dalle forze armate ucraine, però poi ha lodato gli stessi ucraini che stanno "combattendo valorosamente" grazie agli "equipaggiamenti che abbiamo dato loro". Forse ne servono anche altri. E infatti stando al portavoce del Pentagono, John Kirby, gli Stati Uniti e altri paesi stanno discutendo sulla fornitura di "difesa aerea a lungo raggio" agli ucraini. 

Sulla rilevanza strategica di missili ipersonici Londra semina dubbi. Secondo il ministero della Difesa britannico "è molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato il Kinzhal abbiano piuttosto lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra della Russia. Effettivamente l'avanzata russa in Ucraina è in stallo e l'uso del missile Kinzhal a Kiev non ha granchè scosso la determinazione dei cittadini a difendere la loro città. 

Nella notte si è saputo che le truppe ucraine avrebbero liberano la città di Makariv. Lo stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina ha scritto che "la bandiera ucraina è stata alzata sulla città di Makariv" e le forze russe sono state respinte. Makariv si trova 60 chilometri a ovest di Kiev. 

I russi hanno aumentato il numero di sortite di aerei militari sull'Ucraina negli ultimi due giorni, secondo un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti: fino a 300 nelle ultime 24 ore, la maggior parte per portare attacchi aria-terra. Il funzionario americano ha detto che anche l'Ucraina, che sta usando sistemi di difesa aerea a corto e lungo raggio e droni per colpire gli aerei russi, ha aumentato il ritmo dei suoi voli militari. 

Secondo l'ultimo rapporto operativo dell'esercito ucraino appena pubblicato, le forze russe mantengono il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l'accesso al Mar d'Azov. Anche la città di Sumy è parzialmente bloccata, mentre continuano i bombardamenti di artiglieria sulla città di Kharkiv. 

A Mariupol la battaglia non si ferma. I soldati russi e ucraini stanno combattendo blocco per blocco per il controllo della città dove secondo gli ultimi conteggi sarebbero morte almeno 2.300 persone. "Quasi il 90% (della città) è stato distrutto", ha detto ieri Maria Fiodorova, 77 anni, residente a Mariupol, mentre attraversava il confine con Medyka, in Polonia. "Non ci sono più edifici". Circa 3.000 persone sono state evacuate ieri da Mariupol. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato nella tarda serata di ieri un'intervista alla televisione ucraina. Non ha detto nulla di nuovo, ma è significativo che continui ad insistere su un impegno dell'Ucraina a non cercare l'adesione alla NATO in cambio di un cessate il fuoco, del ritiro delle truppe russe e di una garanzia della sicurezza dell'Ucraina. "È un compromesso per tutti - ha sottolineato - per l'Occidente, che non sa cosa fare con noi riguardo alla Nato, per l'Ucraina, che vuole garanzie di sicurezza, e per la Russia, che non vuole un'ulteriore espansione della Nato". 

Alla vigilia del suo arrivo in Europa Joe Biden da Washington parla di un possibile attacco hacker da parte della Russia. Il rischio è crescente, ha detto il presidente, e sarebbe la risposta ai "costi senza precedenti" imposti a Mosca dalle sanzioni economiche decise dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Anche se il presidente non ne ha parlato apertamente, la preoccupazione della Casa Bianca è che vengano prese di mira le infrastrutture dei Paesi della Nato. Non quelle da cui transita il gas russo, è certo.

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