Cagliari, 14 Mar 2022 - Questa notte è andato in onda una specie di balletto diplomatico con un triangolo Mosca - Pechino - Washington. Ieri sera Il Finacial Times fa filtrare che, secondo fonti americane, i russi starebbero per chiedere alla Cina del materiale bellico. Un aiuto nella guerra all'Ucraina. Sorprendente è dir poco e ne scriviamo qui. Da Pechino nessuna reazione, poi da Washington il portavoce dell'ambasciata cinese dice di non sapere nulla del fatto che la Cina fosse disposta ad aiutare la Russia. Non smentisce l'indiscrezione, non si espone, in fondo è un diplomatico, e ripete che la priorità della Cina è di "impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo". E forse non è armando ancora di più la Russia che si raggiunge questo obiettivo.
Ne sono consapevoli anche alla Casa Bianca, sempre a Washington e non molto lontano dall'ambasciata cinese. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan sarà oggi a Roma per incontrare l'ex capo della diplomazia cinese Yang Jiechi, che è uno dei politici più vicini al presidente Xi Jinping e uno dei pochissimi che possono dire di parlare in suo nome. Sullivan si è fatto precedere da un messaggio chiaro a Pechino: "Ogni mossa da parte della Cina o di altri Paesi per offrire un'ancora di salvezza alla Russia o aiutarla ad aggirare le sanzioni occidentali avrà delle conseguenze".
Sempre Jake Sullivan ieri ha parlato direttamente alle orecchie di Mosca chiarendo che la Russia dovrà affrontare una reazione della NATO se uno dei suoi attacchi in Ucraina dovesse attraversare i confini e colpire i membri dell'alleanza. Ieri i missili russi hanno colpito una base di addestramento militare vicino al confine occidentale dell'Ucraina con la Polonia, membro della Nato, uccidendo 35 persone. A "Face the Nation" della CBS News Sullivan ha ricordato che il presidente Joe Biden "è stato chiaro ripetutamente che gli Stati Uniti lavoreranno con i nostri alleati per difendere ogni centimetro del territorio della NATO e questo significa ogni centimetro, compresi eventuali colpi accidentali".
Tutto questo alla vigilia delle esercitazioni Nato previste a partire da oggi in Norvegia dal nome 'Cold response' 2022. Si tengono ogni due anni, ma questa volta il contesto è 'bollente'. Saranno oltre 30 mila i soldati operativi durante l'esercitazione, che vede coinvolti 27 Paesi. Tra queste, anche Finlandia e Svezia, che pur non essendo parte dell'Alleanza Atlantica, lo sono de facto, essendo partner strategici. Ma la loro presenza è ancora più importante dopo la fibrillazione e le minacce russe ricevute negli ultimi giorni.
Zelensky ha ricordato alla NATO che "è una questione di tempo" prima che la Russia attacchi i loro membri. In un recente discorso video, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto di aver avvertito la Nato che senza sanzioni preventive, la Russia avrebbe iniziato una guerra, e che Mosca avrebbe usato Nord Stream 2 come arma. "Ora è ovvio", ha detto. "Ora lo ripeto di nuovo: Se non chiudete il nostro cielo, è solo una questione di tempo prima che i missili russi cadano sul vostro territorio, sul territorio della NATO, sulle case dei cittadini della Nato".
Ramzan Kadyrov, l'uomo forte leader della Cecenia, ha dichiarato di essere in Ucraina insieme alle forze russe che stanno conducendo un'offensiva nel Paese. Kadyrov, che è accusato dalle ONG internazionali di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso, ha detto di essere a Gostomel, un aeroporto vicino a Kiev catturato dalle forze russe nei primi giorni della loro offensiva. Queste informazioni non possono essere verificate in modo indipendente. "L'altro giorno eravamo a circa 20 km da voi nazisti di Kiev e ora siamo ancora più vicini", ha detto Kadyrov. Ha poi invitato le forze ucraine ad arrendersi "o sarete finiti".
Galina Danilchenko, la neo sindaca di Melitopol, insediatasi dopo l'occupazione russa della città è accusata di tradimento. "L'indagata ha chiesto ai cittadini ucraini il loro sostegno e ai cittadini di Melitopol di smettere di resistere alle forze di occupazione", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del procuratore. In pratica è accusata di essersi venduta all'occupante. Ieri Danilchenko ha annunciato che i "canali televisivi russi" avrebbero iniziato a trasmettere nella regione "perché mancano fonti di notizia attendibili". Solo il giorno prima, venerdì, il vero sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, era stato fermato da uomini armati e accusato di terrorismo.
L'accesso a Instagram è stato bloccato in Russia dalla mezzanotte. L'agenzia Roskomnadzor, su richiesta dell'Ufficio del procuratore generale della Federazione Russa, ha limitato l'accesso a Instagram nel Paese a causa di appelli alla violenza contro i russi. Successivamente, l'agenzia ha chiarito che avrebbe completato la procedura per imporre restrizioni all'accesso a Instagram nella Federazione Russa a partire dalla mezzanotte.












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