Ucraina, 12 Mar 2022 - Le bombe sono arrivate a Kiev. Nella notte sono stati colpiti alcuni sobborghi della capitale ucraina, non si sa ancora quante vittime ci siano state e se ancora di più ce ne saranno in giornata, perché immagini satellitari mostrano le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all'uso di artiglieria pesante. Le autorità ucraine accusano Mosca di aver compiuto un raid su un ospedale oncologico e di aver colpito anche alcuni edifici residenziali a Mykolaiv (conosciuta principalmente come Nikolaev a circa 100 km da Odessa), seppur senza provocare vittime nella struttura sanitaria.
Ieri è stata una giornata di messaggi da parte di Zelensky, che aveva anche delle ottime ragioni per premere sull'occidente riluttante. "Oggi siamo riusciti a salvare 7144 persone da Energodar, Bucha, Hostomel, Kosorovychi", lo ha detto in un messaggio il presidente ucraino in un nuovo video diffuso questa notte. Zelensky non usa giri di parole per commentare il rapimento del sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov: "Le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello stato islamico" e ricorda a Mosca che a Kiev "abbiamo migliaia di prigionieri, il loro numero è talmente alto che abbiamo dovuto creare un nuovo centro di accoglienza".
Le risposte dei russi o dei loro alleati sono piuttosto goffe. Questa volta è il turno del governo fantoccio della sedicente Repubblica popolare di Luhansk, una regione ribelle sostenuta da Mosca nell'Ucraina orientale. L'ufficio del procuratore ha detto sul suo sito web che c'è un procedimento penale contro Fedorov che sarebbe accusato di "attività terroristiche" e di finanziare la milizia nazionalista 'Settore Destro' per "commettere crimini terroristici contro i civili del Donbass". L'ufficio ha detto che stava cercando Fedorov e ha chiesto a chiunque avesse informazioni sulla sua posizione di contattarlo. E gentilmente i soldati russi si sono messi a disposizione.
Quando si dice passare dalle parole ai fatti. Non è ancora finito il vertice di Versailles, che arrivano le prime leggi che alzano, e di molto, le spese militari. Se la Germania lo aveva annunciato giorni fa, la Polonia lo ha fatto ieri sera. Dall'anno prossimo le spese militari polacche aumenteranno al 3% del Prodotto interno lordo (ora sono al 2,2%). Mentre il numero complessivo dei soldati salirà nei prossimi anni fino a 300 mila (ora sono 144 mila). Il parlamento polacco ha accolto quasi all'unanimità una nuova legge sulla "difesa della patria". "Vogliamo la pace, non vogliamo a guerra, ma per questo motivo dobbiamo disporre di forze armate molto più notevoli" ha detto il leader del partito di maggioranza Pis, l'ultraconservatore Jaroslaw Kaczynski.
É finita appena iniziata l'azione diplomatica israeliana. Il Jerusalem Post scrive che il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, avrebbe suggerito a Volodymyr Zelenksy di accettare l'offerta di Vladimir Putin di arrendersi per mettere fine alla guerra: "Se fossi in te, penserei alle vite dei miei cittadini e accetterei l'offerta", avrebbe detto Bennett. Zelensky, il quale avrebbe però risposto negativamente. A Kiev sono molto delusi dalla passività di Bennet nei confronti di Mosca e lo accusano di limitarsi a fare il 'postino', pur di non inimicarsi un paese sentito come molto vicino da parte di almeno un milione di israeliani.
Il ministro degli esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha esortato la Serbia, che non ha imposto sanzioni alla Russia (un tradizionale alleato) per la guerra in Ucraina, ad allinearsi alle politiche dell'Unione europea se vuole entrare nel blocco. La Serbia ha effettivamente criticato l'aggressione russa all'Ucraina e ha votato alle Nazioni Unite per la condanna dell'attacco, ma contemporaneamente si è astenuta dall'unirsi alle sanzioni occidentali contro Mosca. Che con i rigurgiti anti occidentali, anti nato, anti qualsiasi cosa non venga da Mosca, da sempre presenti in Serbia si debba fare attenzione anche al fatto che il contingente Eufor, la missione militare dell'Unione europea in Bosnia-Erzegovina, è stata notevolmente rinforzata. Con i nuovi 500 uomini giunti negli ultimi giorni, il contingente Eufor è passato da 600 a 1.100 effettivi.












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