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Il massacro del criminale di guerra Putin in Ucraina: cosa è successo questa notte 2 marzo.

Kiev, 2 Mar 2022 - Si avverte sempre più la superiorità militare delle forze armate russe rispetto agli ucraini. Era ovvio, era atteso e puntualmente sta succedendo che la morsa russa si stringe sempre più sulle città piccole e grandi. A Kharkiv sono arrivati i paracadutisti russi e si combatte in città, Mariupol è assediata e a Kiev continuano a cadere i missili. Almeno 128 i feriti civili nella notte. 

A ovest di Kiev, nella città di Zhytomyr, quattro persone, tra cui un bambino, sono state uccise da un missile da crociera russo, mentre un attacco militare russo nella piccola cittadina di Borodjanka ha distrutto due condomini. 

Le forze ucraine resistono, rendono la vita difficile ai russi, forse hanno loro causato gravi perdite ma non è confermato. Quello che gli ucraini non riescono (ancora) a fare è reagire, contrattaccare gli invasori. Se è per una mancanza di mezzi, non saranno le armi che i paesi europei hanno promesso di inviare a cambiare il rapporto di forze sul terreno. Se e quando arriveranno, beninteso. 

Oggi si torna a trattare. Le delegazioni si incontreranno sempre in Bielorussia, da qualche parte vicino al confine polacco, e si spera che le compagini siano di più alto livello rispetto al primo giorno di negoziati. Sarebbe almeno il segno che Mosca prende sul serio un possibile percorso diplomatico. Si vedrà.

Una novità (annunciata) viene da oltreoceano. Questa era la notte del discorso sullo stato dell'Unione del presidente Biden e ovviamente non poteva che partire dalla crisi Ucraina, anche se l'Ucraina non è stato il tema principale dell'intervento: circa 10 minuti su un'ora di discorso. A parte i dovuti appelli emozionali, dal "Difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato" ai lunghi applausi all'ambasciatrice ucraina Oksana Markarova, in sintesi Biden ha annunciato il divieto per le compagnie russe di sorvolare lo spazio aereo americano. Ci sono voluti molti mal di pancia e un bel po' di tempo per gli americani per adeguarsi alle scelte europee. 

In realtà Biden ha annunciato anche una task force per perseguire "i crimini degli oligarchi russi e dei leader corrotti russi". Biden non ha specificato a chi e a cosa si riferisse esattamente, nel complesso è sembrata un'espressione 'trumpiana' per vaghezza e magniloquenza.

"L'economia russa barcolla per colpa di Putin" non poteva mancare un passaggio sulle conseguenze delle sanzioni economiche che effettivamente si stanno facendo sentire sempre più. Putin ha firmato un decreto che impedisce a chi lascia la Russia di portare con se' più di 10mila dollari in valuta straniera. È una misura che non è rivolta agli oligarchi, loro i capitali all'estero li hanno sempre avuti, è rivolta a tutti quei cittadini che hanno fatto le file per prelevare i propri soldi dalle banche e le stanno facendo fallire. La filiale europea della russa Sberbank sarà liquidata perché non ha più fondi.

Nel frattempo, moltissime aziende hanno annunciato di fermare la loro attività in Russia: qualche ora fa l'annuncio di Apple. Poi il gigante petrolifero statunitense ExxonMobil ha fatto sapere che abbandonerà gradualmente un importante campo petrolifero che gestisce in Russia per conto di un consorzio che comprende compagnie russe, indiane e giapponesi, il progetto Sakhalin-1. Spicca anche l'annuncio di Boeing, l'azienda aerospaziale americana, che ha sospeso il supporto tecnico e di manutenzione per le compagnie aeree russe. 

Infine ci sono le persone. Nella notte Ucraina e Polonia hanno aperto due nuovi valichi pedonali per chi fugge dall'Ucraina invasa dai russi riducendo così le lunghe code di profughi. Secondo le stime dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) oltre 600.000 persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina verso Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia. Altre migliaia hanno cercato di attraversare i confini intasati, aspettando ore in macchina o a piedi, con solo il minimo indispensabile di effetti personali. Non sanno che oltre il confine li aspetta un'Europa che non ha la minima idea di come affrontare un'ondata di profughi stimata in 5-6 milioni di persone.

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