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Negoziati aggiornati. Putin chiede la neutralità dell’Ucraina e il riconoscimento della Crimea.

Kiev, 28 Feb 2022 - Si sono conclusi i primi colloqui negoziali per il cessate il fuoco che si sono svolti, nella provincia di Gomel, in Bielorussia, al confine con l'Ucraina, in un luogo indicato con un nome figurativo, come la "casa del pescatore'". Le delegazioni stanno rientrando nelle rispettive capitali per consultazioni prima di un nuovo round di colloqui. Lo ha detto all'agenzia Ria il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.

Il capo del comitato internazionale della Duma di Stato, Leonid Slutsky, che era uno dei componenti della delegazione russa che ha partecipato ai colloqui, ha dichiarato che "nei negoziati con l'Ucraina in Bielorussia sono stati trovati alcuni punti su cui si possono fare progressi".

Il nuovo round di colloqui tra Ucraina e Russia si dovrebbe tenere al confine polacco-bielorusso, ha affermato l'inviato del Cremlino, Vladimir Medinsky. Lo riporta Ria Novosti.

A latere dei negoziati, il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo francese Emmanuel Macron hanno avuto uno scambio di opinioni "serio e approfondito" sul conflitto, ha riferito Interfax. Putin ha sottolineato che un accordo per la fine del conflitto "è possibile solo tenendo conto incondizionatamente dei legittimi interessi della Russia nel campo della sicurezza, compreso il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea", la "smilitarizzazione e denazificazione dello Stato ucraino e la garanzia sullo status neutrale". Secondo il Cremlino, inoltre, è stato sottolineato che "la parte russa è aperta ai negoziati con i rappresentanti dell'Ucraina e si aspetta che porteranno ai risultati desiderati".

Ma sul terreno si continua a combattere. Diverse potenti esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 17:40, ora italiana, negli stessi momenti in cui veniva annunciata la fine della prima giornata dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Lo scrive Bbc. Le detonazioni provenivano dalla zona ad est del centro di Kiev. Le più potenti udite oggi. Successivamente sono risuonate le sirene antiaeree.

Secondo Kiev sarebbero decine i civili uccisi e centinaia quelli feriti durante i pesanti bombardamenti russi sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. A renderlo noto su Facebook è Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, aggiunge, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. "Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!", conclude Herashchenko.

La tensione in Ucraina rimane alta e un nuovo coprifuoco è stato annunciato a Kiev e scatterà dalle 20 di questa sera fino alle 7 di domani. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent. I cittadini potranno camminare per le strade solo per cercare riparo nel caso in cui suonino le sirene d'allarme per i raid aerei mentre lo spostamento con le auto sarà consentito solo con un permesso speciale.

La Svizzera si allinea "integralmente" alle sanzioni imposte dall'Ue alla Russia per l'invasione dell'Ucraina. Una decisione storica, che rompe la tradizionale neutralità del Paese. La Svizzera adotterà "tutte" le sanzioni economiche europee, anche contro il presidente russo Putin, incluso il congelamento dei beni, dice il presidente della Confederazione elvetica, Cassis. Il nostro ministro degli Esteri Di Maio: "Dalla Svizzera arriva un importante segnale di unità internazionale". Concretamente, con la decisione di oggi vengono immediatamente bloccati i beni di una serie di persone e società e vengono adottate subito sanzioni finanziarie contro il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov.  L'Esecutivo ha anche deciso di sospendere parzialmente l'accordo del 2009 sulla facilitazione del rilascio del visto per i russi. La Svizzera sosterrà inoltre la decisione riguardo al sistema di pagamento Swift e farà in modo che non venga aggirata.

L'ente federale russo per l'aviazione civile ha intanto chiuso lo spazio aereo a compagnie di 36 Paesi tra cui Italia, Germania, Spagna e Francia, oltre a quelle di numerosi altri Paesi come misura "simmetrica" alle sanzioni europee. Lo fa sapere la Tass.

Ieri il quarto giorno dall'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca è stato durissimo. Quattro raid aerei della Russia hanno colpito nella notte le città ucraine di Cherkasy, Dnipro, Kharkiv e Vinnytsya.

Dopo l'ultimo bombardamento di Kharkiv si aggrava il bilancio dell'odierno bombardamento russo a Kharkiv. Sarebbero infatti 11 le persone uccise, mentre decine di altre sono rimaste ferite. Lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale militare-civile Oleg Sinegubov, sul suo canale Telegram. Bombardamenti, segnala, sono in corso anche nelle aree di Alekseevka, Saltovka, Pavlovo Pole con artiglieria pesante.

A tracciare il bilancio umanitario del conflitto è stato l'alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani, ex presidente del Cile, Michelle Bachelet: "Almeno 102 vittime civili, 304 persone ferite e oltre 420 mila sfollati".

Resta il giallo sulla conquista da parte russa della centrale nucleare di Zaporozhye, nell'area sud-orientale dell'Ucraina. Le autorità militari ucraine hanno smentito la notizia diffusa dal ministero della Difesa russo che precedentemente aveva fatto sapere: "Le truppe russe hanno preso il controllo della città ucraina di Berdyansk e della centrale nucleare di Zaporozhye". Ma le notizia, da verificare, sono diverse. Il ministero della Difesa di Kiev fa sapere che "oltre 5.000 soldati russi sono stati uccisi nei primi quattro giorni di combattimenti in Ucraina". Una dichiarazione pubblicata sui social che precisa anche gli armamenti colpiti: "191 carri armati e 816 mezzi corazzati per il trasporto di personale, 29 jet da combattimento e 29 elicotteri russi".

Intanto crolla il rublo a -30% conseguenza, secondo gli analisti, delle sanzioni e della minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin. In particolare le sanzioni stanno colpendo molte banche russe, con il 50% delle riserve della Banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. Così dalla guerra sul fronte anche le borse iniziano a dare segni importanti: 1 dollaro attualmente è scambiato con 106 rubli. Siamo ai minimi storici. Alle sanzioni ha aderito oltre al Giappone anche la Corea del Sud, che ha vietato l'esportazione di materiali strategici verso la Russia e prevede di unirsi al movimento per escludere Mosca dal sistema internazionale interbancario Swift.

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