Kiev, 25 Feb 2022 - "Secondo le nostre informazioni, il nemico mi ha contrassegnato come obiettivo numero 1 e la mia famiglia, come obiettivo numero 2". Queste le drammatica parole del presidente dell'Ucraina, Vlodymyr Zelensky, in un messaggio pubblicato sul sito internet ufficiale della presidenza.
"Vogliono distruggere politicamente l'Ucraina distruggendo il capo di Stato. Secondo le nostre informazioni gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev. Resto nella zona del governo insieme ad altri".
Poi un duro atto di accusa: l'Ucraina "è stata lasciata sola" a combattere la Russia. "Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura".
Zelesnky ha reso noto anche un primo bilancio della guerra: "Secondo i dati preliminari, purtroppo oggi abbiamo già perso 137 dei nostri eroi, nostri cittadini, di cui 10 ufficiali, 316 sono rimasti feriti".
Nella serata di ieri, fonti di intelligence avevano annunciato: la caduta di Kiev nelle mani delle forze russe potrebbe essere "una questione di ore". E in effetti due forti esplosioni sono state udite nel centro della capitale ucraina: potrebbe trattarsi dell'abbattimento di un missile o di un aereo. Le forze armate russe sono arrivate nei sobborghi della città, e la stringono in una morsa. A conferma che ormai la situazione è disperata arriva la decisione del presidente dell'Ucraina, Zelensky, di firmare il decreto di mobilitazione generale della popolazione. Vietato inoltre lasciare il Paese agli uomini tra i 18 e i 60 anni: diecimila fucili automatici sarebbero stati distribuiti nelle ultime ore ai civili della capitale per prepararsi a resistere.
Ma continuano ad aumentare i civili in fuga dalle maggiori città ucraine: ormai in centomila avrebbero abbandonato le proprie case.
Fonti di intelligence fanno sapere che la Russia ormai ha completamente annientato lo la difesa aerea ucraina, e quindi ha preso il controllo totale dello spazio aereo, chiuso a tutti i voli civili.
Dal Cremlino fanno sapere che ci sarebbe stato un primo contatto dopo l'aggressione tra il Presidente russo Vladimir Putin e un leader europeo. In un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, Putin ha fornito "chiarimenti dettagliati sui motivi e le circostanze della sua decisione di condurre un'operazione militare speciale".
La rapidità dell'intervento militare russo confermerebbe le parole del residente degli Stati Uniti Joe Biden. Il capo della Casa Bianca è tornato a sottolineare che la comunità internazionale ha fatto tutto ciò che era possibile per evitare il conflitto. Ma, secondo Biden, l'attacco russo è stato "premeditato e programmato per mesi".
"Putin è l’aggressore di questa guerra. Ora dovrà scontrare le conseguenze". E Biden ha annunciato che sta per approvare "sanzioni molto dure. Con l'obiettivo di massimizzare l’impatto a lungo termine per la Russia. Ma minimizzando l’impatto con gli alleati".
"Gli Usa non lo stanno facendo da soli. Abbiamo creato una coalizione che rappresenta metà dell’economia mondiale". Poi Biden in un tweet assicura: "Il popolo ucraino ha conosciuto 30 anni di indipendenza, non tollererà di essere riportato indietro di 30 anni"
Una risposta a quello che oggi aveva detto il Presidente russo, che aveva provato a rassicurare il proprio Paese: la Russia "resterà all'interno dell'economia mondiale" e l'Occidente ha commesso un errore nell'infliggerle sanzioni in seguito all'invasione dell'Ucraina. Rivolto agli imprenditori, il leader del Cremlino ha assicurato: "Continueremo a cercare di lavorare con la stessa solidarietà e non con minore efficienza", ha aggiunto Putin.
Pochi istanti prima era stato diffuso il comunicato finale del vertice d'urgenza del G7. "Chiediamo alla Federazione Russa di fermare lo spargimento di sangue, di ridurre immediatamente l'escalation e di ritirare le sue forze dall'Ucraina". Scrivono i leader del G7 in una nota. "Chiediamo inoltre alla Russia di garantire la sicurezza della Missione speciale di monitoraggio dell'Osce. Condanniamo, inoltre, il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l'Ucraina e invitiamo la Bielorussia a rispettare i suoi obblighi internazionali", aggiungono.
E quando torna la sera sull'Ucraina, si riaccendono le paure per una nuova notte di bombardamenti, per continuare l'invasione russa dell'Ucraina, annunciata dal presidente russo, Vladimir Putin, come una "operazione militare speciale" per "demilitarizzare" e "denazificare" la nazione confinante. L'offensiva è iniziata con un'ondata di missili da crociera, colpi d'artiglieria e bombardamenti aerei che hanno colpito postazioni di confine e infrastrutture militari, tra cui le basi aeree.
Il presidente ucraino, Zelensky, ha dichiarato la legge marziale e offerto un'arma a qualsiasi cittadino la richieda. Mosca ha circondato il Nord e l'Est dell'Ucraina con circa 190 mila truppe, 30 mila delle quali in Bielorussia, ha ammassato le sue forze navali nel Mar Nero e ha chiuso il Mare d'Azov alla navigazione. In totale la Russia può contare su 900 mila truppe, due milioni di riservisti e mezzo milione di militari impiegati in altre forze. L'Ucraina ha invece un esercito di terra di 145 mila effettivi, più 45 mila nell'aeronautica e altri 11 mila nella marina. I riservisti sono 900 mila, ai quali si aggiungono altri 100 mila impiegati in altre forze.












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