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Covid: tra ieri e oggi sono stati rilevati in Italia 99.522 nuovi casi e 433 morti, positività all’11,2%. Calano i contagi ma aumentano i decessi.

Roma, 4 Feb 2022 - La curva della pandemia da Covid continua a decrescere lievemente, ma aumentano i decessi che sono 433 nelle ultime 24 ore (rispetto ai 414 di ieri), mentre i nuovi casi in Italia sono 99.522, contro i 112.691 di ieri e soprattutto i 143.898 di giovedì scorso: una riduzione su base settimanale di quasi il 30%.

Sono 884.893 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 915.337. Il tasso di positività è all'11,2%, in lieve calo rispetto a ieri (quando era al 12,3%).

Cala la pressione sugli ospedali italiani di pazienti positivi al Covid. Sono 1.440 i pazienti in terapia intensiva, 17 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 114. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.000, ovvero 324 in meno rispetto a ieri.

Dall'inizio della pandemia sono 11.449.601 gli italiani contagiati dal Covid, secondo i dati del ministero della Salute. Gli attualmente positivi sono 2.218.344, in calo di 109.886 nelle ultime 24 ore mentre i morti sono 148.167.

I dimessi e i guariti sono invece 9.083.090 con un incremento di 210.353 rispetto a ieri. 

La Regione Campania riporta che a seguito delle verifiche quotidiane si evince che 8 decessi registrati oggi risalgono ad un periodo compreso tra il 24 dicembre scorso e il 31 gennaio.  

La Regione Sicilia fa sapere che, secondo quanto emerge dal bollettino, i 40 deceduti nella regione riportati in data odierna sono da attribuire ai giorni tra il 26 gennaio scorso e il 3 febbraio.

"In gran parte delle Regioni c'è un decremento dei nuovi casi, alcune hanno valori in crescita ma ci sono stati aggiornamenti nel caricamento dei dati, vanno presi con una certa cautela". Lo sottolinea il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, in un video a commento dei dati del monitoraggio settimanale.

"Alcune regioni hanno caricato dati arretrati - ha ribadito - di questo terremo conto anche nei monitoraggi successivi".

Brusaferro ha poi aggiunto che "le fasce d'età più giovani, fino ai 19 anni, sono caratterizzate da una livello di circolazione del virus più elevato, ma in tutte le fasce la curva indica una decrescita" dei contagi. "Questa tendenza alla decrescita si rileva anche le fasce d'età più giovane".

Anche Gianni Rezza, direttore generale prevenzione ministero della Salute, commenta i dati del monitoraggio: "I dati ci mostrano una situazione che sembrerebbe disegnare una fase nuova dell'epidemia ma siccome i numeri sono ancora molto elevati è bene continuare a mantenere comportamenti ispirati alla prudenza e completare il ciclo vaccinale con la dose di richiamo".

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