Roma, 5 Gen 2022 - Nuova resa dei conti per l’incontro del Cdm di oggi. Tante e diverse le voci sul tavolo del confronto tra i ministri del Governo Draghi e che toccano le possibili nuove regole del ritorno sui banchi di scuola, telelavoro e il green pass rafforzato sui luoghi di lavoro. Tutto ciò all'indomani del record registrato di casi positivi nel nostro Paese: 170.844 in 24 ore, il numero più alto da inizio pandemia e con la crescita dei ricoveri in ben 17 regioni.
Le pausa natalizia sta per finire e gli studenti italiani dovrebbero tornare a riempire le classi il prossimo lunedì 10 gennaio. Il governatore della Campania De Luca chiede che le scuole rimangano chiuse ancora per qualche settimana e altri governatori invocano la revisione del numero di contagi "accettabili" per rimanere in presenza. Ma Mario Draghi è molto probabile che tenga il punto sul 10 gennaio e che difenderà le lezioni in presenza, scegliendo di puntare su altre misure per limitare nelle prossime settimane i contagi. Il ministro per l'Istruzione Bianchi ieri ha incontrato il premier e poi i sindacati per iniziare a ragione in tal senso. Ci sarà probabilmente una revisione del numero di contagi che fa scattare la dad per tutta la classe, con un aumento soprattutto per fasce di età che hanno una copertura vaccinale più elevata. La proposta delle Regioni prevede lo stop alla frequenza con un solo alunno positivo e la soglia aumentata a due per le scuole primarie e secondarie di primo grado per gli studenti di età inferiore ai 12 anni e a tre per i maggiori di 12 anni. I Governatori chiedono che, con i primi casi di positività, si evitino le ore di ginnastica e di musica e puntano alle mascherine ffp2 per tutti in aula. Tramontata la richiesta di differenziare gli alunni tra vaccinati e non.
Il lavoro agile potrebbe essere una delle soluzioni su cui il premier punterà, nonostante le resistenze manifestate ieri dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Dalla cabina di regia e dal Cdm dovrebbe entro sera arrivare quindi l'indicazione di intensificare lavoro da casa dove possibile non solo nel privato, ma anche nel pubblico, senza intervenire con nuove norme e mantenendo il lavoro in presenza come prevalente (almeno il 50%), e indicando con una circolare le categorie di lavoratori pubblici cui permettere di aumentare il lavoro agile.
Sul Green Pass rafforzato per lavorare, elemento fortemente voluto dal Pd, il Cdm potrebbe esprimersi in modo differente puntando sulla distinzione per età. Nella bozza di decreto di ieri sera è stato inserito l’obbligo per gli over 60 che risultano essere anche la più esposta agli effetti letali del Covid. Si parla di circa un milione e mezzo di persone che non hanno mai avuto alcun vaccino. Forza Italia si è schierata contro la somministrazione obbligata ai più anziani ma questa misura potrebbe trovare il favore di chi, come la Lega, è contrario al Super Green pass per tutti i lavoratori. Questa soluzione, tradotta in parole semplici, indicherebbe l'obbligo per la fascia dei lavoratori compresa tra i 60 e i 67 anni.
Sembra essere destinata ad essere accantonata, almeno per il momento, l'ipotesi di estensione dell'obbligo del Super Green pass (si ottiene con ciclo vaccinale completato o con guarigione dal Covid avvenuta entro 6 mesi) a tutti i lavoratori. Com
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