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Washington Post: “Russia pianifica attacco a Ucraina”. Biden: “Non accetterò linea rossa di nessuno”.

Cagliari, 4 Dic 2021 – Putin sicuramente attaccherà nei giorni di festa, l’Ucraina. Vuole calpestare il suolo del paese confinante con i suoi uomini e mezzi. E vuole a tutti i costi, vista l’intenzione dell’amministrazione della nazione vicina, intenzionata ad entrare al più presto tra i paesi Nato. E questo, il dittatore russo non può permetterlo. Ma questa è una delle tante motivazioni del sanguinario satrapo russo: ma quella principale è quella di reinventarsi la grandezza della ex Unione dittatoriale Sovietica dalla quale egli proviene. Quindi Putin è un uomo pericolosissimo, e va fermato subito.

Infatti, secondo l’autorevole giornale americano "Il Cremlino sta pianificando un'offensiva in Ucraina su più fronti all'inizio del prossimo anno utilizzando 100 gruppi tattici di battaglione con un numero stimato sino a 175 mila soldati, insieme a blindati, artiglieria e altro equipaggiamento". E un dittatore come lui quando vede il crepuscolo della sua potenza diventa ancora più pericoloso.

Questa affermazione è stata fatta ieri dallo Washington Post, citando un dirigente dell'amministrazione sotto anonimato e documenti non classificati dell'Intelligence statunitense, tra cui immagini satellitari. Documenti da cui emergerebbe l'ammassamento di forze russe in quattro posti lungo il confine ucraino e la presenza attualmente di 50 gruppi tattici di battaglione. Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che discuterà con il presidente russo Vladimir Putin della crisi Russia-Ucraina e che non accetterà le "linee rosse" di Mosca."

Siamo consapevoli delle azioni della Russia da molto tempo e la mia aspettativa è che avremo una lunga discussione con Putin", ha detto ai giornalisti Biden, in partenza per il fine settimana a Camp David. Gli Usa stimano che attualmente Mosca abbia 70 mila soldati vicino al confine con l'Ucraina, contro i circa 94 mila indicati da Kiev. Il monito degli 007 arriva alla vigilia dell'imminente summit virtuale tra Joe Biden e Vladimir Putin che potrebbe svolgersi il 7 dicembre.

A una domanda sulle posizioni della Russia sulla Nato e l'Ucraina, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha risposto: "Sono i paesi membri della Nato a decidere chi è membro dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord non la Russia. È sempre stato così ed è come si procederà". Anche il Pentagono ha espresso preoccupazioni "sui piani russi" tramite il portavoce tenente colonnello Tony Semelroth: "Continuiamo a sostenere la de-escalation nella regione e una risoluzione diplomatica del conflitto in Ucraina orientale".

Sulla stessa posizione il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a Skytg24: "C'è "grande preoccupazione da parte di tutti gli alleati della Nato rispetto alla situazione in Ucraina e quello che stiamo facendo come Italia e come Ue è cercare di accelerare la convocazione di una riunione nel formato Normandia perché venga attuato il trattato di Minsk. Credo nel multilateralismo - ha aggiunto Di Maio - rispetto alla postura russa in Ucraina dobbiamo reagire su questo piano, con la diplomazia per evitare l’aumento della crisi.

Nella riunione Nato di Riga, abbiamo portato avanti proprio questo: con decisione abbiamo detto che non accettiamo minacce e andiamo avanti con le azioni diplomatiche e politiche per arrivare alla de-escalation. In 7 anni ci sono state 13 mila vittime e un milione di sfollati nel cuore dell'Europa. L'accordo c'è, è quello di Minsk, il problema è la sua implementazione e su questo lavoriamo".

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