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Coronavirus, 2.772 nuovi casi e 37 morti in Italia nelle ultime 23 ore. Tasso di positività a 1%.

Roma, 13 Ott 2021 - Sono 2.772 i nuovi contagiati da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore: 37 i morti, 4.827 i guariti. E a fronte di 278.945 tamponi, il tasso di positività è in lieve risalita: 1,0% (+0,2%). È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Sempre in calo anche i ricoveri ordinari (-113) e le terapie intensive (-3). Sono 86.665.355 le dosi di vaccino somministrate in totale.

Sono 348 i nuovi casi di Covid-19 e un decesso in Veneto nelle ultime 24 ore. Si registrano 307 nuovi positivi in Lombardia. In Sicilia sono 304 i nuovi casi. In Campania 280 positivi e 4 decessi. In Emilia-Romagna cinque morti e 223 contagi. In Toscana 215 nuovi casi e due morti. In Piemonte 195 nuovi casi e un morto. Nel Lazio 194 nuovi casi e 4 decessi. 141 nuovi casi e due decessi in Calabria. In Friuli Venezia Giulia 95 nuovi contagi e un decesso. In Puglia 86 nuovi casi e un morto. Nelle Marche 71 nuovi casi e 2 vittime. Un'altra vittima e 63 nuovi positivi in Alto Adige. Sono 56 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Due morti in Sardegna e 35 nuovi casi accertarti. 26 nuovi contagi in Trentino.

"Siamo ad uno snodo, soprattutto grazie alla campagna di vaccinazione. In queste ore ci sono tante prime dosi in corso, siamo all'85% circa di persone che hanno fatto la prima dose e stanno continuando. Chiediamo ai medici di convincere quella parte di indecisi, perché c'è una piccola parte di violenti, ma tante persone che hanno solo paura". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza parlando al 53mo congresso nazionale del Sindacato unico di medicina ambulatoriale italiana (Sumai).

"Siamo in fase senza precedenti, il tempo che arriva dopo una stagione drammatica che ha cambiato la vita del mondo, ci mette davanti ad uno snodo: trasformare la crisi in opportunità. Le persone e i rappresentanti delle istituzioni hanno capito che il Ssn è la cosa più importante che abbiamo e su tutto si può tagliare tranne sul Servizio sanitario nazionale. Questo è il momento in cui dobbiamo cambiare, il primo punto sono le risorse che negli ultimi anni sono state il collo di bottiglia. La cosa oggi giusta è mettere più risorse sul Ssn, dobbiamo lavorare perché l'aumento dei fondi non sia limitato al vincolo del Pnrr ma affinché cresca in modo strutturale il Fondo sanitario. È un'operazione che si può fare e si può fare ragionando insieme". Così Speranza. "La parola d'ordine sarà 'prossimità' per rispondere alle esigenze delle persone - ha aggiunto - investiremo sulla medicina del territorio, sulle case di comunità. Il messaggio di fondo è che noi abbiamo un grande Ssn.

Al G20 Salute a Roma ad inizio settembre il nostro Ssn è stato guardato con attenzione e l'universalità non è negoziabile, il diritto ad essere curato va difeso con i denti''. Tornando sulla pandemia, il ministro ha fatto un appello ai camici bianchi. ''Chiedo ancora ai medici una mano, ringraziandoli per il lavoro fatto per il Paese, anche nell'aiutarci a convincere gli indecisi. C'è una piccola parte di violenti - ha ricordato Speranza - per i quali serve il pugno di ferro ma c'è ancora una parte di indecisi che dobbiamo convincere che i vaccini sono lo strumento, sicuro, per chiudere questa stagione. Ogni vaccino in più che somministriamo lo scudo contro il Covid aumenta''.

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