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Legge Omnibus, conclusa discussione generale. Giovedì alle 10,30 l’esame degli articoli.

Cagliari 12 Ott 2021 La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, con la discussione generale della legge n.284.

Prima di entrare nel merito degli argomenti da trattare, il presidente ha formulato i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi Sindaci ed amministratori locali recentemente eletti, e in particolare ai Sindaci che fanno parte dell’assemblea: Fausto Piga, Annalisa Mele e Maria Laura Orrù.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul problema della continuità territoriale perché già oggi, ha lamentato, centinaia di sardi non sono potuti rientrare nell’Isola ed altrettanti non hanno potuto raggiungere il continente per motivi si studio e lavoro. Abbiamo scelto di non presentare mozioni e non fare polemiche contro la Giunta per l’oggettiva fragilità del momento, ha proseguito, ma ci aspettavamo che il presidente della Regione fosse qui, anche per l’annunciato azzeramento della Giunta. Il Consiglio non si può girare dall’altra parte, ha concluso, ed è urgente che quanto prima il presidente della Regione venga quanto prima a riferire.

In risposta il capogruppo del Psd’Az Mula ha precisato che già in conferenza dei capigruppo era stato raggiunto un accordo per parlarne appena possibile ascoltando una relazione dell’assessore. Quello di Agus, ha sostenuto, mi sembra un “intervento-polverone”; siamo preoccupati quanto Agus ed è opportuno che i capigruppo ne discutano ancora domani mattina.

Il presidente Pais ha ribadito che, come deciso dai capigruppo, sentirà l’assessore per riferire su una situazione indubbiamente delicata e fragile, sulla quale non c’è motivo di fare ulteriori polemiche.

L’Aula ha quindi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione della legge 284.

Per la maggioranza, ha preso la parola il relatore Valerio de Giorgi (Misto), presidente della commissione Bilancio.

Nel suo intervento De Giorgi ha ricordato che il testo è composto di due capi. Il primo, dedicato allo sviluppo economico e composto da 10 articoli, con alcuni punti qualificanti: dai 20 milioni per i danni provocati nel Montiferru dagli incendi ai 15 destinati al sistema economico per le conseguenze negative causate dalla pandemia, dal personale alla sanità, per finire con le nuove entrate frutto di un accordo con il Governo centrale. Il secondo capo, ha aggiunto, composto da 22 articoli di impianto ordinamentale, prevede modifiche di alcune leggi su centri antiviolenza, riforma sanitaria, verifica stabilità del quadro economico della Regione accogliendo i rilievi della Corte sulle coperture finanziarie. De Giorgi si è poi soffermato sui osservazioni e rilievi al testo, predisposti dalle commissioni: dalla commissione Lavoro, che ha sollecitato approfondimenti su politiche linguistiche, su assunzioni, mobilità interna, contrattazione e previdenza, alla commissione Sanità sugli stanziamenti relativi ai contributi per i centri diocesani che operano per l’assistenza ai bambini affetti da sindrome di Asperger e sclerosi multipla, al Mater Olbia, alla riforma del sistema di emergenza urgenza, alla gestione liquidatoria delle aziende sanitarie.

Sul piano politico, il presidente della commissione Bilancio ha sostenuto che il confronto con l’opposizione sugli emendamenti si è svolto in un clima collaborativo che, fra l’altro, ha consentito la rapida approvazione testo, aprendo nuovi spazi di confronto costruttivo che potrà proseguire e produrre buoni risultati. Alla legge, ha detto infine, sono stati presentati due emendamenti della Giunta sui prospetti delle coperture finanziarie e procedure di variazione entrate-spese.

Ha assunto la presidenza il vice presidente Giovanni Antonio Satta

A nome dell’opposizione, il relatore Alessandro Solinas (M5S) ha premesso che, a suo giudizio, la legge contiene ed affronta tanti temi sui quali non c’è l’attenzione che la società sarda richiede, per la loro urgenza, ed arriva in Consiglio con un forte ritardo che non consentirà la spesa di buona parte delle risorse disponibili, configurando una chiara responsabilità della maggioranza che ha scelto di arroccarsi anche di fronte ad un atteggiamento aperto e disponibile dell’opposizione. Molti problemi, ha insistito Solinas, sono stati ignorati o elusi: trasporti, confronto con le parti sociali, categorie di lavoratori colpiti dalla pandemia rimasti senza sostegni, assunzioni, spopolamento, sanità privata (sostitutiva e non complementare, segno di una “privatizzazione strisciante”), epidemia “blue tongue”, Programmi europei e Pnrr “incagliati”. Al giro di boa di metà legislatura, ha concluso il relatore di minoranza, è evidente la bocciatura delle politiche del Governo regionale e della maggioranza, alla quale comunque rivolgiamo un pressante appello a cambiare rotta, cominciando dai contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. (Af)

Dopo le relazioni di maggioranza e opposizione è iniziata la discussione generale.

Cesare Moriconi (Pd) ha detto che in questa proposta di legge c’è di tutto.  Si tratta di una manovra da 300 milioni di euro che costituisce “la coda politica” della legge di stabilità approvata a febbraio per concessione delle opposizioni. Sono trascorsi – ha continuato -  quasi otto mesi e attendiamo ancora il confronto promesso dal Presidente della Regione. Un confronto inesistente anche perché restiamo sempre prigionieri della fretta con rischio di non poter spendere le risorse stanziate. Per Moriconi questa maggioranza ha sprecato l’occasione di “formattare” una politica obsoleta. Un dato molto grave è che la Giunta non si sia neanche assunta la responsabilità di presentare il provvedimento.  La situazione è gravissima, la condizione di confusione e disagio è estrema, e si tratta di un’ennesima occasione sprecata. Moriconi ha letto in aula il parere negativo espresso dalla Coldiretti su questa manovra finanziaria: un provvedimento che necessita di maggiori approfondimenti, si tratta di un mero assemblaggio privo di coordinamento con altri strumenti finanziari, senza concertazione con le associazioni di categoria.  

Il Presidente Pais ha dato la parola a Eugenio Lai (Leu) che ha affermato che la Proposta di Legge è un elenco di come sperperare risorse pubbliche. Questa legge – ha detto Lai - arriva in aula a Ottobre, in grande ritardo. La PL, da 300 milioni di euro, prevede risorse che in gran parte non potranno essere spese, perché mancano due mesi alla fine dell’anno, troppo pochi per fare le delibere di attuazione. Lai è stato molto critico sul testo, sui ritardi, sulle lotte intestine in seno alla maggioranza, su alcuni interventi previsti, definiti “scandalosi”.  Inoltre, nella PL mancano la programmazione di lungo periodo e una strategia chiara. Per non parlare della mancanza di confronto lamentata dai sindaci, dai sindacati, dalle associazioni di categoria.  Entrando nel merito degli incendi, Lai ha sottolineato che se non ci fosse stata la solidarietà dei sardi, le vittime sarebbero sul lastrico.  Sulla sanità poi la situazione è al tracollo. Pensate – ha detto Lai rivolgendosi alla maggioranza - di rimborsare il Mater Olbia in maniera forfettaria, ma non pensate alle liste d’attesa, alla situazione scandalosa del Binaghi di Cagliari, alle persone in attesa da anni di una visita specialistica. L’unica misura che emerge in materia, in questa PL, è la creazione di una nuova ASL che creerà solo nuovi posti di potere.  Stessa situazione in materia di agricoltura, dove la blue tongue non è neanche citata, o in materia di istruzione, dove non sono previsti finanziamenti, o di trasporti dove siamo in una situazione scandalosa. Segue

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