Roma, 9 Sett 2021 - Si scambiavano messaggi sulla piattaforma social Telegram organizzando manifestazioni di protesta anche con intenti violenti. Per questo la Polizia di Stato sta eseguendo perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di appartenenti al mondo 'no vax'.
Le indagini, coordinate dalla procura di Milano che ha delegato la locale Digos e il Compartimento di Polizia postale, sono rivolte nei confronti di persone residenti nelle città di Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova. La frangia No Vax, che aveva intenzione di costruire rudimentali ordigni "fai da te" e di approvvigionarsi di coltelli, era composta da 5 donne e 3 uomini. Sono state definite come "molto determinate e arrabbiate" le 5 donne che si trovavano tra gli elementi di spicco del canale Telegram denominato 'I guerrieri', al centro dell'operazione di Polizia Postale e della Digos. Delle perquisizioni demandate dall'autorità giudiziaria, infatti, 5 hanno riguardato donne e 3 uomini. Si tratta di una frangia composta da persone con un "profilo basso" senza "esponenti d'area", ma da gente comune: disoccupati, operai, portinai, camerieri. Uno degli uomini, che aveva un porto d'armi, era conosciuto per essere vicino all'indipendentismo veneto, ma al momento non sarebbe emerso niente di più strutturato.
Le indagini sono state coordinate dal capo della Sezione distrettuale antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, e dal pm Piero Basilone. Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram denominato "I guerrieri" nel quale vengono progettate azioni violente da realizzare - anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te - in occasione delle manifestazioni "no green pass" organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella capitale per l'11 e il 12 settembre prossimi.
Nelle chat intercettate i no vax ipotizzavano violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma. - Oltre all'intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale sabato prossimo, gli indagati avrebbero incitato gli altri membri del gruppo Telegram a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza "contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell'Esecutivo, come quella, poi annullata, prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza". Lo riferisce, in una nota, la Questura di Milano. I membri della frangia avrebbero inoltre avuto "l'effettiv aintenzione di realizzare una riunione preparatoria in vista dell'appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell'occasione".
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