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Passaggio Verde (Green pass): il governo accelera verso il Consiglio dei Ministri di domani. Pd e M5s contro Lega: “incoerente”.

Roma, 8 Sett 2021 - Tecnici al lavoro sul dl Green pass, che potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già giovedì di questa settimana, dopo un passaggio, come di prassi, in cabina di regia per sciogliere i nodi rimasti sul tavolo. Il condizionale è d'obbligo.

Il dl, riferiscono diverse fonti, dovrebbe essere unico e coinvolgere i dipendenti della pubblica amministrazione e i lavoratori del settore privato. Mentre sul fronte tamponi gratuiti, tema caro alla Lega, questi dovrebbero essere previsti solo per alcune e risicate categorie. Ma non mancano le tensioni anche in seno al governo.

Riprende alle 9.30 nell'Aula della Camera l'esame del decreto legge Covid che contiene le norme sul Green pass, proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del paese. Il testo, che dovrà essere discusso anche dal Senato, scade prossimo il 21 settembre. Rimangono da votare ancora una ventina di emendamenti, alcuni a scrutinio segreto.

Duro attacco di Pd e M5s alla Lega, dopo il voto alla camera sugli emendamenti al decreto Green pass. "Non alcuni esponenti ma, come dimostrano i numeri, tutta la Lega ha votato l'emendamento di FdI e quindi contro il governo. 134 voti sono in pratica la somma dei loro voti più quelli dell'opposizione. Irresponsabilità e incoerenza nei confronti del governo sono evidentemente le caratteristiche scelte da Salvini e dai suoi quando si affrontano gli argomenti più delicati per i cittadini". Lo afferma Emanuele Fiano del Pd riferendosi al voto nell'Aula della Camera sulla norma relativa al Green pass nel dl Covid.

"Salvini dice che il governo non rischia, ma qui rischia la coerenza e per me in politica conta, esattamente come i numeri. Se c'è un partito della maggioranza che in Cdm non alza la mano sul Green pass e lo approva, poi vota per un emendamento soppressivo, c'è un problema di coerenza. Noi siamo qui, non la Lega, a difendere quanto votato dal Cdm, altri no, li rispetto, ma non rispetto l'incoerenza e fuori di qui gli italiani vogliono sapere se c'è una maggioranza di governo coerente o no. Stare in maggioranza non è un gioco, o da una parte o dall'altra", ha concluso.

Anche M5s, con il capogruppo Davide Crippa, ha osservato: "Per la prima volta oggi si è palesato in Aula un voto di appoggio da parte di una forza di maggioranza ad un emendamento presentato dall'opposizione. Ma c'è una questione di coerenza: in Cdm avete approvato il provvedimento e poi in Parlamento appoggiate un emendamento che chiede l'abolizione del green pass. Dovete chiarire agli italiani da che parte state. È il disconoscendo della linea del governo: questa è la linea di Salvini o di Giorgetti? Qualcuno ce lo può spiegare?"

Mentre proseguono l'esame e i voti sul provvedimento, nel cortile di Montecitorio sono diversi i capannelli di sfogo tra deputati e dirigenti. “È una linea incomprensibile. La stragrande maggioranza degli italiani è a favore dei vaccini e del green pass. Perché dobbiamo minacciare di votare contro o astenerci? Perché continuare a inseguire FdI per un pugno di voti?".

 La critica non investe esplicitamente il segretario ma si racconta, con sorpresa, lo sgomento di molti quando Salvini, ieri, durante la riunione del consiglio federale, ha difeso la scelta di affidare questa partita a Borghi.

La Lega - dice Salvini - vota alcuni emendamenti di Fratelli d'Italia al decreto, però garantisce che questo determina "zero" rischi per la tenuta del governo. "Non penso - spiega il segretario della Lega - che il governo dipenda dal fatto che uno voglia andare al ristorante a mangiarsi la pizza con o senza il green pass. Penso che il governo abbia altre sfide ben più ambiziose rispetto a queste".

La Lega ha ritirato gli emendamenti al decreto sul green pass, aggiunge Salvini, "perché altrimenti il governo avrebbe messo la fiducia e non ci sarebbe stato neanche dibattito in Parlamento e quindi non ci sarebbe stata neanche la possibilità di discutere un singolo emendamento, mentre ora si stanno discutendo gli emendamenti sui ristoranti, sulle attività culturali e sui tamponi gratuiti", soprattutto "per le famiglie e le scuole", dove i test rapidi gratis "sarebbero una garanzia, perché io non vorrei che le scuole riaprissero e chiudessero dopo poco".

"Sul green pass chiediamo chiarezza: non si può stare nella maggioranza e contemporaneamente nell'opposizione. Dalla Lega ho trovato un atteggiamento gravissimo, irresponsabile. La Lega non ha cuore la salute degli italiani e non è partner di Governo affidabile". Così Enrico Letta, segretario del Pd, a margine di un incontro elettorale.

Green pass obbligatorio per decine di categorie di lavoratori, operai compresi, ma con il nodo sui costi dei tamponi non è ancora sciolto. Dopo aver incassato la certezza per il voto al decreto legge sull'emergenza Covid senza la necessità di apporre la fiducia, il Governo punta ad estendere l'utilizzo del certificato a dipendenti della pubblica amministrazione e aziende. Restano però una serie di questioni da risolvere sul piano pratico e politico, in vista di un eventuale Cdm giovedì prossimo: l'idea è di raggiungere la sintesi in un nuovo decreto legge composto di un solo articolo, che dovrebbe prevedere l'estensione del lasciapassare ai dipendenti della Pubblica amministrazione e del settore privato.

Nonostante il pressing di Confindustria, dall'Esecutivo trapela che - esclusi i fragili - il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione. Il tutto in attesa del monitoraggio di venerdì prossimo che potrebbe annunciare la nuova stretta in Sardegna, sempre più in bilico tra la zona bianca e quella gialla, viste le alte percentuali sull'occupazione dei posti letto per Covid.

Anche se i dati sono al momento stabili, lo sguardo dell'Esecutivo è rivolto all'autunno e ai rischi di una nuova ondata. Archiviata la questione sul voto in Parlamento al primo decreto di fine luglio che ha introdotto il Green pass - tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti al dl all'esame della Camera - il Governo è pronto al nuovo provvedimento, anche alla luce delle intese tra sindacati e Confindustria in queste ore: il certificato verde, probabilmente da ottobre, sarà necessario per dipendenti statali e privati. 

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